La notizia è arrivata ieri, come il classico fulmine a ciel sereno.
Con un decreto datato 30 marzo e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo, il ministro per lo Sviluppo Economico Scajola ha abolito le tariffe agevolate per la spedizione di libri e riviste. Il provvedimento, infatti, entra in vigore già dal 1 aprile.
La notizia, che sembrava avere dell'incredibile, si è rivelata più che vera.
Le reazioni a questo provvedimento, da parte degli operatori dell'editoria, non sono mancate. La nostra casella di posta si è riempita di comunicati e prese di posizione.
Come quella del segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, diffusa dall'agenzia Asca (www.asca.it/news-EDITORIA__SIDDI_%28FNSI%29__DL_TARIFFE_POSTALI_STRANGOLA_SETTORE__VA_SOSPESO-906748-ORA-.html), e quella di Marco Polillo dell'Associazione Italiana Editori (www.repubblica.it/ultimora/cronaca/EDITORIA-AIE-PROTESTA-PER-STOP-A-TARIFFE-POSTALI-AGEVOLATE/news-dettaglio/3765417).
Ma cosa è successo in buona sostanza?
Lo spiega con chiarezza in una nota l'Adiconsum (finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20100401&fonte=TLB&codnews=673).
Sono finiti i 50 milioni di euro destinate alle agevolazioni tariffarie postali per la spedizione di prodotti editoriali e in abbonamento.
E sono finiti perché alle pubblicazioni editoriali è stata assimilata anche la pubblicità, anche quella elettorale, di cui siamo stati invasi negli scorsi mesi.
Ora, a elezioni finite, a parte qualche ballottaggio, il governo ci comunica che non c'è più trippa per gatti.
Gli scenari che si aprono non sono affatto sereni per le piccole case editrici come la Delos Books.
I grandi editori, forse, e dico forse, potranno strappare ai corrieri o alle poste prezzi competitivi per le spedizioni. I piccoli no.
In una nota pubblicata oggi su Fantascienza.com, il nostro editore Silvio Sosio, assicura i lettori che acquistano i nostri libri sul Delos Store che non subiranno aggravi di costi (www.fantascienza.com/magazine/notizie/13617/editoria-stop-alle-tariffe-postali-agevolate/).
Ma nubi fosche potrebbero addensarsi su alcuni progetti che erano in cantiere.
16 commenti
Aggiungi un commentoCercheremo di contenerci, io per primo. Anche se è difficile non parlare di politica riguardo un articolo che parla di politica
@ Olorin:
Concordo sulla seconda parte, ma non ci vedo nulla di male, anzi. Se un prodotto mi viene a costare di più a seguito di una determinata decisione (va' come sto sul generico G.C. ) è ovvio che ponga l'accento su una questione utilitaristica e personale. Ciò non toglie però che il mio vantaggio/svantaggio non possa andare a toccare anche altri, ampliando così la sua sfera d'azione e il suo peso.
intanto completiamo con il seguente:
"Art. 2
Con successivo decreto potranno essere determinate tariffe agevolate per i residui periodi dell'anno 2010, in caso di sopravvenuto accertamento di disponibilita' finanziarie nell'ambito del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il presente decreto ha effetto immediato e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana."
per cui, nulla è perduto...
Io aspetto di vedere quale sarà la prossima mossa. Dopo il danno, la beffa...
@okamis: oh, ma vi lamentate sempre... infatti le tasse le hanno abbassate! già siamo in quattro gatti a compare i libri, ora saremo in due. se nessuno compra libri, nessuno paga le tasse! (alias, tasse più basse )
...che logica ferrea, eh?
e che disperazioneeeeee!
Tutto per affossare il "Fatto Quotidiano", che negli abbonamenti ha la base economica più larga della sua possibilità di continuare a esistere
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