Ieri 25 gennaio, nel prime time serale USA, è andata in onda la prima puntata della miniserie, prodotta dalla NBC, The Last Templar.
Attori e produttori coinvolti, hanno rilasciato dichiarazioni entusiastiche alle conferenze stampa, affermando che la serie riesce sia ad essere un'avvincente avventura, sia a trattare seriamente il tema della fede.
Secondo Scott Foley (The Unit), protagonista maschile, la qualità migliore della serie è che riesce ad essere divertente, pur essendo seria nell'affrontare le tematiche religiose.
In ogni caso la serie è un divertente prodotto di evasione, che, secondo l'opinione dell'attore, riprende le atmosfere di film anni '80 come Il gioiello del Nilo, con Micheal Douglas e Kathleen Turner.
La miniserie di 4 ore, è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Raymond Khoury.
Protagonista femminile è Mira Sorvino (La dea dell'amore), che interpreta l'archeologa newyorkese Tess Chaykin, che in coppia con l'agente dell'FBI Sean Daley, interpretato da Foley, viene coinvolta in una avventura allo stesso tempo pericolosa e romantica, alla fine della quale scopriranno i segreti perduti dell'Ordine dei Cavalieri Templari.A coadiuvare la coppia di protagonisti saranno Victor Garber (Alias), nel ruolo di Monsignor De Angelis, un alto prelato del Vaticano, e Omar Sharif (Dottor Zivago), che interpreta Konstantin, un greco che soccorre Tess e Sean quando la loro nave naufraga al largo della spiaggia di Symi.
Prodotta dalla Muse Entertainment Enterprises, è diretta da Paolo Barzman (Relic Hunter), sulla base della sceneggiatura scritta dallo stesso Khoury e adattata per lo schermo da Suzette Couture.
Robert Halmi Sr., Robert Halmi Jr. e Michael Prupas ne sono i produttori esecutivi (il trio ha, tra le tante altre cose, prodotto la recente trasposizione de Il Dr Jeckyll e Mr. Hyde)
Mira Sorvino non aveva mai interpretato un ruolo "d'azione". Parlando alla stampa del suo personaggio l'ha definito "divertente e un po' folle". E' sia una studiosa che una cintura nera di karate, pertanto l'attrice ha dovuto addestrarsi per sostenere la fatica di un ruolo che prevedesse molta azione.
Una scena di combattimento ambientata in una stazione della metropolitana, per esempio, è stata girata interamente dall'attrice.
Molto apprezzata dall'attrice è stata anche la sotto-trama romantica, che riecheggia le dinamiche di coppia delle commedie brillanti degli 'anni '40, come quelle dei film dell'Uomo Ombra, interpretati da Dick Powell e Mirna Loy.
L'attrice ha quindi detto che amerebbe riprendere questo ruolo di donna romantica,
un po' maliziosa e saputella.
Robert Halmi Sr., uno dei produttori ha definito la miniserie "spirituale", diretta a un pubblico alla ricerca di qualcosa di più profondo. Il produttore ha lasciato intendere che se la miniserie avesse successo potrebbe essere realizzato un seguito o addirittura una serie.
Scott Foley, ha paragonato il suo ruolo a quello di Karen Allen, ossia Marion la compagna di avventure di Indiana Jones. Nella dinamica dei rapporti tra i personaggi di Tess e Sean, sarebbe l'agente speciale dell'FBI il partner da salvare, e la donna la vera eroina.
Pur tuttavia la sua compagna di avventure nega che il personaggio di Sean sia una semplice spalla. Infatti la trama "gialla" vede un coinvolgimento diretto del protagonista maschile. Sean è l'esperto di investigazioni, che aiuta Tess, concentrata sul mistero archeologico del "segreto dei templari".
Scambi di battute e di complimenti tra gli attori a parte, la trama sembra prevedere spazio per entrambi i ruoli, proponendo un misto di crime-story, azione, ed esplorazione archeologica, sulla falsariga del filone che dal Codice da Vinci in poi, ha visto numerosi autori e produttori sia cinematografici che televisivi buttarsi nella mischia, rischiando la saturazione del mercato e dell'interesse del pubblico.
Secondo Halmi, il pubblico ha ancora un grande interesse per queste tematiche.
Egli stesso si è definito un appassionato di storia e delle avventure a sfondo storico.
Che poi basti che un libro abbia 100 anni, per essere definito "storico", è una considerazione legata alla relativa mancanza di storia del continente americano, almeno secondo il metro di giudizio della civiltà occidentale.
La Sorvino pensa inoltre che questa miniserie, quando tratta il ruolo della chiesa come custode del segreto dei templari, vada all'essenza della questione "fede". Secondo l'attrice, nei testi sacri c'è anche un significato che tende a sfuggire, più ampio di ciò che è scritto letteralmente. Il suo personaggio subisce una trasformazione, innamorandosi di un uomo più religioso di lei. Inizialmente cinica e scettica, Tess poi comincerà a credere che ci sia qualcosa di più nell'universo di quanto appaia in superficie.
Proclami e buone intenzioni a parte, la miniserie ha un buon cast, un alto budget, e tratta un tema assolutamente vendibile, anche se decisamente "svenduto".
Non resta che aspettare i dati di ascolto e le recensioni, per sapere se la prospettiva di nuove avventure di Tess Chaykin e Sean Daley sia una minaccia o una promessa.
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