“Spade e scudi pronti per la guerra. Sangue e coraggio in battaglia. Eserciti in marcia fanno tremare la terra. Non aver paura di coloro che dovrai affrontare”

Dalla traduzione del brano By sword and shield.

È sempre più difficile oramai trovare un gruppo dai toni fantastici che si distingua dal consueto power metal per grinta e originalità.

Gli Skiltron rappresentano senza dubbio un’eccezione alla regola. Il loro è uno stile davvero fuori dal comune, non solo per il fatto di essere una band argentina che canta di leggende folcloristiche e guerre di indipendenza scozzesi, ma anche per l’utilizzo di strumenti alquanto insoliti come il bouzouki (uno strumento musicale greco simile al mandolino) e il tin whistle (un flauto a sei fori usato nella musica popolare irlandese), oltre naturalmente alla maestosa cornamusa.  

La caratteristica voce growl tipica del viking – pagan – folk metal nordico lascia fortunatamente spazio a melodie vocali meno brutali e di più facile comprensione, mantenendo tuttavia la grinta e la passione che il cantante Diego Valdez fa trasparire con fierezza in ogni brano.  

L’introduzione di cornamusa del primissimo brano Skiltron rappresenta un ottimo biglietto da visita per un album ricco e sorprendente come Beheading the Liars (2008), che alterna ritmiche serrate, riff potenti e tempi di batteria molto veloci a melodie celtiche tradizionali, conseguendo combinazioni tecniche di grande maestria. Lo dimostrano soprattutto The Beheading, Praying is nothing, The Vision of Blind Harry e Signs, Symbols and the Marks of Man, brani ricchi di energia e vitalità dove il power metal e il folk si sovrappongono con quella naturalezza che è propria del gruppo.

Il tutto crea atmosfere epiche e fantastiche in grado di trasportare chi li ascolta direttamente sul campo di battaglia, dove i guerrieri sferrano fendenti micidiali sullo sfondo di alte scogliere e boschi primordiali ancora incontaminati.

Splendida è anche l’ultima canzone Crides, ballata poetica e malinconica cantata inaspettatamente in spagnolo che, dopo i toni carichi dei precedenti brani, giunge alla fine dello scontro per placare l’animo impetuoso del guerriero.  

Il disco è molto articolato e il continuo rincorrersi di melodie sempre diverse facilita la caratterizzazione delle singole tracce, che restano in mente già dopo i primi minuti di ascolto.

In buona sostanza, gli Skiltron non hanno nulla da invidiare ai pionieri del celtic power metal e Beheading the Liars né è la prova concreta.

Sono sicuro che, proprio per questa capacità di fondere l’antico al nuovo, una volta approdati in Europa potranno raccogliere seguaci tra i fan di svariati generi metal, conseguendo un ottimo successo anche nel nostro Paese. 

Tracklist:

   1. Skiltron

   2. The beheading

   3. I’m what you’ve done

   4. Praying is nothing

   5. Calling out

   6. The vision of blind Harry

   7. Hale dance

   8. Signs, symbols and the marks of man

   9. Let the spirit be

  10. Fast and wild

  11. Crides (Calling out – Occitan version)

Formazione attuale:

- Diego Valdez – voce

- Emilio Souto – chitarra, mandolino, bouzouki

- Juan Jose Fornes – chitarra

- Fernando Marty – basso

- Matias Pena – batteria

- Pablo Allen – cornamusa, tin whistle

Discografia (album):

- 2006 - The Clans have united

- 2008 - Beheading the Liars