Nel giorno di Natale, sul canale Sky Drama della tivù britannica, è stato mandato in onda un cortometraggio di circa otto minuti, intitolato Statuesque, scritto e diretto da Neil Gaiman, per la seconda volta dietro la macchina da presa dopo la direzione, nel 2003, del documentario A short film about John Bolton.
Dopo la messa in onda su Sky Drama, lo stesso Gaiman ha scelto di pubblicare il cortometraggio sul suo blog personale, il Gaiman's Journal, contravvenendo alle direttive degli avvocati dell'emittente privata. Di conseguenza il video è stato rimosso e non è più visibile; lo è stato per qualche giorno, fino a poco dopo il giorno di Capodanno. Noi, assieme ai fan di Gaiman che hanno linkato il video in rete attraverso i social network, siamo riusciti a guardare Statuesque prima della cancellazione.
Il cortometraggio è interamente muto, ed è un chiaro omaggio al mito di Pigmalione, l'innamorato della statua di Afrodite. Nel corto di Gaiman, il protagonista è l'attore britannico Bill Nighy (Davy Jones in Pirati dei Caraibi), un uomo legato alla routine quotidiana che ogni mattina finisce in piazza a osservare le statue viventi. Tra le statue che attirano i passanti vi è il personaggio di Amanda Palmer, la cantante e tastierista dei Dresden Dolls, nonché attuale compagna di Gaiman. Il personaggio interpretato da Nighy finirà per adorare e sognare la statua vivente della Palmer. Tra i due nascerà un legame onirico, richiamo all'essenza delle più famose storie gaimaniane. Tecnicamente il corto è girato e curato molto bene, condotto dall'inizio alla fine da scelte musicali che vanno ad abbracciare perfettamente lo spirito della storia.
Con Statuesque Gaiman dimostra ancora una volta di essere un artista a tutto tondo, senza limiti e capace di affrontare nuove esperienze artistiche senza incappare in sbavature o clamorosi flop.
20 commenti
Aggiungi un commentoMitica ex redattrice.
Una volta Vendicatore. Per sempre Vendicatore...
Palin, Melian non è una semplice fan-girl di Gaiman.
Gaiman, prima di scrivere o creare qualcosa, ne discute approfonditamente con Melian. :
Quella spada katana che porta l'avatar di Melian serve a difendere Gaiman stesso... e ad affettare le altre Gaiman-girls !!!
Fa molto "Il mio nome è Legione, perché noi siamo tanti"
Scherzi a parte, il corto è carino, ma ho visto ben di meglio. Gaiman dimostra di saperci fare anche dietro la macchina da presa, questo è indubbio, ma mi chiedo: se al posto del suo nome ci fosse stato "Beppe Scognamiglio" avrebbe fatto tutto questo rumore questo corto?
PS: chiedo scusa a tutti i Beppe Scognamiglio dell'universo
Dopo tutta la cagnara che ho messo su l'ho visto.
Carino, poetico, molto Gaiman. Regia pulita e curata, c'è da ben sperare per quando in un futuro lontano lontano, insieme a Guillermo del Toro, metterà mano alla cinepresa seriamente per fare la trasposizione di Death.
Tuttavia anch'io a livello di cortometraggi ho visto di meglio.
Insomma una sognante lettera d'amMòre nei confronti della Palmer...del resto è solo da due anni che un giorno sì e uno pure la nomina nel suo giùrnal.
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