Sarà trasmessa in prima tv su Mediaset Premium a partire dal prossimo febbraio The Vampire Diaries, la serie tv prodotta dalla CW liberamente tratta dai romanzi di Lisa Jane Smith.
Nina Dobrev è Elena Gilbert, studentessa di liceo di Mystic Fall rimasta da poco orfana dei genitori, morti in un incidente stradale in cui anche lei è rimasta coinvolta. Adesso Elena vive con la zia (Sara Canning) e il fratello minore, Jeremy (Steven R. McQueen).
Tornata a scuola dopo quattro mesi, la ragazza ritrova le sue più care amiche Bonnie (Katerina Graham) e Caroline (Candice Accola) e con qualche imbarazzo anche Matt (Zach Roerig), il suo ex.
Il primo giorno del nuovo anno, però, porta anche una novità: Stefan Salvatore (Paul Wesley), un nuovo studente appena trasferito, tornato a casa dopo un'assenza di mezzo secolo.
Stefan, però, non è la sola faccia nuova in città: a Mystic Fall è tornato anche suo fratello Damon (Ian Somerhalder).
Gli ignari cittadini diventano così delle pedine in un sadico gioco che i due fratelli portano avanti da quasi 150 anni a causa di una donna.
Sviluppato da Kevin Williamson, la serie è stata trasmessa negli Stati Uniti dala CW Television a partire dal 10 settembre 2009 ed è divenuta in breve lo show di maggior successo della giovane emittente battendo la concorrenza di serial storici come Smallville e One Three Hill.
Visto il risconto di pubblico il network ha ordinato cinque episodi aggiuntivi, pertanto la prima stagione sarà composta da 22 episodi, dei quali sono stati trasmessi solo i primi 10. Elena, Stefan e Damon torneranno sugli schermi americani dal 21 gennaio 2010.
3 commenti
Aggiungi un commentoPer chi come me ha letto i libri di questa saga, bé noterà varie differenze, sia un po' sulla storia che sui personaggi (sia conosciuti che, aimè inventati). ma essendo un telefilm, penso che aggiungono scene per allungare la serie per poi creare altre stagioni. in sostanza hanno comunque lasciato l'horror e il fascino del romanzo, perciò consiglio a chiunque di guardarlo! =)
Soprattutto perché i dialoghi del telefilm sono infinitamente meglio di quelli inventati dalla Smith che, spiace dirlo, ha una prosa davvero davvero povera e ha infarcito i libri di luoghi comuni e stereotipi dando ai suoi personaggi la profondità di un bassorilievo
Il telefilm è gradevole perché la sceneggiatura è completamente rimaneggiata rispetto alla trama del libro della Smith, che è un semidisatro, IMHO
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