Al via la settima edizione del Feltivaletteratura di Mantova, ormai un punto di riferimento che richiama ogni anno decine di migliaia di presenze (oltre quarantamila nella scorsa edizione). Un festival in grade stile che, però, mantiene la sua bellissima caratteristica di intimità e informalità che è possibile instaurare con i numerosi autori italiani e stranieri che intervengono. Basta dare un sbirciatina al programma, infatti, per scorgere iniziative curiose come colazioni con gli autori, balli particolari in tarda serata, spettacoli per bambini.
Anche quest'anno sono attese numerose presenze illustri, si parla di poco meno di duecento autori. Tra i nomi: Erri De Luca, Stefano Benni, Carlo Lucarelli, Giorgio Faletti, ma anche gli stranieri Imre Kertesz, Anita Desai, Jonathan Franzen, David Grossman.
Notevole spazio è riservato a iniziative per bambini, con spettacoli e letture. La nota negativa, invece, è sempre la stessa: in un clima dichiaratamente aperto a tutti i tipi di letteratura, ma focalizzato soprattutto sul mainstream, sembra mancare del tutto una qualche attenzione per il genere fantasy, così come per la fantascienza e per l'horror.
Per ulteriori informazioni, programma e prezzi degli eventi si rimanda al sito ufficiale della manifestazione.
2 commenti
Aggiungi un commentoCome possiamo pretendere che venga considerato il Fantastico anche in tali occasioni, se è proprio da parte degli "addetti ai lavori" il continuo snobismo e la reiterata assenza nei contatti con il pubblico?
E' un dato di fatto che il "primo nemico" del Fantastico è colui che in genere ne cura le pubblicazioni, ci sono nomi "illustri" a tale caso...Nessun interesse tranne quello volto al proprio, personalissimo, autoincensamento.
E vogliamo ancora che il Fantasy sia considerato letteratura conb la L maiuscala? Basterebbe poco, che ce vo'
Come possiamo pretendere che venga considerato il Fantastico anche in tali occasioni, se è proprio da parte degli "addetti ai lavori" il continuo snobismo e la reiterata assenza nei contatti con il pubblico?
E' un dato di fatto che il "primo nemico" del Fantastico è colui che in genere ne cura le pubblicazioni, ci sono nomi "illustri" a tale caso...Nessun interesse tranne quello volto al proprio, personalissimo, autoincensamento.
E vogliamo ancora che il Fantasy sia considerato letteratura conb la L maiuscala? Basterebbe poco, che ce vo'
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID