La magia si ripete anche stavolta: il sole scende verso gli Inferi, le tenebre iniziano a prevalere sulla luce. Mai come quest'anno lo si era desiderato, a dire il vero, dopo un'estate che, se non era calda come gli Inferi, poco c'è mancato. Luce dell'Acqua, dicevano in questa occasione i Celti, perché l’acqua rappresentava l’'oceano cosmico' in cui il sole dimora nella 'parte calante dell’anno'. Insomma, un altro momento del calendario celtico in cui i confini fra mondo visibile e quello invisibile si facevano molto sottili, anche se non pericolosamente vicini come a Samhain, Halloween.

Un giorno, quello di Alban Elued, che rappresentava la fine del raccolto e che dava inizio alla ricerca di frutta e uva per produrre vino. Momento propizio anche per la riflessione interiore, mentre i vecchi druidi del villaggio, sacca in spalla, entravano nei boschi per cercare radici ed erbe bagnate da una rugiada rara e preziosa.