Possiamo farci una croce sopra. Anzi, una X.
Dopo decenni di crisi infinite, retro continuity e versioni più o meno definitive che hanno devastato gli universi fumettistici, questa “ripartenza” degli Uomini X non dovrebbe impressionarci più di tanto. Siamo troppo smaliziati per farci sedurre da un paio di mutandoni nuovi che ospitano le stesse forme ormai cascanti. O no? In verità, un elemento di curiosità stavolta esiste, ed è il nome di Chris Claremont, storico artefice del mito mutante. Principale scopo del nuovo quindicinale X-Men Forever (niente a che vedere con la miniserie omonima del 2001) è quello di presentare uno scenario del tutto indipendente dall’universo Marvel delineato negli ultimi vent’anni, riportare il racconto al lontano 1991 azzerando quanto detto finora, e... stare a vedere che cosa Claremont avrebbe potuto raccontare se non avesse lasciato il timone della serie proprio all’apice del suo estro. Iniziativa dall’indubbio sapore nostalgico più che commerciale. Chris Claremont, idolatrato come deus ex machina delle serie mutanti per quasi quindici anni, aveva subito una caduta rovinosa quando, a ridosso dell’uscita del primo film dedicato agli Uomini X, la Marvel lo richiamò sulla testata che lo aveva reso famoso.
La nuova serie è stata preceduta dall’uscita di X-Men Forever Alpha, albo che ristampa i primi tre numeri della collana The X-Men, gli ultimi scritti da Claremont con un indimenticabile Jim Lee alle matite. Una tappa obbligatoria per legare passato e presente. O meglio, il nuovo presente, che d’ora in avanti si svilupperà su una linea parallela e totalmente libera. A Giugno del 2009, i lettori Marvel più maturi sono entrati nella macchina del tempo e si sono visti scaraventare in uno scenario distorto eppure familiare. Dove tutto ricomincia con un bacio...
Il suo stile, però, è fortemente ancorato a un trend narrativo classico, che deve molto al caratteristico crescendo delle soap operas e alla collaudata sequenza di misteri e tragedie tipiche del feuilleton.
E’ sconcertante (ma anche intrigante) pensare quanti eventi della storia X devono essere cancellati per accostarci alla lettura di X-Men Forever #1. Magneto è morto, scomparso nell’esplosione dell’asteroide M (alla fine del ciclo intitolato Magneto trionfante, in Italia su Gli incredibili X-Men #50), e la nuova missione degli Uomini X è recuperare l’accolito traditore Fabian Cortez, il mutante che ha irretito il signore del magnetismo causandone la morte.
Le origini di Wolverine, recentemente narrate, non corrispondono a verità. Scott e Jean non si sono sposati, così come Charles Xavier non ha mai rivelato al mondo la propria natura di mutante e il suo rapporto con gli X-Men. Gambit non si chiama Remy LeBeau, ma Picard, e il suo mistero è tutto da scoprire.
Si potrebbe dire che Chris Claremont sia riuscito a recuperare lo stile di un tempo, ma con la marcia in più della velocità.
Il disegnatore Tom Grummett è già stato "lapidato" da un gran numero di lettori italiani, che non hanno esitato a bollare il suo segno come datato. La vera notizia è questa: ciò che era classico fino a ieri, oggi è quasi underground. Quanto un tempo era innovativo, è stato superato dalle ricette commerciali di più facile digestione, è non basta dire che la classe non è acqua. Vedere cliché abusatissimi tornare nelle mani di un vecchio artigiano che ha contribuito a dar loro una forma, oggi è una boccata di ossigeno in un panorama marvelliano che mostra i muscoli, ma che puzza di latte rancido non appena spalanca la bocca.
Unico neo di quella che sarebbe una piacevolissima sorpresa, è il fatto che – finora – Claremont abbia trascurato la presenza di un pugno di personaggi importanti, dei quali non c’è ancora dato sapere nulla. Naturalmente, la questione gli è stata già sottoposta dai lettori statunitensi, e la risposta di Chris non si è fatta attendere, in una recente intervista su CBR news.
"Il vero problema," - ha spiegato Claremont - "consiste nella griglia editoriale di un comic book di 22 pagine. Quando la Marvel decise di riportare in scena quasi tutti i personaggi del cast di X-Men, fu per varare una nuova testata su cui convogliarne la metà. Nello spazio ristretto di un’unica serie, devo per forza limitarmi. Questo non significa che fuori scena non accada dell’altro, e presto sapremo che cosa ne è stato dei personaggi finora assenti."
NdR: Il prezzo di copertina degli albi è di 3,99$. Il prezzo d'acquisto in Euro può dipendere dalle oscillazioni del cambio e dai ricarichi dei venditori.
5 commenti
Aggiungi un commentobuono a sapersi, soprattutto per chi ha cominciato a leggere quando le ultime novità si chiamavano "la saga di Proteus" e X Men si alzava di una spanna sulla media supereroistica del momento (complice anche l'accoppiata con un Byrne in forma smagliante). Speriamo di vederla anche in Italia.
Scusate la mia ignoranza , ma desidererei sapere quali sono i numeri di x men disegnati da claremont ( ho avuto in eredita' 5000 fumetti supereroi e non so districarmi ancora) grazie a chi sapesse e volesse darmi un aiuto ciao
In italiano o in Inglese? In ogni caso sarebbero scritti, Claremont non è il disegnatore.
http://www.dimensionedelta.net/claremont/
si x men bellissimo e anche tutta la saga dei film mi é sempre piaciuto un sacco!!!
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