Giunto alla IV edizione, il Gamecon si conferma uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di videogiochi e giochi di ruolo d’Italia.
La manifestazione, durata tre giorni (18, 19 e 20 settembre) e organizzata all’interno di Castel Sant’Elmo a Napoli, ha registrato un’affluenza di 16.000 visitatori, un dato positivo rispetto alle 15.000 presenze riscontrate nel 2008; i partecipanti alla convention partenopea non sono giunti solo da regioni limitrofe alla Campania, come il Lazio e Molise, ma anche dalla Toscana e dal Piemonte.
Tra i 16.000 visitatori, 2.000 erano gli scacchisti, 1.800 gli iscritti al World Cyber Games, che ha permesso di provare Fifa, Guitar Hero e nuovi giochi in 3d su postazioni con il sistema Nvidia 3Vision, 2.500 i partecipanti ai GdR live e 500 i cosplayer.
Estremamente realistici i Giocatori di Ruolo in abiti medievali e dal volto imbiancato preannunciati da un inquietante rullo di tamburi a spasso per la convention e ben ricostruiti i duelli all’arma bianca con armature e spadoni nell’ala del Castello dedicata al Ponte tra i Tempi, che ha ricostruito numerosi aspetti della vita medievale; originali i cosplayer in gara, tra cui spiccava il cosplay del cantante neomelodico napoletano Marco Marfè, improbabile personaggio di Guitar Hero.
L’ospite d’onore della manifestazione è stato Noah Falstein, membro della Lucasfilm e della Lucasarts per cui ha sviluppato Koronis Rift, il suo primo videogioco, e sviluppatore di Indiana Jones and the Last Crusade e Indiana Jones and the Fate of Atlantis. Tra gli altri suoi lavori ricordiamo Habitat del 1987, Labyrinth e The Dig, tratto da un’idea di Stephen Spielberg. Falstein ha presieduto una conferenza su Adventure Planet 2 e diretto la tavola rotonda sul fenomeno del Retro Gaming.
“Quando ho cominciato a progettare videogiochi nel 1982 non sapevo neanche se questo settore avrebbe avuto un futuro, ma ora so che il concetto di videogame sarà sempre più usato anche in settori diversi dell’industria ludica" ha dichiarato Falstien "Oggi lavoro ancora ai videogame ludici e infatti sta per uscire Mata Hari, un gioco a cui ho lavorato con alcuni ex colleghi della Lucas. Ma sto sviluppando molti giochi seri, cioè videogame che vengono usati per la formazione professionale o industriale da grandi aziende. Il futuro dei videogame è anche questo.”
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