La sabbia faceva risplendere la notte di una luce azzurra irreale. Luca camminava piano e i granelli luminosi gli s’infilavano tra le dita dei piedi nudi.

Faceva molto freddo e lui indossava solo il pigiama estivo. Stava sognando, certo, uno non si ritrova volontariamente in piena notte nel bel mezzo di un deserto con addosso il pigiama. Eppure una parte del suo cervello gli diceva che quello non era un sogno come tutti gli altri.

Poi arrivò la creatura. Gli volò sulla testa, splendente, troppo in alto perché potesse vederla bene. Le grandi ali si aprirono per rallentarne la planata e con grazia si posò a pochi passi da lui, sulla duna. E lo guardò. Era l’animale più strano che Luca avesse mai visto.

Aveva il corpo di una pantera, lucido e nero, ma era grande almeno quanto un toro. Dalla linea ondulata del dorso spuntavano due ali coperte di piume scure che ora stavano ripiegate contro i fianchi e nascondevano quasi dei tutto le zampe posteriori. La testa di drago e il petto erano coperti da sottili scaglie di rettile color argento, mentre, quando soffiava, svelava due file di denti affilati. Infine gli occhi enormi erano azzurri, profondi.

Nell’insieme la creatura aveva un’armonia e una bellezza che lasciavano senza fiato.

Devo chiamarla per nome”, si disse Luca, ed esitò. Avrebbe voluto mettersi a correre per superare quei pochi passi che lo dividevano dall’ animale, allungare una mano per toccargli la pelliccia folta e carezzarlo, ma qualcosa dentro di lui lo bloccava; non doveva. Se ci avesse provato una volta, anche una sola, la creatura sarebbe volata via per non tornare mai più.

Devo chiamarla per nome e basta.  Inspirò forte.  “Di’ il suo nome”.

— Mjolnir. La creatura abbassò la testa in un inchino, i suoi occhi si fissarono in quelli di Luca.

Inizia così il romanzo La corsa della Bilancia scaturito dalla fantasia di Davide Morosinotto.

Un romanzo che ha tutte le carte in regola per piacere molto a giovani lettori, ma che sicuramente sarà una piacevole sorpresa anche per gli adulti; non per nulla ha vinto il Mondadori Junior Award.

L’autore:

Davide Morosinotto è nato nel 1980 in provincia di Padova, è cresciuto a Este e ora vive a Bologna lavorando come giornalista e traduttore di videogiochi.

Il suo grande sogno dichiarato è quello di iniziare un giorno il giro del mondo in moto e chissà che non ci riesca, per ora ama leggere libri, fumetti di ogni tipo e uscire con gli amici per un aperitivo o per la cena.

Nel 2004 è stato sino all’ultimo in ballottaggio nel Premio Urania del 2004 con il romanzo Perfino la morte.

Gli piacciono i freddi paesi del Nord e infatti questo ormanzo è nato a Stoccolma, in Svezia, e quando ha vinto il Mondadori Junior Award lui si trovava in una fortezza su un’isola al largo della Finlandia.

Fin da piccolo ha sempre voluto raccontare storie, meglio se fantastiche e affascinanti, e ha una passione innata per le esagerazioni. 

la “quarta”:

Luca Lampo: un occhio nero e un occhio verde, ha appena cominciato la prima media ed è negato per lo sport e le gare.

Lin Mei Bilai: ha gli occhi a mandorla e i capelli neri raccolti in una treccia lunghissima. Anche lei, come Luca, è nuova della scuola.

Tom Boleno: il bidello. Sembra uno spaventapasseri, ma gli occhi nocciola gli danno un’espressione gentile anche quando è arrabbiato.

Tutto normale, sembra... ma un giorno compare una stella, a Bologna, e i tre si trovano ad Apax, il mondo del gelo, dove incontreranno un drago che somiglia a una pantera, dovranno combattere contro un’orda di uova carnivore e debellare una muffa assassina. Ma sarà Luca, da solo, a partecipare alla corsa della Bilancia, in sella a una moto di ghiaccio...

Davide Morosinotto, La corsa della Bilancia (2008, Mondadori, collana Junior Fantasy 65, pagg. 345, euro 8,50)

ISBN 978-88-04-58491-9