Il romanzo Hildrus della giovane scrittrice Silvia Molinetti è stato presentato alla Fiera del Libro di Torino il giorno venerdi 15 maggio, con notevole successo di pubblico.
Il romanzo parte da un trasloco e ve lo presentiamo con le parole della sua autrice:
<<Il trasloco. Niente di più semplice, niente di più normale. Eppure, quello che obbliga Alessandro e Sarah ad allontanarsi da Torino, dai loro amici, dalla loro vita, non è un trasloco comune. E’ un trasloco voluto da una profezia, che porterà i gemelli ad essere attaccati da creature di cui non immaginavano nemmeno l’esistenza.
Così, proprio la sera del loro primo giorno nella nuova casa, una figura spettrale appare a Sarah: da questo episodio le vite dei gemelli vengono sempre più scosse da un qualcosa che nemmeno loro sanno spiegarsi.
Solo poche settimane dopo i gemelli sono costretti alla fuga, trovando rifugio nel mondo magico, raggiungibile dal portale situato nel loro cortile, scoprendo infine la loro predestinazione ad entrare nell’Ordine dei Cavalieri della Rosa, i potenti difensori del regno: avranno un’unica missione. La sconfitta dello Spettro, nemico del mondo magico e della libertà dei suoi popoli.>>
L’autrice:
Silvia Molinetti nasce a Chiavenna nel 1990. Inizia ad interessarsi alla scrittura sia da bambina. L’idea di creare una storia tutta sua nasce all’incirca a tredici anni quando comincia la stesura di questo romanzo.
Frequenta la quinta liceo scientifico. La passione per la scrittura si accompagna a quella per la lettura che la porta a preferire soprattutto libri fantasy, d’avventura o thriller.
Hildrus è il primo romanzo di una trilogia.
Un brano del romanzo:
<<....Si sdraiò sul letto, chiudendo gli occhi. Dei passi la risvegliarono dai suoi pensieri, si alzò di scatto, pronta ad estrarre la spada e a combattere nonostante la stanchezza, se fosse stato necessario. La porta si aprì e lasciò entrare la figura snella e alta dello Spettro, che la guardò sogghignando con i suoi occhi azzurri.
«Spero che la sistemazione sia di tuo gradimento» disse.
«Fammi uscire» ordinò posando una mano sull’elsa della spada. Quella minaccia le suonò incredibilmente stupida.
«Altrimenti cosa mi fai? mi blocchi con la tua magia? mi batterai con la spada?» chiese ridendo apertamente e accarezzando il fodero che portava al fianco destro.
Sarah non accettò la provocazione e continuò a sostenere il suo sguardo senza battere ciglio, anche se la rabbia stava crescendo. Aveva davanti l’assassino di suo padre. A quel pensiero strinse con tanta forza l’elsa che le nocche le divennero bianche. Si costrinse a mantenere la calma. Non poteva permettersi di perdere la lucidità, nella situazione in cui si trovava.....>>
la “quarta”:
Per i gemelli Sarah e Alessandro era arrivato il temuto giorno del trasloco.
Il giorno in cui avrebbero dovuto sradicare l’esistenza condotta fino a quel momento per iniziare tutto da capo.
Una nuova casa, una nuova scuola. il giorno del trasloco e il giorno del loro diciassettesimo compleanno.
Ma forse non tutti i cambiamenti sono così spaventosi come sembrano.
Sarah e Alessandro si ritroveranno catapultati in un mondo fatato e coinvolti in un’avventura che li trasformerà in eroi accanto ad Alvis, un elfo coraggioso e affascinante, fate, pesci parlanti e tanti altri personaggi fantastici.
Un’avventura che li costringerà a lasciare la loro esistenza di adolescenti per entrare nell’età adulta.
Scopriranno i valori veri attraverso la gioia ma sopratutto attraverso la paura e la sofferenza che trasformerà radicalmente le loro anime.
Silvia Molinetti, Hildrus (2009)
Runde Taarn edizioni, collana Ithilien 12, pagg. 264, euro 12,50
ISBN 978-88-6120-107-1
5 commenti
Aggiungi un commentoComplimenti a Silvia Molinetti, giovane eppure bravissima autrice di Fantasy! Continua così!
Belllissimo questo libro!! Me lo sono letta tutto d'uno fiato e mi è piaciuto molto!
L'ho acquistato alla fiera del libro di Torino ed è nella mia libreria in attesa di essere letto. Mi ispira un sacco e, sfogliandone qualche pagina, sembra che non deluda le mie aspettative.
Staremo a vedere.
Come spesso accade la qualità degli estratti scelti per far pubblicità a un romanzo lascia alquanto a desiderare. In questo sono addirittura presenti una D eufonica (due se si prende in esame anche l'estratto con le parole dell'autrice) e l'assenza di due lettere maiuscole a inizio frase. Brano peggiore non si poteva davvero scegliere...
Ho acquistato il libro alla fiera del libro di Torino. L'ho letto e mi è piaciuto. Aspetto la pubblicazione del secondo volume.
Complimenti Silvia.
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