George R. R. Martin piace.
Piace ai milioni di fan che ha sparsi in giro per il mondo e che non hanno ancora perso la speranza di vedere un giorno pubblicato l'annunciato A Dance with Dragons.
Piace alla televisione, visto che la HBO ha deciso di produrre una miniserie di dieci episodi basata su A Games of Thrones primo volume delle Cronache del ghiaccio e del fuoco (www.fantasymagazine.it/notizie/11920/luce-verde-per-a-games-of-thrones/).
Ora sembra che il rubicondo scrittore che vanta origini italiane piaccia anche alle case di produzione cinematografiche, tanto che la Mike the Pike Productions sta pensando di portare sul grande schermo The Skin Trade, un suo racconto apparso per la prima volta in Dark Visions, antologia che raccoglieva altre sei storie firmate da Stephen King e Dan Simmons.
"Beh, non sarà proprio subito, ma speriamo presto. Teniamo le dita incrociate." Ha commentato l'autore sul suo blog.
"Quei bravi ragazzi della Mike the Pike Productions stanno sviluppando il mio racconto in quello che speriamo diventi un film di una delle major. Per queste cose occorre tempo e c'è ancora molto cammino da fare prima che si accendano le camere. La Mike the Pike ha comunque commissionato un bel poster pubblicitario."
La storia è ambientata in una cittadina dove un'investigatrice privata è sulle tracce di un sisterioso assassino che scuoia le sue vittime ed è legato a un gruppo di lupi mannari che governano la città.
"E' un passo fantastico per la nostra società" hanno dichiarato fonti della Mike the Pike. "Abbiamo iniziato a parlare di questo progetto anni fa perché avevamo l'impressione che vampiri e lupi mannari sarebbero stati il trend del futuro. Non possiamo prenderci tutto il merito del rischio corso, ma adesso potrebbe essere il momento giusto per portare a termine il progetto."
Su altri fronti Martin è impegnatissimo e ammette che gli farebbe comodo una giornata con più di ventiquattro ore.
"Sto scrivendo Dance with dragons e l'ottavo episodio della serie della HBO."
Martin, inoltre, si divide tra il tempo passato insieme a vecchi amici come Varys, Septa Mordane, Bronn e Jory Cassel e la visione di alcune illustrazioni di John Picacio.
1 commenti
Aggiungi un commentoMi sembra che questi millemila progetti in cui Martin si butta a capofitto siano solo un modo per non affrontare la sua famosa saga, che secondo me ha finito per suscitare talmente tante aspettative da bloccarlo.
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