La notizia è curiosa e proprio come una curiosità faceta va presa: l'industria della pornografia americana è in crisi. Lo dicono gli addetti del settore che a gennaio si riuniscono annualmente a Las Vegas per l'Adult Entertainment Expo.

Sembra che la convention che si è appena conclusa abbia registrato un drastico calo delle aziende, degli spazi espositivi e di pubblico. Naturalmente esperti di marketing, alti dirigenti d'azienda, blogger e giornalisti si sono subito lanciati in un'acuta disamina di questo flop, nel tentativo di trovare la cura miracolosa che possa rilanciare un settore economico - fino a oggi - così redditizio.

E' stata stilata una lista di cinque indiziati che sono:

- la pirateria;

- la diffusione del video on demand che sta soppiantando il mercato dei dvd;

- paradossalmente la caduta di molti taboo relativi alla pornografia, l'aumento esponenziale delle aspiranti starlette, la facilità con cui si possono realizzare film porno e diffonderli in rete;

- la diversificazione dei servizi offerti dalle attrici porno (e non ci chiedete di essere più specifici) e la valutazione costi/benefici davanti a un mercato così florido;

- la concorrenza di giochi on line come World of Warcraft.

Secondo il bizzarro e delirante ragionamento di un certo Aidan (niente cognome in questo mondo) i giochi on line sono intrattenimento come il porno.

"Non dico tutti, però molta gente dell'industria gioca ai videogames. I giochi sono in concorrenza con il porno."

Sinceramente stupisce non poco che in questa top five non sia stato inserito alcun riferimento alla grave crisi economica che ha messo a dura prova l'economia mondiale.