Ci sono voluti 160 anni, ma finalmente l'America ha celebrato un degno funerale in onore di uno dei suoi più grandi scrittori. Centinaia di visitatori hanno potuto vedere, nella bara di pino aperta, una replica del corpo dell'artista morto oltre un secolo fa. Noto per i racconti dell'orrore e le sanguinose storie di omicidi, ma anche per uno spirito malinconico e decadente che ne ha fatto un autore assai particolare, Edgar Allan Poe non ebbe ricchi guadagni dai suoi scritti, anzi si trovò spesso in ristrettezze, come tanti altri grandi artisti: in vita fu più noto come editore e critico che per le sue antologie di racconti.
Dopo aver condotto un'esistenza per molti aspetti drammatica, a causa della perdita della moglie e di altri lutti nella famiglia, ebbe una morte oscura in ancor giovane età. Il cugino non annunciò la sua scomparsa e al frettoloso rito funebre parteciparono sì e no una decina di persone.
Per fare ammenda degli onori non tributati nel 1849, quando Poe morì, si è tenuto un rito solenne nel giorno dell'anniversario: le cerimonie sono state organizzate da Jeff Jerome, curatore della Casa Museo di Poe a Baltimora.
La cerimonia è in parte stata una rappresentazione con attori che hanno interpretato il ruolo di amici e parenti, o ammiratori dello scrittore. Il pubblico è stato di 700 persone. Un funerale strano, quindi con le eulogie di personaggi come Lovecraft, Alfred Hitchcock e Sir Arthur Conan Doyle. D'altra parte, secondo la battuta degli organizzatori, è più facile far partecipare a un funerale i morti che i vivi.
Così il 7 ottobre, trasportato da una carrozza trainata da cavalli, Poe ha avuto finalmente il suo grandioso funerale. Ma come morì?
Pertanto la morte dello scrittore è diventata misteriosa e oscura come certi dei suoi lavori. Ai tempi venne attribuita all'alcolismo, ma Poe, che aveva sofferto a lungo di questo vizio, negli ultimi mesi della sua vita si asteneva dal bere. Altre ipotesi furono quelle di un tumore e della meningite; si è perfino ipotizzato, dai sintomi, che avesse contratto la rabbia da uno dei suoi animali da compagnia. Un'altra ipotesi bizzarra ma non impossibile è che, dal momento che si svolgevano le elezioni in quei giorni, Poe sia caduto vittima di malviventi intenti a organizzare brogli elettorali. Si tenga presente che i seggi spesso erano allestiti negli stessi locali in cui si beveva, anche perché una generosa bevuta era il premio spesso concesso dagli attivisti politici ai poco convinti che si facevano finalmente trascinare alle urne.
Qui c'era il pericolo dei brogli, compiuti da personaggi senza scrupoli. Non era insolito che le vittime di questi criminali venissero sedotte con l'alcol e allo stesso tempo costrette con le minacce a votare, e talvolta gli abiti venivano loro cambiati nel tentativo di farli votare diverse volte. Poiché lo scrittore non aveva addosso i suoi vestiti e sembrava secondo alcune testimonianze esser stato picchiato, questa spiegazione non è del tutto implausibile per quanto al giorno d'oggi possa sembrare strana.
Oggi Edgar Allan Poe è un'icona per la città di Baltimora. Le sue storie hanno ispirato molti altri, e la sua fantasia macabra è rimasta insuperata: a tanti anni dalla scomparsa quest'uomo è un simbolo sempre vivo, tanto che le città americane se lo contendono a vario titolo, poiché crebbe a Boston e visse tra New York, Richmond e Philadelphia.
Ma Baltimora ha la sua tomba, e lo ha strappato per sempre alle più famose città rivali.
Quanto a Griswold, è ricordato solo per averlo diffamato.
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