Come è nato il tuo prossimo progetto, Le creature del Mondo Emerso, in collaborazione con Paolo Barbieri?
Era un’idea che era nell’aria da un po’, visto che percepivo un grosso desiderio da parte dei lettori di vedere il Mondo Emerso disegnato. Semplicemente il progetto è lentamente maturato, la Mondadori ha deciso di puntarci, e abbiamo iniziato a lavorare. È stato divertente, perché per una volta sono stati i disegni di Paolo ad ispirarmi i testi delle Creature, e non viceversa.
Cosa puoi raccontarci di Le leggende del Mondo Emerso: Il destino di Adhara? Come hai vissuto la stesura di questo romanzo, il settimo ambientato nel tuo Mondo Emerso? Che aspettative? Che dubbi? E a cosa stai lavorando attualmente?
È un libro con una protagonista un po’ atipica per i miei canoni: mentre Dubhe e Nihal erano ossessionate da un passato molto ingombrante, Adhara non ha memoria di chi sia o da dove venga. Per lei il Mondo Emerso è un posto alieno, che non conosce; è stato divertente, perché in qualche modo io stessa ho riscoperto attraverso di lei il Mondo Emerso.
La stesura del libro è stata abbastanza travagliata; ho dovuto riscrivere tutta la terza parte e rivedere la prima, ma alla fine devo dire che sono piuttosto soddisfatta del risultato finale, forse più del solito. Spero che il libro appassioni come gli altri, e che ancora una volta il lettore riesca a cogliere anche i vari sensi nascosti tra le righe.
Al momento sono impegnata con le prime fasi di stesura del secondo tomo de La ragazza drago.
Pensi che in Italia si possa vivere “solo” scrivendo fantascienza o fantasy?
Se si ha molto successo, sì. Al momento, per quel che mi riguarda, la scrittura è una parte della mia vita, importantissima e indispensabile, ma solo una parte. Non me la sento di fare solo questo come lavoro, l’astrofisica fa ancora profondamente parte di me.
Fantasy
Cosa ti affascina del fantasy e cosa non ti piace?
Mi piacciono alcune caratteristiche dell’ambientazione; la possibilità di parlare del duello all’arma bianca, che mi ha sempre affascinata, la presenza sempre molto forte dell’elemento naturale. Non mi piace l’eccessiva retorica di certo fantasy, soprattutto a livello di linguaggio: credo che un’epica moderna richieda anche un linguaggio moderno.
Ultimamente il genere fantasy sta conoscendo una nuova stagione di enorme successo, sia in libreria, sia al cinema. Secondo te per quale motivo? Cosa riflette questa popolarità?
Credo che abbia a che fare col fatto che il fantasy rimanda ad una dimensione “alta” dell’esistenza: parla di mondi in cui gli ideali hanno ancora un forte valore, in cui i personaggi si muovono spinti da sentimenti forti. La nostra è invece l’epoca dell’ignavia, in cui chi crede fortemente in un ideale e spera in un mondo migliore viene visto nel migliore dei casi come un inguaribile romantico e nel peggiore come uno che non vuole accettare la realtà. Ma l’uomo è anche ideale, questa tensione non può essere soffocata, e nel fantasy la si ritrova intatta.
17 commenti
Aggiungi un commentoCredo che talvolta lo stereotipato, nonchè la semplicità, possa essere ritenuto maggiormente apprezzabile di vicende intricate. A me piace lo stile della Troisi e il fatto che idee come le sue possano sembrare banali non significa che non possano essere apprezzate.
Il lettore d'oggi sta diventando sempre più esigente, a mio parere. Non ho mai detto che la Troisi sia la migliore scrittrice dell'universo, ma il fatto che una persona l'apprezzi non implica che non abbia letto altri autori. Infatti, nonostante la mia giovane età, credo di aver letto una quantità sufficiente di lbri per essere in grado di esprimere un giudizio adeguato..
a costo di sembrare noiosa, ripeto: ognuno ha i suoi gusti, e idee che possono apparire originali per qualcuno possono sembrare frivole per altri.
Giuggiola, guarda che il mio non era un giudizio sui tuoi gusti, e l'ho pure ribadito, bensì sul fatto che tu hai definito la Troisi una scrittrice "dalle idee SEMPRE sempre nuove e originali" (son parole tue, mica mie), il che da un punto di vista obiettivo non è vero (e so già che per questa frase me le sentirò dire, ma io la vedo così). Ti faccio un esempio su un autore che piace a me (anche se moderatamente): Terry Brooks. Alcuni suoi libri sono davvero buoni, ma mai lo definirei uno scrittore dotato di originalità, perché non lo è, non lo è mai stato e probabilmente mai lo sarà. E' un bravo artigiano, tutto lì.
Quoto in pieno giuggola! Il modo di scrivere della Troisi anche a me piace, e riesce a trasmettermi qualcosa! Finora posso dire che anche seconde me scrive in modo originale, ovviamente di libri ne devo ancora leggere ma al momento risulta la mia scrittrice preferita
Parole sante!!
Verissssssssssimo siamo tuttisognatori che cercano di staccare la spina e la Troisi secondo me da anche buoni motivi per farlo .Non c'è niente di maglio di immergersi in avventure ambentate in altri mondi per distrarci dal nostro!A mio avviso TUTTI i libri della TROISI sono stupendi(io ho appena finito i regni di nashira e li consiglio).Poi non è vero che i giovani leggono poco(si da il caso che quest'estate ho letto 9 libri) e ho solo 12 anni!Comunque LIcia Troisi tra i circa 50 libri che ho letto Licia ha scritto i migliori 15!
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