In un comunicato stampa appena diffuso, la Salani, casa editrice italiana di Harry Potter, ha ringraziato il lettori italiani per il successo da essi decretato, in poco più di un mese, nei riguardi delle Fiabe di Beda il Bardo.
Il libricino di novelle di J.K. Rowling ha raggiunto finora, nel nostro Paese, la ragguardevole cifra di oltre ottantamila copie vendute e poiché ogni copia rappresenta 2,4 euro a favore dell’istituzione benefica Children’s High Level Group (fondata dalla scrittrice e dalla parlamentare europea Emma Nicholson a favore dei bambini disagiati) ne consegue che il tricolore ha già portato nelle casse dell’ente oltre duecentomila euro.
Chiaramente, la pacatezza dell’aggettivo usato sopra è commisurata alla potenza di fuoco dell’autrice britannica, abituata a totalizzare, col suo maghetto, milioni di copie vendute in pochissimo tempo. Per qualsiasi altro autore, raggiungere una cifra del genere in Italia, in un periodo di tempo così esiguo, meriterebbe unicamente l’uso dell’aggettivo ‘fantascientifico’.
Del resto una rapida comparazione con la situazione mondiale è illuminante: nella prima settimana di uscita Le Fiabe di Beda il Bardo hanno venduto oltre due milioni e mezzo di copie, generando oltre quattro milioni di sterline per il Children’s High Level Group e portando il volumetto nel guinness dei primati come libro venduto più velocemente nel 2008.
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