Abbiamo già raccontato della storia di questo personaggio ormai vecchio più di mezzo secolo: The Spirit nacque dalle matite di Will Eisner negli anni '40 e ora sta per diventare un film. Frank Miller esordirà alla regia, e uno stuolo di attrici interpreterà le fatalone che hanno sempre attorniato questo personaggio (interpretato dall'attore Gabriel Macht), sia in veste di alleate o innamorate che di antagoniste e seduttrici.
Abbiamo Silken Floss (Scarlett Johansson), la complice del cattivo Octopus, Sand Saref, criminale e spia (interpretata da Eva Mendes), Lorelei Rox (Jaime King), l'Angelo della Morte dalla voce ipnotica, Plaster of Paris (Paz Vega) un'assassina (nonché ballerina) francese, Ellen Dolan (Sarah Paulson), la figlia del commissario, Morgenstern (Stana Katic), una giovane poliziotta.
Frank Miller ha dichiarato di non voler fare un'operazione nostalgica ma di voler restare fedele all'anima di questo fumetto: e decisamente questo stuolo di bellissime donne non poteva mancare attorno a un personaggio così attratto dal fascino femminile.
Il link vi porta al trailer, dove potrete apprezzare oltre alla presentazione delle attrici alcune scene per assaggiare lo stile del film (che come atmosfera ricorda Sin City) e alcuni brevissimi tratti di interviste.
E' confermata l'uscita a Natale in diversi paesi (tra cui l'Italia!): sarà una prova importante per Frank Miller, regista "da solo" per la prima volta, dopo aver lavorato insieme a Robert Rodriguez su Sin City. Noi speriamo, ovviamente, che vinca lo spettacolo.
18 commenti
Aggiungi un commentoSin city mi è piaciuto molto. Per stile, regia, storia, atmosfera, eccetera.
Mi sembra esagerato però il riutilizzo dello stesso "font", come ben diceva qualcuno poco fa, ancora più pop, stilizzato, estremizzato.
Mi incuriosisce più per l'esordio di Frank Miller alla regia che per quello che (almeno visivamente) offre il trailer.
A Hollywood chi caccia i soldi accetta solo quello che il pubblico conosce già.
Se devono fare un film così e colì, si assicurano che il regista abbia già diretto un film così e colì.
Se devono assegnare una parte così e colà, si assicurano che l'attore abbia già interpretato un ruolo così e colà.
Miller doveva già andare dietro la macchina da presa con uno dei seguiti di Robocop. La sua capacità di scripting convinceva. La sua capacità di raccontare per immagini è ampiamente provata dalla sua ineguagliabile carriera fumettistica.
Poi alla fine i produttori dissero NO! Non importa quel che Miller sapeva o non sapeva fare a giudizio dei tecnici. Ci si è bloccati sempre di fronte alla domanda amletica : Il pubblico più generale si incuriosirà per un nome per lui inedito?
E Hollywood non rischia mai.
Ora il nome Miller si vende bene anche al cinema. Indirettamente, però... come autore dei fumetti da cui sono stati tratti due "blockbuster" come 300 e Sin City.
Domanda del produttore: Il pubblico più generale si incuriosirà per un nome per lui (quasi) inedito - per lo meno inedito come regista?
Risposta del produttore a sè stesso (i produttori sono ben noti per parlarsi da soli! ) : Si! Sì a patto che ricordiamo al pubblico chi è questo muller, mordor, mallox... come cavolo si chiama lui, insomma.
Soluzione geniale: Usiamo i font di Sin City per il manifesto
Produttore che si frega le mani. Dettaglio. Dissolvenza.
Ma andate cordialmente a ... D
Pur accettando pressoché in toto la spiegazione di Metalupo, aggiungo una considerazione: non potrebbe essere che la scelta di uno stile alla Sin City nasca soprattutto per una personale reinterpretazione dell'opera originale da parte di Miller? In fondo questo succede da praticamente sempre nel mondo dei fumetti. Il Batman di Miller, per fare un esempio tra mille, è parecchio diverso dal Batman di tutti gli altri scenggiatori/disegnatori, e questo pur sfruttando un personaggio già esistente. Lo stesso mi pare voglia fare con The Spirit. Comunque di ciò se ne potrà avere la certezza soltanto alla visione del film
Non sono conoscitore di The Spirit ma per quel poco che mi ricordo delle mie letture il personaggio non aveva i toni dark che sembrano prevalenti nei trailer. Nonostante il particolare macabro che sarebbe ufficialmente "morto," e le situazioni anche dure nei suoi fumetti, il nostro Spirito è in effetti un tipo abbastanza ridanciano e qualche volta pure farfallone.
D'altra parte viene "reimmaginato" con uno stile più di moda nella nostra epoca: la cosa può non piacere ma credo che vada accettata.
Si, può essere. Però mi pare molto tortuosa come ipotesi... perché un fumettaro come "Miller" non reinterpreterebbe un autore "milestone" (anzi, praticamente l'Autore milestone!) quale è Eisner semplicemente "appropriandosene".
Credo più nelle pressioni della produzione.
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