Gli eredi degli dei, da poco giunto in libreria, non è solo il volume conclusivo della Saga dei sognatori. Questo romanzo infatti è l’ultimo che David Eddings e sua moglie Leigh Schall Eddings hanno scritto nella loro carriera durata oltre trent’anni.
Il primo romanzo fantasy, Il segno della profezia, era stato pubblicato nel 1982, dopo una lunga fase di studi preliminari prima e di scrittura poi. A quest’opera, che inaugurava la Saga dei Belgariad, ne sarebbero seguite altre 11 con gli stessi protagonisti. Forte di due pentalogie e due prequel, i Belgariad rappresentano certamente l’opera più importante dei due autori che, con Il trono di diamante, iniziavano nel 1989 una nuova saga. L’epopea degli Elène sarebbe stata costituita, alla fine, da due trilogie.
Nel 2000 i coniugi Eddings pubblicavano La redenzione di Althalus, un romanzo di notevoli dimensioni nel quale, per la prima volta dopo un paio di opere non appartenenti al genere fantasy pubblicate verso la metà degli anni ’70, raccontavano un’inera storia. Non più una saga composta da diversi volumi da leggere in sequenza ma un unico tomo dotato di inizio e fine.
In un’intervista rilasciata nel 2006 al sito sffworld.com David aveva spiegato che durante la stesura di quel romanzo sulla sua scrivania campeggiava un biglietto con la scritta “un libro”, per ricordargli di non eccedere nella lunghezza della storia. Subito dopo ricordava che a breve avrebbe compiuto 75 anni, e che preferiva non dedicarsi più alle storie in più volumi.
La regola dell’unico volume, rispettata per il successivo thriller Regina’s Song, era stata temporaneamente accantonata per La saga dei sognatori.
La saga, realizzata fra il 2003 e il 2006, è composta da quattro romanzi: Gli dei delle origini, La grande dea, Abisso di cristallo e appunto Gli eredi degli dei.
Nella stessa intervista David spiegava che, anche se l’apprezzamento per quest’opera era stato inferiore rispetto alle sue precedenti, lui non prende ordini dai lettori, e che scrive ciò che ha voglia di scrivere.
L’idea dei molteplici punti di vista gli era derivata da un’opera dello scrittore britannico Lawrence Durrell. Nei quattro romanzi de Il Quartetto di Alessandria, pubblicati alla fine degli anni ’50, Durrell narrava la stessa storia da quattro punti di vista differenti.
Nei volumi dei Sognatori Eddings, pur consapevole di correre il rischio di diventare ripetitivo, ha scelto di narrare l’invasione da parte di una creatura chiamata il Vlagh di quattro territori diversi, ciascuno dominato da una differente divinità.
Terminata la saga lo scrittore aveva affermato di non avere ancora un progetto specifico in mente, ma di essere impegnato a valutare diverse possibilità. Possibilità che ormai non riusciranno più a concretizzarsi, visto che Leigh è scomparsa il 28 febbraio del 2007 e David l’ha seguita il 2 giugno di quest’anno.
Gli eredi degli dei rimane l’ultimo romanzo scritto, in collaborazione con la moglie, da uno dei più importanti autori del genere fantasy. Con questo volume viene completata anche la traduzione in italiano delle sue opere, a meno che qualche editore non decida di occuparsi dei tre romanzi non appartenenti al genere fantasy pubblicati da Eddings. Si tratta del già citato Regina’s Song e delle sue prime prove narrative, High Hunt e The Losers.
La quarta di copertina:
Nel quarto e ultimo episodio della Saga dei Sognatori, gli dei delle origini sono quasi giunti al termine di un ciclo di vita plurimillenario: presto si addormenteranno e gli dei bambini prenderanno il loro posto. Ma una catastrofe si profila all'orizzonte: il crudele Vlagh, nascosto negli anfratti più lontani della Terra Desolata, sta allevando un'orda letale di insetti allo scopo di divorare l'umanità. E. come se non bastasse, mentre lo scontro con il mostruoso esercito si avvicina, la popolazione di Dhrall si trova a fronteggiare un pericolo ancora più grande, che proviene dagli dei delle origini. Una di loro, Aracia, sta perdendo la ragione e crede che la dea bambina Lillabeth voglia usurpare il suo culto. In preda a una disperata brama di sopravvivenza. Aracia si convince che il suo dominio sarà eterno se compirà l'atto più deprecabile: ucciderla. Nella sua follia, ha dimenticato che agli dei delle origini è proibito togliere la vita, per un principio basilare di esistenza. Se Aracia uccidesse Lillabeth. il risultato non sarebbe semplicemente la distruzione della Terra di Dhrall, ma la completa e definitiva rovina di tutto il creato...
David e Leigh Eddings, Gli eredi degli dei (The Younger Goods, 2006), Sperling & Kupfer, collana Narrativa.
Pag. 359, € 19,90, ISBN 9788820047672
4 commenti
Aggiungi un commentoL'ho visto. Ormai è l'ultimo Eddings che mi manca. I precedenti due li ho lì, ma non li ho letti...
firmato - Indeciso -
Impacchettato per Natale, anche se come saga per me è decisamente inferiore alle precedenti.
Anche secondo me questa saga è inferiore alle precedenti, infatti ho anche recensito uno dei volumi stroncandolo come non avevo mai fatto prima e non ho più fatto dopo per nessun romanzo. Non che non abbia letto cose peggiori di altri autori, solo non le ho recensite.
Però Eddings è uno degli autori che mi ha avvicinata alla fantasy, e ho letto tutti gli altri suoi romanzi, quindi nel giro di qualche mese leggerò anche questo, sperando - ma senza molta convinzione - che sia più bello dei 3 precedenti.
Quello che vorrei è che Sperling si decidesse a ristampare Elene, Tamuli e Polgara. Li ho letti, ma prendendoli in prestito in biblioteca. E invece vorrei averli sui miei scaffali per rileggerli quando mi pare.
E' più o meno lo stesso per me, è dal primo libro che la saga non mi convince, però ho continuato sperando sempre che il libro successivo rifacesse il miracolo (cosa che purtroppo non è avvenuta).
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