Per quanto riguarda metà della luce del mondo, la frase si riferisce quasi certamente alla stessa cosa percepita da Min ne L’Occhio del Mondo. Interrogata da Rand sul suo talento, la giovane afferma che quando ha guardato Mat ha visto, fra le altre cose, “un occhio sul piatto d’una bilancia” (capitolo 15: Estranei e amici). E che fin dall’inizio Jordan avesse ben chiaro un destino di sofferenze anche fisiche e di mutilazioni per i suoi protagonisti è evidenziato poche righe più sotto, quando Min associa a Rand “una mano insanguinata”. Dopo altre profezie che si riferiscono a una delle sue mani, Rand infine la perde ne La lama dei sogni.
E, guarda caso, uno dei capitoli di Towers of Midnight si intitola proprio An eye on the balance, Un occhio su una bilancia.
Ne Il drago Rinato Egwene, la prima Sognatrice presente nella Torre Bianca da alcuni secoli, sogna, fra le altre cose, “Mat che metteva l’occhio sinistro su una bilancia. Mat che penzolava impiccato al ramo di un albero” (capitolo 25: Domande). L’impiccagione avviene come conclusione del viaggio fra gli Eelfinn, l’occhio sarà quasi certamente messo sulla bilancia nel prossimo viaggio. Anche perché ne I fuochi del cielo (capitolo 15: Cosa si può imparare nei sogni) Egwene sogna nuovamente l’amico: “Mat che lanciava i dadi con il sangue che gli colava sul viso, le larghe falde del cappello abbassate e lei non riusciva a vedere le ferite, mentre Thom Merrilin infilava una mano nel fuoco per estrarre la piccola pietra azzurra che adesso pendeva sulla fronte di Moiraine”.
A meno che il tocco del Tenebroso sul mondo non sia già così forte da alterare la realtà, Moiraine verrà salvata. Ne La corona di spade Min sa che “senza l’aiuto di una donna che era morta da tempo, il suo fallimento [di Rand] era praticamente certo” (capitolo 35: Nella foresta). Ciò che Min non sa è che in realtà Moiraine non è morta, come pensa ancora qualche pagina dopo: “in fondo non poteva aspettarsi che Moiraine fosse tornata in vita. Era la sola visione errata che avesse avuto”.
La scena, iniziata a preparare qualche migliaio di pagine prima, sarà probabilmente uno dei climax di Tower of Midnight. Restano da vedere le modalità precise del salvataggio, e se i tre uomini, pur se con Matt privo di un occhio, riusciranno a tornare indietro.
6 commenti
Aggiungi un commentoquesti dettagli sono il bello di jordan. Credo che in questo sia stato il più grande. L'unica cosa che forse gli mancava era la capacità di sintesi, cosa in cui sanderson eccelle.
mi piacerebbe poter fare lunghe conversazioni con te! Ottimo articolo.
Grazie per i complimenti. Sto rileggendo l'intera saga per l'ennesima volta, e sono davvero tanti i dettagli importanti che non si notano alla prima lettura. Anch'io mi ritrovo a sgranare gli occhi per lo stupore ogni volta che scopro qualcosa che in precedenza mi era sfuggito. E il rischio di perdere per strada dettagli importanti è più alto per chi, come me, legge i libri man mano che vengono pubblicati, perché l'intervallo di alcuni mesi, se non di un anno, fra l'uno e l'altro, è decisamente troppo per ricordare tutto.
Ora sono a metà di The Gathering Storm, parallelamente alla rilettura dei vecchi ho deciso di andare avanti con la storia, e alcuni episodi sono decisamente sconvolgenti.
Chiacchierare con me? Per chi abita a Milano nulla di più facile, visto che lavoro in una libreria. Basta contattarmi con un messaggio privato e ci si può mettere d'accordo.
Libro terminato. Innanzitutto segnalo un mio errore: non c'è nessun capitolo che si intitola An Eye on the Balance.
Per promuovere al meglio il romanzo Sanderson ha realizzato un giochino con una serie di codici da decifrare. Qesti codici a loro volta consentivano di leggere in anteprima il brano del volume. Bene, uno dei codici scoperti era proprio An Eye on the Balance. Il sito su cui l'ho trovato lo indicava erroneamente come titolo di capitolo, e come tale l'ho riportato.
Quanto al resto, ho scoperto di aver azzeccato alcune cose - comunque sulle profezie non avevo alcun dubbio - e di aver invece fatto un paio di ipotesi errate. Segnalo i miei errori e le ipotesi corrette qua sotto. Ovviamente sono spoiler del libro.
Spoiler
Noal è davvero Jain Farstrider. Si era parlato troppo di lui nella saga perché comparisse solo come personaggio semileggendario.
Birgitte fornisce tante spiegazioni. Troppe, forse. Avevo supposto che come Eroe del corno potesse conoscere cose ignote agli altri, non mi aspettavo certo il racconto che fa a Mat. Però, col senno di poi, una cosa del genere era necessaria.
La voce di Thom avrebbe potuto essere un'arma nascosta, ma quando le intenzioni di barare sono palesi alcune armi non sono necessarie. E se alcuni episodi si sono svolti più o meno come mi aspettavo altri mi hanno colto di sorpresa. Certo nelle profezie c'è più di quel che avevo visto fino a qualche giorno fa.
fine spoiler
L'episodio è comunque solo uno dei tanti compresi nel romanzo. Affascinante, necessario, a tratti doloroso, ma c'è molto altro nelle pagine di Towers of Midnight.
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER
Davvero c'è molto altro, in questo libro. Mi sarei aspettata un libro incentrato su Mat, considerando anche che avevo associato le Towers of Midnight alla torre degli Eelfinn. Invece, il personaggio che definirei centrale è Perrin, che assume un po' il ruolo di protagonista di Rand in The Gathering Storm. Peccato, però: avrei voluto un libro con molti capitoli su Mat, anche se Perrin finalmente, ai miei occhi, si riabilita. Comunque, anche questa volta il volume di Sanderson è ricco di eventi, non annoia e impone personaggi di grande spessore. Rand, ma anche Egwene. Galad e Gawin trovano un loro senso. Bellisimi gli spezzoni di capitoli su Lan. Sono soddisfatta, anche se ammetto che non è all'altezza di TGS. Ma lì il merito era di Rand
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