La Fazi Editore torna a puntare sui giovanissimi, così dopo aver presentato con enorme successo la giovane Melissa P. ora invia in libreria il lavoro di un’altra giovanissima, la diciottenne Marta Dionisio che si presenta ai lettori italiani con il romanzo Lo specchio di Beatrice che dichiara, in una intervista, aver iniziato a scrivere quando aveva solo sedici anni, successivamente dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa fu convinta da Cinzia Tani, che teneva il corso, a presentare il suo romanzo alla Fazi.
La storia che Marta Dionisio racconta oscilla tra la fantascienza, per il viaggio nel tempo, e il fantasy per lo scambio di personalità che avviene magicamente attraverso uno specchio.
Le protagoniste dello “scambio” sono due ragazze, due adolescenti, Jessica che vive in pieno tra vestiti alla moda, uso continuo del cellulare e frequenta ragazzi. Insomma una teenager come migliaia di altre. Beatrice, pur essendo una sua coetanea, è completamente diversa, tranquilla e assennata ragazza segue le regole imposte dai genitori ed è studiosa e non esce da sola alla sera.
Potrebbero essere due facce di una stessa realtà ed epoca, invece le due ragazze sono divise da vari decenni, in quanto Jessica vive nel 2010, mentre Beatrice è una sedicenne che vive nel ventesimo secolo, precisamente negli anni ’40 in piena epoca fascista.
Una notte le due ragazze si guardano allo specchio del bagno, e magicamente avviene uno scambio di personalità in quanto Jessica si trova all’improvviso nel corpo di Beatrice e Beatrice nel corpo di Jessica.
A questo punto è ghiotta l’occasione per la scrittrice farci notare quante cose sono cambiate nel nostro paese in poco più di settant’anni. Il tutto visto attraverso gli occhi delle due ragazze, che spaesate si troveranno in epoche, in abitudini, modi di comportarsi alieni alle loro abitudini.
Saranno avventure sia tragiche che divertenti ma molto ben descritte dalla autrice.
L’autrice:
Marta Dionisio è nata nel 1992, a Roma, dove frequenta il penultimo anno del liceo scientifico "Augusto Righi".
E’ una ragazza un poco timida, forse anche un poco introversa, non si definisce “ragazza di altri tempi” ma vive tranquillamente immersa nel nostro tempo tra amici, shopping, andare a ballare, telefonino anche se dichiara che non le piacciono alcune cose come i reality. Insomma è l’altra faccia delle adolescenti di oggi, una faccia che piace moltissimo
Da piccola, sognava di diventare scrittrice e inventava racconti per il fratellino.
Un brano del romanzo:
«Spannai con la manica di spugna la superficie dello specchio. Si moriva dal caldo, già sudavo di nuovo. Le piastrelle luccicavano umide. Avvicinai il viso allo specchio... La testa mi girava, la luce mi parve di colpo abbagliante prima che tutto si oscurasse. Strizzai gli occhi tenendomi aggrappata al lavandino. Lentamente, col fiato corto, poggiai la fronte al vetro, gli occhi sempre chiusi... Trascorse qualche secondo, finché le mie gambe recuperarono l'equilibrio e la mia testa smise di girare. Riaprii gli occhi e allentai la presa sul lavandino bagnato. Allungai la mano per aprire il rubinetto. L'acqua iniziò a scorrere, molto lenta, come se ci fosse poca pressione. Ma non ci feci caso. In quel momento non vedevo nulla all'infuori della mia mano, che stringeva la manopola del rubinetto. Solo che lì non c'era mai stata una manopola. Che fine aveva fatto la solita leva che si sollevava o abbassava?! Quello non era il mio lavandino. Quello non era il mio bagno. Lanciai un urlo. Dallo specchio mi fissava un volto che non era il mio»
la “quarta”:
Jessica: sedici anni, jeans a vita bassa, irrequieta, disordinata, cellulare dipendente. Una teen-ager come tante.
Beatrice: coetanea di Jessica, studiosa e assennata, ligia ai regolamenti di casa; guai a presentarsi in ritardo a cena, guai a saltare una lezione a scuola. Anche lei, una teenager come tante. Impossibile? Tutt'altro, se si considera che Jessica vive nel 2010, mentre Beatrice è un'adolescente nell'Italia fascista degli anni Quaranta. Due destini paralleli che s'incrociano un magico giorno d'inizio estate, quando, di fronte a uno specchio, i volti di Jessica e Beatrice si scrutano terrorizzati e increduli, un attimo prima che le due ragazzine si ritrovino proiettate l'una nel corpo dell'altra. Per entrambe è l'inizio di una serie di vicende tragicomiche, che le costringerà a misurarsi con mondi e regole sconosciute e a scoprire qualcosa di nuovo su se stesse. Senza le puntate di Lost, senza Internet, lontana dalle amiche e dal fidanzato, Jessica si aggira come una sperduta Alice in un paese dalle poche meraviglie e dalle mille follie, dove le capita d'essere pedinata dalla governante, schiaffeggiata dal fratello per aver rivolto la parola a un ragazzo, costretta a un appuntamento combinato col rampollo di una ricca famiglia. Dal canto suo, Beatrice faticherà non poco a superare il terrore per la sveglia digitale, a non scambiare gli sms per sos, a respingere scandalizzata gli assalti dei ragazzi, destreggiandosi tra baruffe sentimentali per lei finora impensabili. Finché il peso della Storia non busserà alla porta di entrambe. Nel dramma dell'Italia occupata, come nella spensierata realtà dei nostri giorni, la penna nuova e fresca di Marta Dionisio ci regala una fiaba classica e moderna insieme, comica e romantica, con due protagoniste indimenticabili e accomunate dal privilegio non indolore di guardare oltre lo specchio dei nostri valori e delle nostre abitudini.
Marta Dionisio, Lo specchio di Beatrice (2010)
Fazi Editore, collana Lain 72, pagg. 414, euro 16,50
ISBN 978-88-7625-077-4
1 commenti
Aggiungi un commentoNiente male..
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