The Colour of Magic (notizie/7851) è l'adattamento del Colore della magia e della Luce fantastica, primi due romanzi ambientati da Terry Pratchett nel fantastico Mondo Disco, il bislacco mondo piatto che viaggia nell'universo appoggiato sulla schiena di quattro elefanti in equilibrio precario sul carapace della tartaruga gigante Grande A'Tuin.
A Vadim Jean, già regista del film per la tv Hogfather (notizie/4033), sono volute quattro ore per raccontare l'avventura dell'ingenuo Duefiori, assicuratore proveniente dall' Impero Agateo e primo turista del Mondodisco, accompagnato nelle sue peripezie da un poco raccomandabile ed estremamente brutale baule magico, il Bagaglio, e da Scuotivento, pasticcione e pavido mago espulso dalla prestigiosa Università dei Maghi della letale città di Ankh-Morpork.
"The Colour of Magic" ha dichiarato Jean, "è un progetto molto più ambizioso di Hogfather. Ha una maggiore portata, più ambientazioni. Racconta un'avventura che va dal centro all'orlo del Disco, per cui, in questo senso, è stato più difficile. Abbiamo imparato a fare delle scelte: a scegliere dove spendere per gli effetti speciali per essere sicuri di non arrivare con poche risorse ai veri punti focali. C'è stata una curva di apprendimento."
Per la produzione la svida più grande è stata quella di trovare almeno due attori, per i ruoli principali, davvero famosi sul mercato internazionale e allo stesso tempo perfetti per la parte.
"La verità è che volevamo essere sicuri di avere almeno due, idealmente due, attori in modo che la gente potesse dire: 'È il Colore della magia di Pratchett e ci sono... Grande!' Questo è stato uno dei fattori della scelta, ma allo stesso tempo non volevamo fare errori. Abbiamo cercato di trovare un equilibrio. Pensiamo di esserci riusciti."
Sicuramente quello che non difetta al Colore della magia è l'alto livello del cast in cui spiccano i nomi di Sean Astin (il piccolo e coraggioso Hobbit Sam) che veste gli sgargianti abiti di Duefiori, di Tim Curry (il Dottor Frank-N-Furter del RocKy Horror Picture Show) a suo agio nel ruolo del pericoloso mago Trymon, di Jeremy Irons (il cavaliere Brom in Eragon) il Patrizio di Ankh-Morpork, e per concludere quello di Christopher Lee che ha doppiato il personaggio della Morte.
Jean, che, con i suggerimenti di Pratchett, ha sceneggiato e diretto entrambi gli adattamenti, spera che si possa arrivare a portare sullo schermo l'intera serie fantastica e per questo ha cercato di avere una linea narrativa semplificata, solo per rendere il film un poco più accessibile. "Ho approcciato lo script senza perdere la meravigliosa struttura dei libri di Terry".
Hogfather ha fornito numerose lezioni, lezioni fondamentali che hanno aiutato Vadim Jean a rendere la nuova miniserie migliore e che sicuramente saranno le fondamentali per il suo nuovo progetto per la tv: Going Postal, adattamento del trentatreesimo libro ambientato nel Mondo Disco e ancora inedito in Italia.
Il film che è atteso per il 2009 racconterà le peripezie del maestro della truffa Moist von Lipwig che, imprigionato nelle segrete del Patrizio, viene posto davanti a una dura scelta: la libertà, e una conseguente misteriosa morte, o un lavoro pubblico di grande prestigio e adatto alle sue straordinarie capacità. Moist accetta così l'incarico di rimettere in sesto il sistema postale di Ankh-Morpork per scoprire poi che i suoi i suoi quattro predecessori sono tutti morti in circostanze misteriose e che sul servizio postale aleggia l'immancabile maledizione.
The Colour Of Magic era annunciato per questa domenica su un network minore, Ion Television, ma all'ultimo momento è stato rimandato a data da definirsi, sostituito nella programmazione dalla miniserie di fantascienza Supernova.
4 commenti
Aggiungi un commentoOttima miniserie, quattro ore molto ben girate e simpatiche da seguire. Nonostante il Colore della Magia sia uno dei libri secondo me meno riusciti della saga del mondodisco (oppure è solo la traduzione italiana a renderlo meno divertente).
La storia prevede molti meno passaggi (ricordo male se dico che almeno una Dea i due la incontrano nel libro? ) nonostante ciò rimane il senso ironico e fantasy tipico di Pratchett.
ah già, dimenticavo. La prima frase del terzo paragrafo presenta un errore. svida anziché sfida Nulla di che, solo che sono pignolo a volte
Bello (l'ho visto in inglese), ma poco azzeccato per quanto riguarda Scuotivento.
Pratchett stesso, pur non dicendolo mai chiaramente, fa intuire un'età che deve essere attorno alla 30-40ina (nel libro si dice che sono 20 anni che frequenta l'Università Invisibile), mentre l'attore usato nella miniserie ha 60 anni (e infatti hanno cambiato la frase sostituendo 40 a 20).
Tra l'altro l'attore è lo stesso utilizzato per Hogfather in un altro ruolo... se mai decideranno di realizzare un film in cui Scuotivento e Alfred (il maggiordomo del Mietitore) appariranno insieme sarebbe curioso vedere quale soluzione adotteranno...
Penso che sia l'unica critica seria che si può muovere al film.... per il resto purtroppo c'è da dire che alcuni dei punti più divertenti dei libri sono stati saltati, però non si poteva far stare due libri in un film senza qualche taglio...
Secondo me è normale, essendo il primo...
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