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Neil Gaiman a Mantova
Nel corso del Festivaletteratura Gaiman ha parlato di Stardust e dei progetti futuri
LeggiGli enigmi della Sfinge
La più misteriosa delle creature, l'ispirazione per uno dei più spettacolri monumenti dell'umanità. Dall'Egitto alla Grecia, scopriamo la storia del mostro mezzo uomo e mezzo leone
LeggiElisabetta Gnone, autrice di W.I.T.C.H. e della serie Fairy Oak
Fairy Oak e’ un piccolo e magico villaggio dove vivono in perfetta armonia esseri umani e creature magiche e la serie narra le avventure di due streghette gemelle: Vaniglia e Pervinca. I primi due romanzi (vedi /notizie/6630) hanno ormai uno stuolo di giovani lettori. Abbiamo voluto conoscere l’autrice, Elisabetta Gnone, che gentilmente ci ha concesso un'intervista
LeggiI draghi – Parte V: rettili dell'altro mondo
Nelle culture più lontane dalla nostra, nelle zone più remote della Terra, i draghi sono lì, rettiliformi e terribili, a volte vera rappresentazione del Bene, altre forieri di distruzione. Ma sempre guardati con grande rispetto
LeggiI draghi – Parte I: creature ancestrali
Antichi quanto il pensiero umano, la loro origine è l'origine stessa del mito. Eppure, in un certo senso, c'erano davvero. In un tempo lontanissimo
LeggiIntervista a Sergio Toppi
Una lunga chiacchierata con un artista caposaldo dell'illustrazione e del fumetto italiani
LeggiI kami, fantasmi d'Oriente
Tutto il mistero e la forza delle creature di una terra lontana, eppure a noi in qualche modo familiare: il Giappone
LeggiScilla e Cariddi
Oggi si parla dello Stretto di Messina solo riferendosi all'ipotetico ponte che dovrebbe unire Calabria e Sicilia. Ma secoli fa i naviganti della zona erano terrorizzati da due creature mitologiche che impedivano il passaggio. Contro queste mostruosità Ulisse perse i suoi uomini più forti. Ecco la storia di Scilla e Cariddi
LeggiRoald Dahl e la Fabbrica di cioccolato
Il mondo ideale di qualunque sognatore tutto immerso all'interno della fabbrica dei nostri sogni
LeggiIl vento di Novembre
Racconto di Salvatore Perillo
Non è per niente facile, da vivi, ridere della morte. La ragione è nota: risiede nell’assoluta, dolorosa incertezza del dopo. E’ dunque un'irrimediabile ignoranza a spaventare piuttosto che la consapevolezza di una terribile condizione. Da qui l’atavico desiderio di ghermire il segreto dell’immortalità. Ma forse la risposta è già nell’enunciazione dell’enigma, e c’è chi, come Jorge Luis Borges, ne insinua il sospetto: “Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte”.
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