Ursula K. Le Guin, nel suo romanzo I Reietti dell'altro pianeta (The Dispossessed), racconta di una governante che spiega a un bambino perché non si può possedere il Sole:
" — No, non è tuo — disse la donna senza un occhio, con la pacatezza di chi enuncia una profonda certezza. — Non c'è niente di tuo. Ogni cosa è da usare. Da dividere con gli altri. Se non sei disposto a dividerla, non puoi neppure usarla."
Negli scorsi giorni Ursula K. Le Guin e altri 367 autori hanno inviato a Google la loro opinione sul concetto di condivisione, redigendo una petizione che si oppone all'accordo legale che permette all'azienda di effettuare la scansione, la visualizzazione e la vendita della versione elettronica di milioni di libri, senza il permesso dei detentori del copyright. La petizione è disponibile al link ursulakleguin.com/UKL_info.html.
E' la stessa scrittrice a spiegare le sue ragioni.
"Non possiamo permetterci la libera e aperta divulgazione delle informazioni e della letteratura senza che l'uso del materiale scritto continui a essere controllato da chi lo ha redatto e ne detiene legittimamente i diritti". A tutti gli effetti questa petizione discredita l'accordo esistente tra Google e le associazione degli Autori e degli Editori americani.
"L'Associazione non può parlare a nome di tutti gli scrittori americani. Questo accordo potrebbe non riflettere la volontà o l'interesse di nessuno eccetto che dell'Associazione stessa". Continua la petizione.
Tra i firmatari della petizione figurano Kim Stanley Robinson, Jane Yolen, Mercedes Lackey e altri importanti scrittori di fantasy e fantascienza.
Altri scrittori come Wally Lamb, Simon Winchester, Beverly Cleary, Amy Tan, Scott Turow, Garrison Keillor ed Elmore Leonard sono invece favorevoli all'accordo, che permette agli autori di aderire, e così mostrare il proprio lavoro su Google in diversi modi, oppure di non aderire, in questo caso Google non può mostrare la scansione dei libri degli autori.
Secondo la Le Guin e i suoi sostenitori, questa non sarebbe una vera condivisione, ma una presa di possesso da parte di Google. "Google, come ogni altro editore o ente, deve richiedere il permesso dai legittimi detentori dei diritti di acquistare o usare il materiale coperto da copyright, opera per opera".
La petizione, che chiede che gli Stati Uniti siano esentati da questo accordo, è stata sottopsta al Giudice Denny Chine, della Corte Distrettuale del Distretto Sud di New York, pertanto nessun altro nominativo può esservi aggiunto. L'accordo è stato recentemente rivisto per escludere alcuni libri la cui prima pubblicazione è stata in Europa. L'udienza è prevista per il 18 febbraio. Le parti hanno avuto tempo fino al 28 gennaio per presentare le proprie obiezioni.
Vi faremo sicuramente sapere cosa accadrà. Voi cosa ne pensate?
9 commenti
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I reietti dell'altro pianeta non è l'ultimo libro, ma un "classico", degli anni '70.
Mi è sembrata una dicotomia interessante. Illuminate parole sul concetto di condivisione messe in bocca ai suoi personaggi quasi quaranta anni fa, chiusura allo stesso concetto quando la cosa la tocca nel personale nella vita reale.
Grazie per la correzione sul libro,non so come mai mi è venuto in mente che potesse essere l'ultimo.
Non sono d'accordo.Ecco perchè non capivo il senso della citazione...
Mi sembra un giudizio scorretto:il concetto di condivisione citato non so a quale oggetto si riferisce,ma il fatto che uno lavori gratis o veda il frutto del proprio lavoro snaturato senza poterci fare niente,secondo me non c'entra proprio nulla.
Inoltre(ripeto che non conosco il libro)perchè dare per scontato che le parole di un personaggio riflettano il pensiero dell'autore?
Non risulta che Google abbia alcuna intenzione di fare o vendere ebook (tantomeno sotto diritti). L'unica cosa che fornisce Google è la possibilità di fare ricerche sul testo dei libri, e quindi di visualizzare una porzione molto ridotta del libro nella quale compare il risultato della ricerca.
S*
Be', nel momento in cui teorizzi una società anarchica in cui non esiste la proprietà privata, insomma. Effettivamente stona un po'.
D'altra parte è normale, quando si è giovani si è di sinistra, invecchiando si diventa di destra...
S*
Cosìè già diverso.Dipende da quanto si intende per "porzione ridotta"
Cononsco molti giovani di destra e molti adulti di sinistra
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