Bree Tanner, quindici anni, non ricorda molto del proprio passato. La sua seconda vita ha avuto inizio solamente tre mesi prima, quando è stata trasformata in un vampiro, senza sapere da chi o per quale motivo. Da quel momento la sua esistenza è cambiata: gli altri vampiri neonati, le cacce, le fughe, i pericoli e una sete insaziabile. Saranno l’incontro con il vampiro Diego e la scoperta che il loro capo Riley sta mentendo per proteggere qualcuno, a mettere in allarme Bree e a farle capire che la sua vita è in pericolo e che lei e gli altri vampiri neonati non sono che pedine manovrate da un'eminenza grigia nascosta dietro le quinte.
Questa, in sintesi, la trama de La Breve Seconda Vita di Bree Tanner, spin-off della Twilight Saga di Stephenie Meyer. Il romanzo breve è narrato dal punto di vista della giovane vampira Bree, personaggio comparso, ma mai approfondito, in Eclipse. La narrazione di Bree avrebbe dovuto colmare alcune lacune del terzo romanzo della Saga, relative alla battaglia tra i Cullen e i lupi di La Push contro i vampiri neonati creati da Victoria per uccidere Bella e vendicare la morte di James, avvenuta nel primo volume della serie.
Il racconto della battaglia, tuttavia, occupa pochissime pagine - appena cinque - anche in questo episodio della Saga. Viene riservato più spazio all’amicizia tra Diego e Bree, sul punto di diventare qualcosa di più ma ostacolata dalle circostanze. L’oggettiva brevità del racconto della Meyer impedisce tuttavia che si crei una dinamica credibile tra i due personaggi, che dopo aver avuto pochi giorni a disposizione per conoscersi sono già sul punto di dichiararsi amore eterno.
La descrizione degli allenamenti a cui Riley sottopone i vampiri neonati allo scopo di affrontare i Cullen è altrettanto manchevole: Bree parla con disinvoltura di un ‘allenamento ininterrotto per tre giorni consecutivi’, ma non scende in dettagli più specifici sulla natura di tale allenamento, problema che la Meyer non era stata in grado di risolvere neppure in Eclipse riguardo i preparativi dei Cullen e dei lupi mannari in vista dell'imminente battaglia.
Le ultime quaranta pagine del testo sono dedicate alla narrazione dell’episodio finale di Eclipse, di cui i lettori conoscevano solo la versione raccontata da Bella.
La superficialità della Meyer nell’approfondire personaggi e situazioni pesa anche su questo mini-romanzo, che sembra nato più dalla lungimiranza di un editor che dall’ispirazione di uno scrittore. Prodotto editoriale pensato su misura per i fan della Twilight Saga, La Breve Seconda Vita di Bree Tanner non riesce a staccarsi dal testo originario e rischia di deludere anche i fan di Edward e Bella.
12 commenti
Aggiungi un commentoEheh, scusate l'OT ma sono addirittura incalzata da una Modessa
Hai visto? Della serie "a volte ritornano..." e questa volta non permetterò a lavoro e studio di intromettersi
sono d'accordi LA BREVE VITA DI BREE TANNER e alquanto
deludente. scritto in fretta noioso
sono d'accordi LA BREVE VITA DI BREE TANNER e alquanto
deludente. scritto in fretta noioso
Io ho letto il libro con la paura che fosse una delusione, invece devo dire che mi è piaciuto abbastanza. Secondo me la Meyer ha presentato bene Bree e Diego.
Per certi versi sono d' accordo con la recenzione, per alrei no.
Penso che aver pensato a bree come ad una potenziale narratrice della sua personale storia non sia stata una cattiva idea: ma, attenzione , credo che ci sarebbe voluto molto più impegno. L'improvviso innamoramento di bree di diego non mi ha trascinato affatto, a questo lato della storia è stato dedicato ben troppo poco tempo per poter prendere il lettore(che, aggiungerei, è sottoposto ad una lettura un pò forzata in alcuni punti).e, attenzione, se c'è qualcuno che sta leggendo questo commento e vuole leggere il libro non conoscendo il finale non prosegua a leggere quanto scriverò ora poichè si tratta di SPOILER!
trovo molto ripetitiva l' espressione "ma diego era morto e non mi importava che mi uccidessero".infatti non è molto credibile, bree, a questo punto, quando con diego ha passato solo una notte a caccia, un giorno nascosti dal sole in una grotta e un altro a spiare victoria e riley che incontravano i volturi.
da lì diego "scompare" e bree è tormentata da pensieri come "quand' è che torna diego", o giù di lì.ho letto la celebre saga dei quattro libri della meyer e mi sono piaciuti, se mi è concesso dirlo, "un casino".
(tanto per riprendere il discorso, dividere breaking dawn in due film è giusto, per me , per poter raggruppare più particolari di una storia di quasi 700 pagine, ma a quanto pare sono già stati cambiati 4 registi e, almeno i primi tre non sono riusciti affatto nel loro intento.
perciò per quanto io diudichi questa una buona idea ho aspettative più basse di zero per quel film).
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