Così come poche ciambelle riescono col buco, pochi esperimenti, una volta completati, hanno come risultato il successo. Solo quelli che nascono da un mix di passione, intuizione, genio e forza di volontà, e che sono alimentati da un'ardente fiducia in se stessi e nelle persone che concorrono a esso si cristallizzano infine in un'esperienza da raccontare.

Parliamo di un esperimento, in particolare, che è nato innanzitutto da un fascino incrollabile, quello evocato dall'universo di Guerre Stellari, e dalla volontà di un appassionato che si è scoperto regista e sceneggiatore, e che ha coinvolto con il proprio entusiasmo centinaia di persone.

Parliamo di Dark Resurrection, il fan film italiano ambientato in una galassia lontana lontana, diretto da Angelo Licata, webmaster del portale guerrestellari.net. Concepito come un episodio suddiviso in due volumi, il progetto ha attirato l'attenzione sia del pubblico, che di veri professionisti del settore, diventando una vera e propria storia di successo.

Il primo capitolo è ambientato alcuni secoli dopo la caduta dell'Impero e la nascita della Nuova Repubblica per mano di Leia Organa e di suo fratello Luke Skywalker. Per molti, molti anni la Galassia ha vissuto pacifica nell'equilibrio della Forza, ma correnti oscure continuano a scorrere là dove la luce non riesce a penetrare. Sempre due essi sono, narra il mito, e un Lord dei Sith (Lord Sorran, interpretato da Giuseppe Licata), con il suo apprendista (Andrea Bucella), è alla ricerca di una leggendaria fonte di conoscenza, accuratamente nascosta, che potrebbe conferirgli il potere di soverchiare la luce, e gettare la Galassia nell'oscurità. Solo il maestro Jedi Zui-Mar-Lee (Maurizio Zuppa), con l'aiuto della sua Padawan, Hope (Marcella Braga), potranno impedire che una terribile profezia si compia, in una lotta senza quartiere.

Nel secondo volume vedremo evolversi la relazione complessa fra Padawan e Maestro Jedi, fra apprendista e Dark Lord. Come lo stesso Licata ha commentato, vi è una soglia molto labile, all'interno del film, fra il bene e il male. Sebbene sia molto complesso, per gli attori, immedesimarsi in personaggi così complessi, talvolta dominati dalle emozioni, talvolta freddi e controllati, la seconda parte di Dark Resurrection si preannuncia come gioco sottile fra luce e oscurità, compassione e possesso, fra ciò che è giusto e ciò che è solamente necessario.

Mentre il primo volume è stato girato, per assenza di mezzi, con tecnologie amatoriali, grazie all'enorme successo di critica riscosso, e al passaparola fra i fan, il regista e i suoi collaboratori sono riusciti a ottenere attraverso donazioni i fondi necessari per acquistare tutto il necessario a una riuscita professionale del secondo capitolo. Ora la troupe dispone di carrelli, luci, steadycam, e ha avuto la possibilità di filmare il tutto in full-hd, per ottenere il massimo del realismo. Inoltre quasi tutte le scene sono state girate in un ampio set in green screen (che consente di aggiungere i fondali digitali in post-produzione), anche se, per agevolare gli attori, Licata ha potuto contare su parti di set costruiti dall'artista Tommaso Ragnisco, impressionanti per realismo e bellezza, come ha commentato il regista.

Non è per nulla semplice per gli attori, infatti, interagire con ambienti che non esistono, e relazionarsi con elementi di contorno del tutto immaginari, e che verranno aggiunti solo successivamente. Per questo occorre rendere merito alla grande professionalità degli interpreti, che hanno saputo conferire alle scene quella giusta dose di veridicità che rende così reale anche quella galassia così lontana. Anche i combattimenti, che come ci confessa il regista nel primo capitolo risultavano un po' artigianali, sono stati perfezionati grazie all'aiuto di veri professionisti, fra cui Maurizio Zuppa e Ran Braun, oltre ai FWF, un terzetto di atleti che ha aiutato gli attori a compiere imprese acrobatiche davvero notevoli. Insomma, una sensazionalità paragonabile solo a produzioni ad alto budget.

In questo secondo capitolo, inoltre, così come nel prologo di prossimo rilascio, la novità riguarda sicuramente le collaborazioni con personaggi molto noti nel mondo dello spettacolo, fra cui, in primis il doppiatore Claudio Sorrentino.

"Il successo del volume uno è stato proprio questo", ha dichiarato Angelo Licata, "attirare  l'attenzione dei professionisti. Inutile dire quanto mi emozionavo, a interagire con loro. Sorrentino ha una voce che porto con me fin da quando ero bambino, ha fatto la tv e il cinema di tre intere generazioni… un vero mito".

Ma Sorrentino non è stato l'unico a essere conquistato dalla magia di Dark Resurrection. Oltre a confermare gli attori che hanno recitato nel primo volume (Giorgia Wurth, Enzo Aronica, Riccardo Leto, Fabrizio Rizzolo, ecc.),

Fausto Brizzi cita Dark Resurrection nel suo film "EX"
Fausto Brizzi cita Dark Resurrection nel suo film "EX"
Licata ha potuto contare anche sulla partecipazione di volti molto noti nel panorama internazionale, fra i quali Gianmarco Tognazzi, che si è reso disponibile a girare alcune delle prossime scene, Fausto Brizzi (il regista celebre per Notte prima degli esami ed Ex), e Marco Martani, regista e sceneggiatore.

Si aggiungono a questo elenco di celebrità anche volti nuovi, come quello del giovane Mattia Stancarelli, che nel film è l'apprendista di Sorran, affiancati da altri più conosciuti come quello della bella attrice Elena Cucci e di Sergio Muniz. Su quest'ultimo, il regista ha commentato: "Sergio è una persona davvero speciale, dall'animo molto nobile. E' molto divertito dall'idea di interpretare un personaggio, Master Muniza, così diverso da lui, pregno di parti oscure. Ci ha dato la sua disponibilità assoluta perché crede nel cinema indipendente, ed è molto legato a questo progetto. Il suo personaggio sarà il perno della storia, e grazie a lui scopriremo i segreti di Dark Resurrection".

Per il momento, la troupe diretta da Licata sta lavorando al prologo del film, che narra la storia di come il Maestro Jedi Sorran viene sedotto dal Lato Oscuro della Forza. E di conseguenza, l'attesa degli appassionati, già fervida, cresce di giorno in giorno.

Di una cosa soltanto siamo certi: Dark Resurrection volume secondo non li deluderà.

Si ringrazia Angelo Licata per la cortese collaborazione, la disponibilità infinita e le splendide immagini.