Dieci anni.
Sono passati in un soffio, eppure sembra ieri quel 25 settembre 1999, il giorno in cui Marion Zimmer Bradley si spegneva all'Alta Bates Medical Center di Berkeley, in California, più o meno alle 18.00 di quel tardo pomeriggio.
In una stanza di quell'ospedale, dopo quattro giorni dall'attacco di cuore che infine l'aveva vinta (dopo un decennio di lunghe battaglie mediche che ne avevano debilitato il fisico), se ne andava l'autrice che aveva incantato nei 50 anni precedenti milioni di lettori con le sue saghe di Avalon e Darkover.
Di lei, per sua stessa disposizione, non rimasero altro che un po' di ceneri, sparse due mesi dopo al Glastonbury Tor, nel Somerset, in quelle terre che avevano fatto da scenario al suo romanzo più grande, Le Nebbie di Avalon (1983).
Con questo, la sua opera era compiuta.
L'approfondimento:
L'approfondimento è a questo link: Ricordando Marion Zimmer Bradley (1999-2009)
36 commenti
Aggiungi un commentose ho be inteso cosa volesse dire, non è questione di paturnie versus azione. Ogni tanto mi capita di incontrare libri la cui trama pare plasmata secondo fantasie tipicamente di un sesso o dell'altro.
A me una cosa del genre non piace, perchè la storia comincia a sapermi di finto quando la presenza dell'autore si fa così pesante.
Difatti è una cosa molto personale e difficile da spiegare senza essere preso per "classista".
E comunque se il libro mi garba sono anche disposto a sorvolare....
Nella serie di avalon mi sono goduto ogni singola pagina, passando poi a quella del giglio ho sofferto varie volte nel corso della lettura, tanto da non voler passare ad altro
Ed infine MZB è una scrittrice talmente importante che chiunque, pur non apprezzandola, non può che definirla una grande, non vedo contraddizioni in termini... onora il tuo nemico, sic sic!!!
Ovazione per Edwin di Wytryn
Concordo in pieno!
E' ovvio che, davanti a una pubblicazione tanto vasta, ci siano delle cadute di qualità (prendi la saga del giglio o gli ultimi libri di avalon); tutto sommato, però, specialmente nel ciclo di Darkover, ci sono dei libri che meritano più di una rilettura (sempre IMO )
Ehm, no. Non ci arriverei neanche lontanamente.
Ho letto tanti Darkover perchè stilisticamente mi convincevano (ma solo stilisticamente) e perché continuavo a collezionare delusioni ma mi dicevo che da qualche parte, nascosto, nascosto... un successo di lettori così notevole, una saga così longeva... un motivo doveva averlo.
Lo sto ancora cercando.
@meta
rimaniamo sempre nel gusto allora.. secondo me una saga come avalon è un punto di riferimento...
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