Nella sua carriera, J.K. Rowling ha già vinto tre cause per plagio: nella prima era parte convenuta, nella seconda e nella terza parte attrice.
Si tratta dei celebri casi che hanno avuto per co-protagonisti Nancy Stouffer, con il suo The Legend of Rah and the Muggles, Steve Vander Ark col suo Harry Potter Lexicon e Dmitri Yemets con la sua serie Tanya Grotter.
Quei giudizi sono stati incardinati sul suolo americano ed europeo. Questa volta ci spostiamo invece in India e precisamente a Nuova Delhi, dove il giudice Manmohan Singh ha inibito la pubblicazione, da parte della casa editrice City Publication, di un romanzo avente per protagonisti i personaggi di Harry Potter. Addirittura, il libro avrebbe portato la falsa firma di J.K. Rowling e sarebbe stato spacciato sul mercato locale come l'autentico Harry Potter e i Doni della Morte.
La City Publication era stata fra l'altro la casa editrice ufficiale della versione indiana di Harry Potter e il Principe Mezzosangue e se già non fosse bastato lo scempio sopra descritto, in tema di proprietà intellettuale, questo dettaglio fa definitivamente accapponare la pelle, configurandosi come il più sfrontato attacco Potter-plagiaristico che sia mai stato esaminato in un'aula giudiziaria.
1 commenti
Aggiungi un commentocercano di ragranellare qualche soldo accusando una grande scrittrice di plagio buuuuuu
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