Domenica 17 maggio 2009, Matteo Mazzucca, autore del romanzo L'ultimo pirata - La Clessidra del potere, ha vinto il Premio di letteratura per ragazzi Giovanni Arpino della città di Bra.
L'ambito riconoscimento è stato ricevuto direttamente dalle mani di Tommaso Arpino, figlio dello scomparso scrittore. La giuria, composta dai consiglieri comunali dei ragazzi di Bra, ha così sintetizzato: “Il libro parla di un giovane pirata che deve svolgere una missione per mantenere una promessa: ritrovare il fratello rapito molti anni prima imbarcato con altri pirati. Vive molte avventure tra cui quella di sfuggire al signor Oscuro che lo bracca per poter arrivare al potere. Il libro si legge con piacere, è emozionante ed avventuroso il lettore si sente coinvolto tanto da sentirsi il protagonista della storia vivendo l’avventura con i pirati descritti”.
Matteo si è aggiudicato il riconoscimento per il miglior libro destinato alle scuole medie davanti a Anna Lavelli e Anna Vivarelli, autrici del racconto di ambientazione settecentesca Chiedimi chi sono (San Paolo), e con al terzo posto Pierluigi Lamponi con Bettel e Rigel (Altro mondo editore). Tra i volumi destinati alla fascia d'età delle scuole materne ed elementari il premio Arpino è andato a Lia Levi per Il tesoro di Villa Mimosa (Il battello a vapore).
Circa novanta i titoli complessivamente giunti alla segreteria del premio che, dopo una prima selezione operata da insegnanti, giornalisti ed educatori, ha definito le due terne finaliste giudicate dai baby consiglieri braidesi.
Ci è stato inoltre comunicato che Matteo è alle battute finali del seguito de L'Ultimo Pirata che sarà in libreria il prossimo settembre.
20 commenti
Aggiungi un commentoSul fatto che sia tutto scarso ci andrei piano. Personalmente mi sono sorbito tutti i romanzi dei baby-boomers (ghirarda, strazzulla, rosso e mazzantini) e Mazzuca scrive infinitamente meglio di tutti gli altri e sa gestire la trama altrettanto bene, originale o stereotipata che sia. Forse perché è di almeno un anno più grande di tutti gli altri?
Come ho già detto non posso esimermi in un giudizio sul suo libro non avendolo letto. Quello che faccio è un discorso generale.
La maturità sia personale sia scrittoria non dipende dall'età, ma dalla capacità di essere ricettivi alle esperienze che si fanno nella vita: apprendere da esse e crescere aiuta sia a livello personale, sia per quanto riguarda quanto si scrive.
Sottoscrivo e sottoscrivo ancora.
Non vorrei mai che, un giorno, uno dei nostri autori italiani di qualità (in cui non posso includermi, per varie ragioni) approdasse alla Mondadori e il pregiudizio portasse a crociate immeritate contro di lui.
Generalizzare non va mai bene. Bisogna giudicare il particolare, senza foderarsi gli occhi di illusioni.
Mondadori pubblica porcherie (non parlo di niente di preciso, ma ci sono e non sono poche!), ma anche testi di qualità (il già citato Martin, ad esempio, che tutti ormai sanno che non amo, ma che è un autore di un certo calibro, oggettivamente).
Piuttosto, questo sì, un po' più di attenzione agli italiani di qualità ci vorrebbe. Ma forse qualcosa si muove...
Ragazzi, Mondadori non è solo fantasy.
Il premio Strega di Giordano se lo sono portati a casa, mi pare.
Dire che offre solo merda ai lettori non è un tantino eccessivo?
Anche definire Matteo Mazzucca un adolescente mi sembra esagerato.
Adolescente a 20 anni?
Complimenti a Matteo. Se ha vinto vuol dire che se l'è meritato.
Fabrizio
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