Con I cacciatori della notte si chiudono I diari della mezzanotte, la trilogia di Scott Westerfeld iniziata con L’ora segreta e proseguita con Dentro le tenebre.
Nato a Dallas, in Texas, nel 1963, l’autore e sua moglie, la scrittrice Justine Larbalestier, hanno una vera e propria avversione per l’inverno al punto da trasferirsi ogni anno, durante i mesi freddi Newyorkesi, nell’australiana Sydney.
Ufficialmente la sua carriera come scrittore inizia nel 1997 con Polymorph, un romanzo che unisce elementi horror e cyberpunk e che è stato segnalato dalla prestigiosa rivista Locus come una delle migliori opere d’esordio dell’anno.
Altri due importantissimi riconoscimenti sono arrivati per il suo terzo romanzo, Evolution’s Darling, segnalato dal New York Times e vincitore di un premio speciale al Philip K. Dick Award del 2000.
Nel 2003 è stata la volta di The Risen Empire e Killing of Worlds. In realtà i due volumi erano stati concepiti come un unico romanzo di circa 700 pagine intitolato Succession almeno finché un’importante catena libraria non aveva fatto sapere alla casa editrice che avrebbe ordinato poche copie di qualsiasi libro che fosse costato più di 25 dollari. Per non perdere dei potenziali lettori, l’editore – in accordo con l’autore – aveva allora optato per la suddivisione del testo in due volumi dal prezzo più basso. Due anni più tardi in Gran Bretagna la stessa storia è stata riproposta in un unico volume intitolato The Risen Empire.
I diari della mezzanotte, il cui primo volume è stato pubblicato nel 2004, si basano sull’affascinante premessa dell’esistenza di un tempo segreto chiamato la venticinquesima ora. Un tempo accessibile solo a coloro che sono nati proprio allo scoccare della mezzanotte.
Una storia da brividi, nella quale i peggiori incubi prendono forma e soltanto un piccolo gruppo di persone può adoperare i propri poteri magici per contrastare le creature della notte.
La saga, proseguita negli Stati Uniti nel 2005 e nel 2006, trova ora la sua conclusione anche da noi, in un romanzo in cui le certezze dei protagonisti si ribaltano improvvisamente, sconvolte da un evento inatteso. Perché quando gli incubi del buoi invadono il giorno chi può dire dove finisce la notte?
Fra le altre sue opere ricordiamo Brutti e Perfetti, primi due volumi della serie Uglies tradotti fra il 2006 e il 2007 da Mondadori. In essa Westerfeld immagina un mondo nel quale ogni persona, all’età di 16 anni, deve sottoporsi a un intervento chirurgico di tipo estetico. In una società che ammette al suo interno solo persone straordinariamente belle, però, alcuni ragazzi non accettano la regola e vogliono conservare il proprio aspetto. Specials, che originariamente era il volume conclusivo della saga, e Extras, un romanzo che riprende gli stessi personaggi della trilogia originaria, al momento non sono ancora stati tradotti.
È possibile invece leggere Peeps, tradotto da Fazi come Vampirus, una storia di vampiri nella quale anche la biologia ricopre una parte importante.
Sul sito di Newton Compton è possibile visionare il booktrailer e leggere i primi capitoli del romanzo.
La quarta di copertina:
A Bixby, in Oklahoma, niente è come sembra. Sotto la superficie liscia delle cose c’è un’anima nascosta e ruvida. I Midnighters credevano di aver compreso tutti i misteri legati alla venticinquesima ora che ogni notte, a mezzanotte in punto, scatena le forze del male mentre il mondo intero è congelato e sospeso. Ma di colpo, l’ora segreta scocca a mezzogiorno: i rumori cessano d’improvviso, i passi si fermano a mezz’aria, gli sguardi si perdono nel vuoto, e tutta la città si tinge del blu della notte...
Scott Westerfeld, I diari della mezzanotte. I cacciatori della notte (Midnighters. Blue Noon, 2005) Newton Compton editori, collana Nuova Narrativa Newton.
Pag. 326, 12,90 €, ISBN 9788854115637
1 commenti
Aggiungi un commentoHo letto l'intera trilogia. Il punto di forza sono i personaggi. Sicuramente catturerà la fascia dei teen-agers, ma per i lettori più navigati potrebbe risultare banale.
Comunque una lettura gradevole, non impegnativa, ideale per chi deve ammazzare il tempo sui mezzi pubblici
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