"E vissero tutti felici e contenti".
Così ci hanno insegnato, fin da piccoli, all’epilogo di ogni fiaba. Ma siamo proprio sicuri che sia andata effettivamente così?
Noi di FantasyMagazine, dopo mesi di appostamenti degni dei migliori paparazzi, possiamo fornirvi ora un ricco reportage che documenta come, in realtà, per centinaia di anni, siamo stati tutti vittime di una enorme menzogna!
Sì, cari lettori, dopo La Grande Truffa del R’n’R, eccovi La Grande Truffa dell’Editoria Fiabesca.
Fin dai tempi di Gutemberg, le lobby delle case editrici ci hanno spinti a comprare libri di fiabe, speculando sulla voglia di sognare di noi lettori e assoldando una pletora di psicologi prezzolati che ci hanno spiegato e rispiegato quanto le fiabe siano importanti ai fini di una corretta strutturazione della personalità durante l’età evolutiva. Ma la nuda verità è che le fiabe come le conosciamo noi non esistono, si tratta di manipolazioni della realtà pensate dai governi mondiali (e conferite in licenza agli editori per lo sfruttamento economico delle stesse) al fine di illuderci che, dopo pericoli e tribolazioni, tutto si aggiusterà. In questo modo sopporteremo stoicamente tutte le angherie e le vessazioni da parte della politica, convinti non solo – come l’ingenuo Candide voltairiano - che questo sia “il migliore dei mondi possibili”, ma anche di veleggiare verso un mondo ancora migliore.
Non ci credete? E vabbé, carta canta, cari lettori FMiani: eccovi subito la prima prova fotografica, in cui potete osservate che fine ha fatto Cenerentola:
Non è andata meglio a Biancaneve.
Ma veniamo alla Bella Addormentata:
Nel frattempo, i Regni dei due promessi sposi vegliardi sono diventate due Repubbliche presidenziali.
E a proposito di belle, eccovene un’altra, quella innamorata della Bestia.
Questa situazione è durata fino all’avvento degli Anni ’80, quando la Bella, stufa degli scarsi progressi, ha deciso di mandare al diavolo l’integrazione psichica e di concentrarsi a correggere per lo meno i disturbi somatici, intervenendo con appositi ritocchi sulla sua versione mostruosa, grazie all’equipe di chirurghi plastici consigliatale dalla sua cara amica Cher.
Non appena finita la convalescenza, effetti collaterali permettendo, Bella partirà in tournée con lei per effettuare ben dodici tappe nelle migliori balere della riviera adriatica. O almeno così assicurano i loro due impresari, il Gatto e la Volpe…
Non è andata meglio alla Principessa Jasmine, protagonista della rilettura disneyana di Aladino. Rammentate come fosse ansiosa di rompere gli schemi che relegavano la figura femminile ai soliti clichè arretrati?
Ma le cose non sono andate molto bene e al momento continua a recitare in film di bassissimo budget, dove impersona sempre lo stesso ruolo di guerrigliera in trite brutte copie di Rambo.
Tuttavia, non ha smesso di sognare la grande svolta: corre voce che abbia recentemente partecipato al casting del B-movie ‘Toilet’, che si preannuncia addirittura come il degno successore di ‘Avatar’ al botteghino, dove rivestirebbe i panni di una scolaretta che si innamora di un vampiro sbrilluccicante…
No, la Sirenetta, proprio come Pinocchio, è stata inghiottita da un enorme pesce, che in seguito è stato pescato dalle lampare giapponesi ed è stato comprato al mercato di Tokyo da un catena di ristorazione locale. Qui è stato trasformato in appetitoso sushi in occasione di un importante pranzo d’affari fra due magnati dell’editoria nipponica. Notate come, al solito, l'ironia della sorte sembra voler così chiudere metaforicamente il cerchio di questo scandaloso rapporto tra fiabe e case editrici che abbiamo portato allo scoperto: è proprio il caso di dire, infatti, che gli editori si sono mangiati le fiabe a colazione.
E adesso, cari lettori FMiani, pensate pure quello che volete, ma poi non dite che non vi avevamo avvertiti…
La vera storia delle Principesse delle Favole
Un eccezionale reportage di FantasyMagazine che aprirà gli occhi al mondo intero. La vera fine delle Principesse delle Favole
Nota della redazione: trattasi di scherzo d'aprile. Speriamo che abbia fatto ridere voi come ha divertito noi prepararlo.
7 commenti
Aggiungi un commentoDavvero eccezionale, complimenti!!
Talmente agghiacciante da poter essere vero
mi sono cadute le squame di pesce dagli occhi : finalmente ci vedo l'illuminazione
Fortuna che Cappuccetto Rosso non si è persa in un bosco della Sardegna: conosco una barzelletta di ciò che fanno gli abitanti di un paesino di quella regione quando trovano qualcuno che si è perso. Davvero spassosa
Un pesce davvero interessante, peraltro degnamente concluso con quel piatto nippo-ittico ^^.
La parte iniziale, però, contiene un fondo di verità inquietante...
Attenti a statale 11 di Davide Camponeschi e Paolo Gidoni.. chiedono contributi esagerati, pubblicano il libro e si sottraggono da ogni onere.. So che hanno denunciato uno scrittore che stava avendo un po di successo con le sue armi, perche loro l avevano lasciato al palo come gli altri!! Passate parola!! Ma in tutto questo la finanza sta a guardare?? Comunque sono state avvisate le Iene!!
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