Shiver (Shiver, 2009) ha come sottotitolo “Una storia d’amore e di lupi”. Un romanzo che narra di un amore nato tra una ragazza e un lupo. Lo ha scritto Maggie Stiefvater, nome nuovo per noi lettori di fantasy.
L’autrice dopo aver scritto i romanzi Lament: The Faerie Queen's Deception (2008) e Ballad (2009) è passata a scrivere una trilogia sul rapporto tra una ragazza e un lupo. Il suo racconto tenta di creare una nuova mitologia sul branco dei lupi, che a detta dei recensori americani, è intelligente e ben scritta.
Il romanzo ha colpito moltissimo i lettori americani ed ha riscosso un grande successo in poco tempo. E' stato opzionato per la traduzione in molti paesi nonchè da una casa di produzione cinematografica.
La storia che viene raccontata in Shiver, è indirizzata verso lettori “young adult” e narra dell’amore tra due ragazzi: lei, Grace, è una normalissima ragazza umana, mentre lui, Sam, ha la particolarità di trasformarsi in lupo e di vivere in branco nei sei mesi freddi, mentre nei mesi caldi torna ad essere un ragazzo.
I fatti si svolgono in un paesino del Minnesota. Grace d’inverno vede i lupi da una finestra e ne è attratta perchè da bimba fu salvata da uno di loro, quello con gli occhi gialli.
Grace non lo sa, ma quel lupo è Sam che continua a tenerla d’occhio anche ora che è cresciuta, ma i due, quando lui ha forma umana, non si frequentano.
Un giorno un ragazzo del paese viene ucciso dai lupi, i cittadini infuriati scatenano una caccia al lupo e Grace che teme per il “suo lupo” si precipita nel bosco. Qui trova un ragazzo ferito e confuso. Un ragazzo con gli occhi gialli come quelli di un lupo.
Lo soccorre e tra i due nasce l’amore. Ma tornerà l’inverno, e allora come finirà la storia?
L’autrice:
Maggie Stiefvater, ha ventisette anni e vive in Virginia in una grande casa insieme al marito, ai due figli e al gatto Loki. Venduto in diciassette Paesi, in pochi mesi Shiver ha conquistato legioni di fan su internet in tutto il mondo.
In merito al suo romanzo la scrittrice ha dichiarato:
- Non mi sono mai piaciuti moltissimo i licantropi. Una notte però ho fatto un sogno con una ragazza e dei lupi. Il resto è la storia di un’ossessione.
Per saperne di più visitate il sito:
la “quarta”:
Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l'una dell'altro. Non si conoscono, eppure lei rischierebbe la vita per lui, e lui per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d'inverno, umano d'estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo lo trasformi di nuovo.
Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare.
Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l'una dell'altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che il gelo torni e si porti via Sam un'altra volta. Forse per sempre.
Maggie Stiefvater, Shiver (Shiver, 2009)
Traduzione Mari Accardi, Rizzoli, collana 24/7, pagg. 402, euro 17,00
ISBN 978-88-17-03646-7
15 commenti
Aggiungi un commentoFantasticoooooooo.... qst libro è meraviglioso (in modo particolare il protagonista....)!
Solo una domanda: quando il fantastico tornerà a essere tale e non solamente un escamotage per infatuazioni giovanili? D'accordo che nel fantastico ci possono stare storie d'amore, ma ormai sono solamente questo.
Il 50% fantasy si è trasformato in harmony-fantasy. E lo dico con grande rispetto per gli harmony, che hanno alcuni autori piuttosto bravi.
E' una realtà e forse è anche più del 50%. Capisco che c'è bisogno di sentimenti perchè assenti nella vita reale, ma si sta esagerando: occorre equilibrio e non tirare troppo la corda.
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