Mercoledi 8 luglio 2009 sono state presentate nell’ambito della terza edizione del RomaFictionFest le prime immagini di Sacro Codice, film fantasy inedito nel panorama della fiction nazionale. Le scene, proiettate sotto forma di un trailer lungo dieci minuti, sono state commentate dal regista Franco Gramisci (in arte Jordan River, ‘fiume Giordano’) e dagli interpreti del film presenti in sala.
Prodotto da Corbec Film e A.V.R. con il supporto della Calabria Film Commission, il film è stato girato tra gli studi di Cinecittà e il Parco Nazionale della Calabria, ma ha potuto contare su tecnologie piuttosto avanzate, che hanno permesso di ricostruire l’antica città di Sibari in 3D, integrata alle performances degli attori (che hanno recitato con l’ausilio del green screen) in fase di post produzione.
Gramisci/River per dare vita a Lùghin, una creatura situata a metà strada tra l’uomo e Dio, ha fatto grande uso anche della motion capture già utilizzata da Peter Jackson per ricreare Gollum, ma la somiglianza tra l’ex hobbit corrotto dal potere dell’anello e il misterioso essere nato dalla fantasia del regista calabrese finisce qui: Lùghin presenta, per stessa ammissione di Gramisci, alcune caratteristiche in comune con Gollum, Yoda di Guerre Stellari e E.T., ma le analogie sono esclusivamente sul piano estetico (orecchie a punta, occhi grandi, colorito scuro).
La sinossi di Sacro Codice:
Nath e Chrìstin, amici fin dai sette anni, subito separati dalla crudeltà del mondo. Un intenso flashback, ricordi solo in apparenza persi, che riaffiorano dopo anni nelle memorie della ragazza, ormai grande. Un antico libro metafora d’un destino scritto solo a metà: l’altra, mancante, risiede ancora in loro. Proprio col risveglio di quel drammatico evento, memore di tutto e alla ricerca di Nath, Chrìstin vive l’esperienza più tragica dell’essere umano: la morte. Non cessazione della vita ed ultimo stadio, ma caduta nell’adimensionale, esperienza di vite passate intrecciate alla storia reale.
Il comunicato stampa:
Sacro Codice: film italiano inedito nello scenario della fiction nazionale per temi trattati e moderne tecniche utilizzate, quasi kolossal americano. L’antica città di Sybaris ricostruita in 3D da esperti del settore, col momento della distruzione, nel 510 d.C., la suspense della lotta del bene col male nonché, a sorpresa, la presenza d’un essere curioso… Una creatura fantastica interamente animata grazie alla computer grafica, che piacerà ad adulti e piccini.
3 commenti
Aggiungi un commentoDa una parte sono quanto mai felice all'idea che anche in Italia si cominci a realizzare film lontani dai soliti cinepanettoni (o cocomeri, a seconda della stagione) o film generazionali/politico combattenti; dall'altra però sto ancora cercando di capire la trama di "Sacro Codice" ^_^''
La mia sola paura sta tutta nella frase finale: "Una creatura fantastica interamente animata grazie alla computer grafica, che piacerà ad adulti e piccini."
Sono terrorizzato dall'idea che possa risolversi tutto con tarallucci e vino...
In effetti sono perplessa anche io... non ho ancora capito la trama O.o
Comunque sia, sono contenta di veder emergere un po' di fantasy nostrano. Parlo da regista in fasce (seeeeeee.... )
strepitoso! io ho visto la proiezione in salaed è statafantastica..
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