Fitz è parte di un grande disegno di cui solo l’ambiguo Matto di corte, essere senza sesso e senza età, sembra essere a conoscenza e che ha come obiettivo il mantenimento dell’equilibrio attraverso i differenti cicli che l’umanità deve attraversare.
Sebbene i personaggi siano gli stessi, tra i Lungavista e L’Uomo Ambrato intercorre un intervallo temporale di quindici anni: in questo lasso di tempo, si svolgono le vicende narrate dalla Hobb nella seconda trilogia da lei scritta, che ha come protagonisti i Mercanti di Borgomago. Anche questa saga è stata portata in Italia dalla Fanucci, che, a causa della lunghezza dei romanzi (tutti sopra le 800 pagine in edizione originale) si è trovata costretta a ‘spezzare’ la trilogia in cinque volumi: La Nave della Magia e La Nave in Fuga (Ship of Magic), La Nave dei Pirati e La Nave della Pazzia (Mad Ship) e il volume conclusivo La Nave del Destino (Ship of Destiny). A causa di questi ‘sdoppiamenti’, La Nave del Destino è stata pubblicato in Itala dopo la Trilogia dell’Uomo Ambrato, che contiene alcuni spoiler relativi al finale della Liveship Traders Trilogy, destando il disappunto dei lettori.
I Mercanti di Borgomago detengono il monopolio quasi totale dei commerci via mare grazie alle navi viventi (liveships); ogni nave vivente appartiene a una famiglia di Old Traders (Vecchi Mercanti), ed è in grado di animarsi dopo che tre generazioni della famiglia proprietaria sono morte a bordo, versando sangue sul ponte di comando. Vivacia è la nave della famiglia Vestrit, ma dopo la morte del patriarca Efron Vestrit il comando non passa alla giovane Althea, che sulla Vivacia ha trascorso tutta l’infanzia, ma alla primogenita Keffria, che affida sconsideratamente potestà sulla nave al marito Kyle. Kyle decide di portare a bordo della Vivacia il riluttante figlio Wintrow, in procinto di diventare sacerdote di Sa, e di trasformare il vascello in una nave di trasporto per schiavi. Le vicende dei Vestrit si intrecciano a quelle del pirata Kennit, intenzionato a diventare il Re dei Pirati, e a quelle di un branco di misteriosi serpenti marini alla ricerca di Colei-che-ricorda e di una fantomatica terra promessa.
Le navi viventi sono costruite con wizardwood, legno magico, una sostanza particolare che gli Old Traders di Borgomago si sono procurati grazie ad accordi commerciali bilaterali con i mercanti delle Rain Wild, le Giungle della Pioggia, protagonisti del ciclo The Rain Wild Chronicles.
Quest’ultima trilogia conta attualmente due soli volumi in edizione originale, Dragon Keeper e Dragon Haven, che si riallacciano direttamente agli eventi narrati ne La Nave del Destino e si collocano cronologicamente dopo la fine della Trilogia dell’Uomo Ambrato. La pubblicazione italiana di Dragon Keeper, come sempre a cura della Fanucci, è avvenuta di recente, con il titolo Il Custode del Drago.
In generale, si può affermare che esistono delle differenze sostanziali tra i cicli di cui è protagonista l’Assassino e la trilogia di Borgomago: laddove nel primo caso la narrazione avviene in prima persona, con un tono decisamente intimistico, ed eventi politici/pubblici si intrecciano alle vicende esistenziali dell’Assassino, la narrazione di Borgomago è corale: la Hobb preferisce la terza persona, non esiste un punto di vista dominante e i ‘teatri’ delle vicende narrate sono la città di Borgomago, il mare aperto e le Giungle della Pioggia, contro un ambiente più chiuso e claustrofobico nei primi due romanzi dell’Assassino, che si svolgono quasi interamente nella reggia di Castelcervo. Sintetizzando potremmo definire i Lungavista una trilogia ‘medievaleggiante’, Borgomago ‘piratesca’.
Del Realm of the Elderlings fanno parte anche alcuni racconti brevi, tutti inediti in Italia: si tratta di The Inheritance, Words Like Coins e Homecoming, che aggiungono nuovi tasselli ala ricostruzione della storia degli Elderling e dei draghi.
Esiste anche un racconto breve intitolato The Triumph, di recente pubblicazione negli Stati Uniti nell’antologia Warriors curata da George Martin, nonché una ventina di racconti brevi, per lo più di genere fantasy, tutti inediti in Italia e pubblicati a nome di Megan Lindholm.
Esterna al ciclo degli Elderling è anche la trilogia Soldier Son, il Figlio Soldato, di cui Fanucci ha recentemente pubblicato il primo volume Lo Spirito della Foresta (in originale la trilogia è costituita da Shaman’s Crossing, Forest Mage e Renegade’s Magic).
Il figlio soldato protagonista della trilogia è Nevare Burvelle, che narra la vicenda in prima persona. L’ambiente che fa da sfondo alla vicenda è questa volta il regno di Gernia, dove Nevare, come tutti i secondogeniti, è costretto a intraprendere la carriera militare e ad addestrarsi presso l’Accademia di Cavalleria del Re.
3 commenti
Aggiungi un commentoSarebbe stato il caso di rimarcare l'importanza di leggere le trilogie degli Elderlings nel loro ordine naturale (Farseer/Lungavista - Liveship Traders/Borgomago - Tawny Man/Uomo Ambrato) e non limitarsi a dire che invertendo la lettura delle ultime due si rischiano "alcuni spoiler". Inoltre mi permetto di far notare che Kennit non è Kenny e che il wizarwood è tradotto in Italia come "legno magico".
Grazie per le notazioni Aleatha
Ora 'aggiusto' il povero Kennit/Kenny e il legno magico.
Sulla lettura seguendo l'ordine naturale mi è sembrato che si evincesse comunque implicitamente dal testo, comunque sempre meglio esplicitarlo: i commenti servono proprio a questo
Pia
Bell'articolo. I Mercanti di Borgomago è una delle mie serie preferite, anche se la Fanucci ci ha fatto penare non poco per avere la Nave del Destino...
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID