The Eagle and the Rabbit, di Steven Saylor.
Saylor, noto in Italia per i suoi gialli ambientati nell’antica Roma, rimane nell’ambientazione che gli è più consueta per l’ottima storia di alcuni prigionieri cartaginese in fuga dai soldati romani dopo la distruzione della loro patria.
Seven Years from Home, di Naomi Novik.
Naomi Novik è diventata famosa con i romanzi della saga di Temeraire, ambientata al tempo delle guerre napoleoniche nelle quali, però, squadroni di draghi sono impegnati a combattere su tutti i fronti. Ma il suo primo approccio alla narrativa è legato ai racconti pubblicati sulle fanfiction, e le storie brevi ancora oggi per lei sono un ottimo modo per giocare con le idee e per esplorare universi che non hanno stazionato così a lungo nella sua mente da potervi ambientare un romanzo.
Ecco allora questo Seven Yeras from Home, ben distante dalle vicende di Temeraire e ambientato su un lontano pianeta che, su due diversi continenti, ospita due culture opposte. Da un lato gli Esperigan consumano indiscriminatamente le risorse della terra in cui vivono, dall’altro i Melidan vivono in armonia con ciò che li circonda. Inutile dire che il primo popolo inizia ad abusare delle risorse del secondo, e che questo genera una tensione in continua crescita.
La protagonista è Ruth Patrona, membro di una Confederazione che cerca di portare tutti i pianeti sotto la propria giurisdizione. Teoricamente imparziale, in realtà investita di una missione segreta, Ruth racconta tutti gli eventi che l’hanno vista come protagonista molto tempo dopo che si è svolto il conflitto fra Melidan ed Esperigan. Il racconto, lungi dal perdere efficacia per l’utilizzo della forma passata, porta il peso delle azioni della protagonista e i suoi sentimenti negativi, e spinge il lettore a interrogarsi sui conflitti che animano il nostro mondo.
La Novik ha raccontato di aver ratto ispirazione per il personaggio di Ruth da T.E. Lawrence, più noto come Lawrence d’Arabia, e dal suo I sette pilastri della saggezza. La sua è la voce di un outsider disperato, di qualcuno che non si trova bene nella società in cui vive e che è disperatamente alla ricerca di un posto dove sentirsi accettato. E la vera tragedia arriva nel momento della scoperta di non appartenere neppure alla nuova società tanto bramata.
The Custom of the Army, di Diana Gabaldon.
I romanzi della serie Outlander di Diana Gabaldon si collocano a cavallo fra il fantastico (Clare, la protagonista, è una donna del XX secolo che improvvisamente si ritrova a vivere nel XVIII secolo), il romanzo rosa, vista la forte componente emotiva, e quello storico, con vicende ambientate nelle Highlands irlandesi. In questo testo ritorna quel Lord John comparso per la prima volta in L’amuleto d’ambra che, dopo aver ricoperto spesso ruoli da non protagonista nella saga principale, si è meritato a sua volta il ruolo da protagonista in una nuova saga. Duelli, proposte di matrimonio, incarichi per assassini, infedeltà, corte marziale e un assedio, sono parecchie le vicende in cui John Gray si ritrova, a volte suo malgrado, coinvolto.
Un estratto del racconto può essere letto sul sito dell’autrice: http://66.147.244.179/~dianagab/excerpts/lj_army.html
The Pit, di James Rollins.
James Rollins è diventato famoso con thriller basati su eventi misteriosi del passato. Per il racconto The Pit, però, si è allontanato completamente da ciò che i suoi lettori conoscono. Non solo il protagonista è un cane, ma lo stesso punto di vista è quello dell’animale.
Strappato dalla sua famiglia quando era ancora un cucciolo, Bruto è addestrato per il combattimento fra cani da un istruttore crudele e sanguinario, e conduce la sua vita in un mondo terribile. Inutile dirlo, è una storia di sofferenza legata ai continui abusi fisici, mentali ed emotivi subiti dall’animale.
Out of the Dark, di David Weber.
Ancora fantascienza con Weber, autore del quale al momento in Italia è disponibile solo il volume I signori della guerra. In questo caso una flotta d’invasione aliena si ritrova a scoprire l’intraprendenza e la capacità di attingere a risorse insospettabili della razza umana. Caratteri a tutto tondo, tanto fra gli esseri umani quanto fra gli alieni, e azioni militari realistiche contraddistinguono il racconto.
The Girls from Avenger, di Carrie Vaughn.
Autrice di una saga di urban fantasy la cui protagonista, Kitty Norville, è un lupo mannaro, la Vaughn sposta la sua attenzione su un gruppo di donne pilota della Woman Airforce Service Pilots in servizio durante la Seconda guerra mondiale. Il proposito delle protagoniste è riuscire ad andare oltre la versione ufficiale dei fatti per scoprire la verità sulla morte di una di loro.
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