Luca, come è nata la storia del Fuoco della Fenice?

Mi è stata dettata da un'entità aliena di nome Babuk. Del pianeta di Bolok. Del sistema di Batok. Stiamo per colonizzare la terra.

Qual è stata la cosa più difficile da ideare o da gestire?

Sicuramente il dispositivo che annulla la volontà del lettore, impiantato nella costola della copertina, che farà dire a tutti: dio quanto è bello questo libro… (W Babuk di Bolok di Batok).

Abbiamo letto su FM la quarta di copertina: dacci qualche ghiottoneria in più…

Be', ce ne sarebbero di cose. Inizio col dire che quella "non è" la mia vera quarta di copertina. In realtà, Twil è una giovane guerriera munita di spadone e fisico da playmate, che deve trasportare a dorso di drago un magico anello fin dentro a un vulcano; durante il suo percorso si imbatterà però in sette malefici nani pronti a tutto pur di fermarla (uno di questi è suo padre, e si chiama Nan Vader), sarà così costretta a chiedere aiuto alla sua dama madrina, La Predicatrice, che farà precipitare una zucca gigante sul suo mondo.

Muoiono tutti.

Fine.

La scelta di un titolo è sempre una fase delicata per un romanzo. Spesso si rischia di ideare un titolo dal suono grandioso ma non in grado di racchiudere il succo della storia. Un caso eclatante in questo è Harry Potter e i Doni della Morte. Come ti sei regolato col tuo libro?  Il titolo è nato già così o ha subito modifiche e ripensamenti?

No, proprio come Harry Potter e i Doni della Morte, il titolo del mio libro l'ho pescato da un grande cappello a cilindro. Il primo titolo fuoriuscito era Harry Potter e La Compagnia dell'Anello. Mi piaceva, ma mi sembrava un filino troppo classico… Ho optato per il secondo.

Quali sono, in astratto, i tuoi modelli di riferimento, sia a livello di stile che di costruzione della trama, dei personaggi e delle ambientazioni? E in concreto, riesci a vedere in modo conscio quali parti del tuo libro possano aver influenzato?

Fra i miei modelli ci sono senza dubbio le Spice Girls, e Marilyn Manson. Questo è evidente nella psicologia di Twil, come in quella di Alcor, non lo nego. Mentre la psicologia dei miei personaggi secondari si rifà ai ragazzi del Grande Fratello. Se penso a modelli della letteratura, invece, mi sono senza dubbio rifatto alle ultime encicliche di Papa Ratzinger.

Ormai siamo abituati a saghe interminabili. Questo tuo libro è autoconclusivo? E se non è una saga, si presta comunque a diventare una serie, qualora avesse successo?

Sì, è conclusivo in se stesso (e si autodistruggerà): finita la lettura avete 5 secondi per gettarlo lontano da voi. Sto anche pensando di scrivere i volumi successivi, uno per ogni giorno di vita della sua protagonista. Dal primo, Twil il giorno dopo, al secondo, Twil un giorno ancora, ecc. L'ultimo immagino si intitolerà Twil, l'ultimo giorno.

Dicci qualcosa di più sul tuo editore e su come è nato il contatto fra voi…

L'editore ha sette braccia e nove teste. Ed è l'entità aliena di nome Babuk. Del pianeta di Bolok. Del sistema di Batok.

Raccontaci la tua esperienza con l'editor, un banco di prova sempre difficile per un esordiente…

Se consideri che il mio editor è stata Gamberetta, devo dire che sì, è stata un'esperienza difficile.

Sei un autore giovane, poco più anziano di Licia Troisi quando pubblicò per la prima volta.. Non lo sei abbastanza però, purtroppo per te, da poter beneficiare del traino mediatico dei baby-boomers che attrae la maggioranza dei lettori occasionali di fantasy e delle grosse testate non di settore. Sei invece abbastanza giovane da essere esposto alle solite, aprioristiche critiche anagrafiche. Chi ti segue su FM sa che al tuo arco hai le frecce dell'esperienza nel settore, ma oltre a queste c'è qualche contro-obiezione aggiuntiva che replicheresti ai detrattori professionisti del 'Movimento Bocciato A Prescindere'?

No, ti sbagli. Io in realtà sono Licia Troisi (e allo stesso tempo anche Sandrone Dazieri) e tu non lo sai. Uno e trino. Sono qui dalla notte dei tempi, e io dissi: sia fatta la stampa, e la stampa fu…

Domanda di rito: i tuoi prossimi progetti?

Il prossimo progetto è trasferirmi alle Barbados, dove fonderò una casa editrice chiamata Belos Books, con riviste on-line sue come la Fantastyck Magazine. Ho già con me alcuni redattori, fra cui Marynas Lentys: è la prima che ho reclutato, esperta di Enrico Pottero (nuovo fantasy di prossima uscita).