Arriva in libreria la seconda parte della saga di Acacia con il titolo Il guerriero del lago d’argento (Acacia. Book One: the War with the Mein, 2007) dello scrittore David Anthony Durham.
La prima parte è stata pubblicata verso la meta dello scorso anno con il titolo I ribelli del mondo oscuro, nel quale avevamo seguito il viaggio di Thasren Mein partito dal Mondo Oscuro, la landa desolata in cui il suo popolo è stato esiliato secoli prima, per andare verso l’isola di Acacia dove si trova il re Leodan Akaran, discendente della nobile stirpe che cinquecento anni prima ha sconfitto il suo popolo e che tuttora controlla le terre del Mondo Conosciuto grazie a oscuri traffici.
Thasren dovrà ucciderlo per ristabilire l’antico potere del suo popolo.
Riesce nel suo intento e sfugge alla cattura togliendosi la vita.
Rimasto senza guida il regno cade nelle mani di Hanish Mein che porta a termine il piano ordito insieme al fratello minore. Sarà un tiranno ben peggiore del suo predecessore e al popolo di Acacia resterà un’unica opportunità, quella di riunire i quattro eredi della dinastia degli Akaran che erano stati separati alla morte del padre e condotti ai confini del regno.
Nel presente volume seguiremo le avventure di Aliver Akaran nel tentativo di rientrare in possesso del regno.
L’autore:
David Anthony Durham è nato a New York City nel 1969 da genitori di origini caraibiche, e infatti ha vissuto alcuni anni a Trinidad. Nel campo della scrittura è stato un vero talento: ha iniziato a scrivere quando era ancora giovane, e nel 1990 con il racconto August Fury ha vinto il Malcom C. Braly Award for Fiction. Un’altra sua storia, The Boy-Fish, nel 1992 si è aggiudicata il Zora Neale Hurston/Richard Wright Fiction Award.
Dopo la laurea in letteratura inglese nel Maryland, successivamente si è costruito una solida fama come scrittore di romanzi storici: Gabriel’s Story e Walk Through Darkness descrivono due diversi momenti della storia americana. Un altro romanzo storico è stato tradotto in Italia dalla Piemme con il titolo Annibale (Pride of Carthage), dove descrive una parte della lunga guerra tra Roma e Cartagine.
Con la saga dedicata alla dinastia degli Akaran l’autore lascia il romanzo storico per avventurarsi con vera maestria nella narrativa fantasy, creando un mondo al tempo stesso magico e reale sul filone della serie A Song of Ice and Fire di George R. R. Martin.
La quarta:
Era iniziato nove anni prima il lungo esilio di Aliver Akaran, il primogenito della dinastia che per secoli aveva governato il Mondo Conosciuto e che era stata sconfitta dai Mein, crudeli guerrieri provenienti dalle gelide terre del Nord.
Aveva vissuto a lungo con i Santoth, gli stregoni che avevano sempre dato forza ai suoi antenati, e loro lo avevano curato e lo avevano nutrito di conoscenze mai rivelate prima.
Ora, dopo anni di studi e di duelli, il giovane Akaran è pronto ad affrontare il nemico, a riunire le sue genti e a riprendersi il trono. Prima, però, deve ricongiungersi agli altri eredi, i suoi tre fratelli: Mena e Dariel, che lo stanno aspettando ai confini del regno, e Corinn, che purtroppo si è lasciata corrompere dal nuovo sovrano.
Solo insieme a loro, infatti, Aliver può ritrovare l’antico libro di Elenet, che contiene la formula necessaria per creare un potente esercito e sconfiggere gli ormai fragili Mein.
E una volta giunto il giorno della battaglia, Aliver dovrà dimostrare di aver appreso gli insegnamenti e di meritare il titolo di sovrano di Acacia che i suoi antenati hanno onorato per secoli.
David Anthony Durham, Il guerriero del lago d’argento (Acacia. Book One: the War with the Mein, 2007).
Traduzione Annalisa Crea, Edizioni Piemme, pagg. 342, euro 20,00
ISBN 978-88-384-7149-0
5 commenti
Aggiungi un commentoIn effetti, è uscito da un mese circa. L'ho già letto, assieme alla prima parte. Una lettura bellissima eppure, al tempo stesso dolorosa. Non voglio anticipare troppo: dirò solo che nel finale è chiaro che il mondo cambierà, ma non si sa per il meglio o meno.L'unica certezza è che il prezzo più alto lo pagano gli innocenti di tutti i popoli parte in causa.
P.S. E' già annunciato un seguito. Personalmente, avrei preferito che Durham si fosse fermato ad uno solo romanzo.
Anche a me è piaciuta molto questa storia e l'idea di un seguito mi fa piacere visto che diverse domande devono ancora avere una risposta. Aggiungo che secondo me il prezzo più alto lo pagano i lettori grazie all'assurda divisione del romanzo in due volumi operata dalla piemme
Oh no! Un altro!
Ribadisco che per me, pur trattandosi di una piccola cosa, lo spezzare i libri in due per far pagare le due metà a prezzo intero è un'ennesimo esempio di immoralità e di ingordigia, una prepotenza che, come effetto, ha quello di spingere il lettore interessato a non comprare i libri. La crisi attuale è fatta anche di tante piccole cose.
Cari Assassino ed Incantatore, avete pienamente ragione a lamentarvi di questa politica editoriale che dilata costi e tempi d'uscita (e fa scempio dell'opera originale). Si vede che gli editori italiani sono lontanamente imparentati con i Lothan Aklun e pensano che anche noi dobbiamo versare loro una "Quota". P.S. è vero che alcuni nodi narrativi restano irrisolti, tuttavia (secondo me) sarebbe stato uno splendido romanzo autoconclusivo. Spero di essere smentito, ma non credo che i seguiti possano aggiungere molto all'opera di Durham.
Salve a tutte e tutti,
sapete se è prevista, in italiano, la pubblicazione dei due volumi che concludono la trilogia?
Grazie a presto!
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