Fine aprile e inizio di maggio: nella tradizione contadina mitteleuropea si celebrava la Walpurgisnacht, la festa pagana con il fuoco come protagonista. Per il celti la ricorrenza era chiamata Beltane e al fuoco si aggiungevano i riti della fertilità. Rimangono tracce dei rituali in Friuli e nel Tirolo, dove fino a non molto tempo fa era rimasta viva l'usanza di lanciare delle corone infuocate dai burroni. Un ruolo fondamentale lo esercitavano i fiori e le piante, in questo giorno: nella Germania meridionale e in alcune parti del Nord Italia, l'usanza era di lasciare fiori davanti alla porta delle amate, o di coppie da poco sposate. Un rito che molti fanno derivare dalla credenza nel potere fecondatore dello spirito arboreo. Maggio era anche il mese in cui le forze risbocciavano, quindi segnava l'inizio dei tornei e delle guerre, e non per ultimo era un importante momento "magico". Nella notte di Valpurga, infatti, si davano appuntamento le streghe, i diavoli, le fate e tutte quelle creature che, durante il resto dell'anno, erano tenute prigioniere nell'oscurità. Favole e leggende a parte, il primo di maggio segnava, per gli antichi, il ritorno della stagione calda e della vita, dell'entusiasmo e dell'energia.