L'annuncio di un nuovo libro della Rowling sugli scaffali (/notizie/12186/) è stato salutato con gioia dal fandom potterico, il quale ha comprensibilmente iniziato a interrogarsi subito sui possibili contenuti dello stesso.
Abbiamo pensato così di assemblare le poche informazioni che la scrittrice ha centellinato in questi anni sui suoi progetti post-potteriani, in modo da fornire un quadro riepilogativo utile a dare qualche primo orientamento.
Nel 2007 ella aveva dichiarato al magazine USA Today di avere in ballo ben due progetti, di cui uno abbastanza promettente da poter sfociare nella pubblicazione.
Inoltre, ha sempre detto di avere un paio di lavori pre-Harry che languono nei suoi cassetti e che si rivolgono a un pubblico più maturo. Ma non si è mai sbilanciata a dire con certezza se li riprenderà in mano oppure no. Almeno fino al 2008, quando, nel documentario a Year in A Life, ha dichiarato di essere al lavoro su una 'fiaba politica', da cui si desumerebbe implicitamente che il prossimo libro non sarà un ripescaggio dei suddetti pre-Potter, e indurrebbe a pensare invece a un volume nuovamente indirizzato a fasce giovani.
Questo ha sgombrato anche il campo anche alle supposizioni dell'amico e collega Ian Rankin che, ancora nel lontano 2005, raccontava come la Rowling avesse un debole per i gialli e si augurava dunque che questo fosse il suo prossimo sentiero da esplorare. Addirittura, qualche anno più tardi, l'auspicio divenne una battuta che fu presa per oro colato dai giornali e fece il giro del mondo, fino a quando Rankin chiarì che si trattava solo di una boutade non capita dai media.
Ancora, nell'ottobre 2009, in occasione della sfilata di Stella McCartney, la Rowling dichiarò alla stampa di essere al lavoro su qualcosa che non era Harry Potter. All'epoca si vociferava infatti che fosse impegnata nella redazione della famosa enciclopedia sul maghetto che la scrittrice va promettendo da anni, quindi la precisazione era d'obbligo.
I suoi pochissimi Tweet su Twitter, postati fra il 17 settembre 2009 e il 2 marzo 2010, non hanno fatto che ripetere ossessivamente la litania "penna e carta sono le mie priorità al momento".
Si giunge così alla dichiarazione di Pasquetta, circostanza in cui la scrittrice sembra aver implicitamente alluso di essere finalmente alla conclusione di tale lunghissima stesura.
E Harry Potter? Anche qui è necessario sgombrare il campo da equivoci: la Rowling, sempre a Pasquetta, ha detto di aver pianificato solo sette libri ma che potrebbe aver voglia di rivisitare quel mondo fra una decina d'anni.
Questo non significa una promessa o un impegno di qualche tipo ma solo una possibilità, varia ed eventuale, che si è lasciata aperta e che non le costa nulla lasciarsi aperta.
Ma fra il dire e il fare ci sono in mezzo almeno due lustri e in un tale lasso di tempo succedono un mucchio di cose. Dunque, non c'è di certo materia per restare col fiato sospeso...
6 commenti
Aggiungi un commentoAvevo letto da qualche parte che stava scrivendo una storia di 'fate'. A te non risulta nulla, Marina?
Forse deriva dal "political fairy tale" che citavi tu... con il significato di 'fiaba', non come 'storia di fate'...
mi ha detto la stessa cosa una ragazza su Anobii, ma io non ho mai letto nulla del genere... Probabilmente, come dici tu, qualcuno ha diviso in due il vocabolo che gli Inglesi usano per fiaba...
La mia fonte, comunque è The-Leaky-Cauldron, il sito di Melissa Anelli & co. Ma si tratta di una cosa persa nei meandri del tempo.
ma mi sembra strano che proprio dei madrelingua becchino uno svarione così! :
Non è che la Rowling ci ha fregato tutti e ha già pubblicao qualcosa ma sotto pseudonimo? Nessun editore vorrebbe permetterglielo ma lei ha abbastanza potere da imporsi. Scusate la dietrologia ops:
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