Ritorna Nunzio Donato, autore dell'apprezzato romanzo breve La gemma del dolore, secondo titolo della collana Storie di draghi, maghi e guerrieri.
Zenami è una sorta di continuazione, per quanto perfettamente autonoma, del precedente romanzo. Infatti la storia presenta sia nuovi personaggi, come il giovane Mistico Zenami e il Guerriero Oscuro, che personaggi già presenti nel primo romanzo come la Strega Alilara e il Mutaforma Nemesis.
L'autore:
Nunzio Donato è nato nel 1974 a Foggia. Subito dopo aver conseguito il diploma di ragioniere-programmatore, si è trasferito in Emilia-Romagna per esigenze di lavoro. Ora vive a Pieve di Cento, tra Ferrara e Bologna. Per circa dieci anni ha lavorato in uno zuccherificio.
Gli piacciono i videogiochi, il cinema e colleziona orologi. Legge tutto ciò che attira la sua attenzione, pur prediligendo fantasy, fantascienza, horror e avventura. Ha cominciato a leggere avventure a 6 anni e scrive da quando aveva 10 anni, ispirato dal film E.T. l'Extraterrestre, di Steven Spielberg.
La "quarta":
Nell’isola di Iulabor, nelle terre del nord, degli eroi inconsapevoli incroceranno il loro destino per porre fine alle malefatte di un demone, servo del dio della morte. Ritroviamo così Alilara, la Strega, e il fido seguace Nemesis, il Mutaforma, di nuovo in viaggio dopo gli eventi narrati in “La gemma del dolore”, determinati come non mai a rimediare all’errore di molti anni prima. Al loro fianco, due nuovi personaggi: Zenami, un giovane e ingenuo Mistico, costretto a fuggire e a nascondere la sua natura magica, e un Guerriero, chiamato l’Oscuro, animato da misteriosi intenti e con un passato che lo costringe a mettersi sulle tracce del demone. Insieme, proteggeranno la vita innocente di Irija, una bambina legata a doppio filo al sanguinoso destino del demone.
Nunzio Donato, Zenami (2009) Delos Books, Storie di draghi, maghi e guerrieri, pagg. 96, Euro 6,90.
19 commenti
Aggiungi un commentoGente... io l'ho sempre detto che i nickname fanno girare troppo il capo
Collana senza dubbio coraggiosa, che secondo me ha nella sua caratteristica di agilità il pregio e il difetto al tempo stesso. Quindi l'ago della bilancia diventa il target: se viene letto da un pubblico non 'fanatico' (come credo fosse l'intenzione, vedendo anche la fascia d'età cui si rivolge) va benissimo, se viene letto dai cultori, che i oslito sono anche molto più vecchi, allora non convince mai appieno proprio perché poche pagine non consentono mai di sviuppare bene le potenzialità della storia e dei persaggi.
Sul fatto dello pseudonimo collettivo, a me l'idea non è mai piaciuta, quindi sono più che contenta che gli autori possano ora firmarsi col proprio nome.
Secondo me più che questa scelta di marketing, quella decisiva alla fine è stata il prezzo contenuto: per 6 euro uno si butta più facilmente anche al buio.
Non so quanto sia IT il mio intervento, ma lo faccio lo stesso
Non ho letto Zenami, ma conosco il progetto della collana dall'inizio, da quando l'idea è stata lanciata sul forum di WMI. Il nome collettivo è una necessità di mercato e non lo discuto, anche se lo trovo un tantino avvilente; ma se offrissero a me, signora nessuno, di pubblicare con questo sistema, accetterei.
Ho letto i primi volumi con curiosità, ma poi non ce l'ho fatta a proseguire. L'unico veramente gradevole per il mio gusto è Draghia, quello di Coca. Gli altri, che mi perdonino autori ed editori, mi hanno dato l'impressione di quella lattuga artificiale delle colture idroponiche: creata a forza, turgida e gonfia di quei clichè che "fanno fantasy", ma sapore zero.
Hai ragione Marina: solo un target molto giovane e al primo approccio può masticare questo prodotto. Ma dai dati di vendita ho l'impressione che sia durato poco. Mi auguro comunque che la situazione cambi, perchè qualsiasi cosa necessiti di lavoro e impegno è meritevole di riconoscimento.
Concordo In Pieno con quanto scritto da Cris.
Ho letto sino a "Il sangue dell'elfo", scritto bene ma, oltre al gioco d'incastro di cliché non ho trovato molto. Draghia è l'unico che mi abbia convinto e alla mia nipotina lo regalerò, ora che va verso i 12 anni.
Evidentemente non sono il lettore tipo per una simile collana, ecco, preferisco lavori scritti anche meno bene, ma con più idee (e inventiva).
Rispondo allo spoiler, perché sul resto non c'è niente da dire (hai perfettamente centrato il punto e, come ho già detto altrove, il mio libro vuole avvicinarsi quanto più possibile a un videogioco, né più, né meno ).
INIZIO SPOILER il cattivo viene ucciso di giorno perché la Gemma ha incanalato tutta la propria energia nel tentativo di salvarsi dal contatto di Kitlan. Giorno o notte avrebbe fatto poca differenza. Era come una bomba a orologeria pronta a esplodere.
Grazie comunque per l'interessamento e per i complimenti sul mio stile di scrittura (che, alla fin fine, è quello che più importa, almeno per me)
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