Egle Rizzo è una autrice giovane con tante idee interessanti. L’ultima sua fatica arriva in questi giorni in libreria con il titolo di Aletheya. Il volto della Duplice Luna.
I lettori conoscono già questa autrice in quanto presso la Dario Flaccovio Editore ha pubblicato il suo romanzo d’esordio dal titolo Ethlinn la Dea Nascosta (2003). In questo romanzo la scrittrice faceva già intravedere le sue ottime doti di narratrice con una grande padronanza della lingua italiana. Il volume è stato uno dei libri di narrativa più venduti tra quelli pubblicati dall'editore, e continua a vendere. I lettori lo hanno gradito e ci sono stati molti commenti positivi.
Una brevissima scheda del romanzo: un’isola con molti templi, sacerdoti e guaritori. I vari Ordini si contendono la supremazia del regno.
Protagonista della storia è un giovane guaritore che suo malgrado si vede imporre di servire in un piccolo tempio di una Dea dimenticata. Chi gli ha inflitto quella punizione non ha idea di quale potere si celi dietro Ethlinn la Dea Nascosta. Il giovane lo scoprira poco per volta e....
A questo è seguito dopo circa due anni Il Viaggio di Aelin (2005), un nuovo romanzo fantasy che ha confermato quelle doti intraviste nel primo ed è una conferma della validità della via italiana al fantastico. Diamo anche per questo titolo una breve scheda: la giovane scrittrice Aelin precipita dentro un varco dimensionale, una porta che si apre all’improvviso in quel non luogo tra fantasia e realtà.
È un mago malvagio l’autore di tutto questo, ma nel frattempo Aelin si trova a vivere tra i protagonisti dello stesso romanzo che stava scrivendo con conseguenze veramente interessanti.
Inoltre sempre nel 2005 viene pubblicato nella antologia Donne al futuro il suo racconto intitolato Incontro.
E finalmente dopo tre anni possiamo goderci un suo terzo romanzo che, ci risulta, sia il primo di una saga.
L'autore. Egle Rizzo è nata a Palermo nel 1981, e attualmente frequenta la Facoltà di Lettere all’università. In varie interviste ha dichiarato di aver sempre desiderato scrivere e lo ha fatto già all’età di sei anni impiegando circa un anno e mezzo per scrivere la sua prima opera, un racconto di cinque pagine che avrebbe potuto essere una favola o forse una specie di fantasy ante litteram.
Dichiara inoltre di essere una sognatrice, una giovane che vive con la testa tra le nuvole che oscilla tra ingenuità e cinismo.
Un suo grande merito sta nel saper descrivere i “suoi mondi” in maniera palusibile e avvincente ed è capace di delineare ambientazioni suggestive e inedite con poche ma precise pennellate.
Appassionata di miti e leggende, di musica celtica e medievale. Non estranea a interessi scientifici e sociologici, l’autrice ha anche visitato i luoghi più affascinanti dell’Europa, dai quali ha tratto ispirazione e suggestioni per la sua narrativa.
La quarta di copertina. Re Stefanos è gravemente malato e non ha ancora scelto un erede per il suo trono. Il timore che alla sua morte possa seguire una guerra civile prende forma quando un assassino s’insinua nelle sale del Castello delle Sette Torri per colpire il sovrano con un pugnale avvelenato. Una congiura minaccia l’intero regno, ma Stefanos stravolge le regole del gioco affidando la sua corona proprio al sicario incaricato di ucciderlo. Perché il misterioso mandante dell’omicidio regale ha commesso l’errore di tendere una trappola anche all’uomo che aveva assoldato, guadagnandosi così la vendetta dei neri servitori di Iryanna, La decisione del vecchio re mette a contatto il mondo dei nobili e quello dei reietti che uccidono nel nome della Dea della Notte. Due realtà di Aletheya si incontrano dopo essersi ignorate per secoli, e lo fanno per salvare il regno dalle avide mire di chi vorrebbe mettere fine alla sua indipendenza. Galen è il re assassino, ma cosa vorrà dire questo per lui? In un fitto mosaico di interrogativi e intrighi sarà costretto a scoprirlo.
Egle Rizzo, Aletheya. Il volto della duplice luna (2008) Dario Flaccovio Editore, pagg. 742, euro 20,00.
1 commenti
Aggiungi un commentoSembra MOLTO interessante e originale. Che sia la volta buona che mi decida a leggere la Rizzo?
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