Il tempo è stato davvero poco clemente nell'ultimo giorno di fiera, ma gli eventi di lunedì primo novembre nella Sala Ingellis di Lucca Games hanno avuto un pubblico attento e numeroso.
In particolare, si è parlato di libri che nascono dai giochi e di giochi che si evolvono in libri, una testimonianza tangibile di come il genere fantastico sia capace di seguire i tempi, gli impulsi personali e l'immaginario collettivo.
Il primo viaggio dal mondo ludico a quello narrativo è in compagnia di Valerio Laurenzi e il suo Fortebraccio da Testaccio contro gli Uomini Topo - guerra, amore e magia nell'Umbria Medievale.
L'autore non ha bisogno di molte presentazioni: per dirla con le parole di Renato Genovese "... ha dato più lui a Lucca con le sue mille iniziative che Lucca a lui".
Laurenzi - ovvero "Conan" per tutti gli appassionati di wargame storico - è il cuore delle battaglie a tavolino di Lucca Games, l'anima della rivista Dadi & Piombo, e tanto ancora.
Il libro, dalle forti connotazioni autobiografiche, racconta le avventure di un capitano di ventura e dei suoi compari - il gigantesco Stupradraghi, il consigliere Andreus, l'orco con l'aerofagia Rombo di Tuono - ma anche l'incontro con una donna dagli occhi splendidi, molto diversa dalle altre...
Il tutto è ambientato in un'Umbria medievale e nei suoi piccoli paesi carichi di tradizioni magiche.
La casa editrice è Fefè Editore che, nella persona di Leonardo de Sanctis, afferma: in questo libro c'è tutto dell'autore, quello che di lui si percepisce immediatamente a livello umano.
Molto diversa è l'atmosfera dell'incontro Asterion Press, l'evoluzione della letteratura ludica: dopo l'annuncio delle future collaborazioni fra Asterion e Asengard Editore, Matteo Cortini e Leonardo Moretti organizzano una specie di anti - presentazione del loro libro Sopravvissuti, nato dal gioco Sine Requie di cui sono autori: l'editore Edoardo Valsesia di Asengard a stento riesce a descrivere la trama del romanzo (ucronia horror con zombie durante la seconda guerra mondiale) e il moderatore Mario Pasqualotto abbandona scherzosamente il tavolo in pieno stile Greggio - Striscia la Notizia.
Tuttavia i temi ispirativi dell'opera alla fine hanno la meglio sulla vena goliardica: la fine del mondo e la scomparsa del confine fra vita e morte sono paure ancestrali che risvegliano inevitabilmente l'orrore più profondo.
Con l'evento Alice, la Vaporità e i Dadi, presenti Luca Volpino, game designer di Wild Boar e l'autore Francesco Dimitri, si illustra invece l'evoluzione dal narrativo al ludico.
Gli antefatti sono lineari: entrambi giocatori appassionati, si incontrano e sentono il desiderio di trasformare un romanzo in gioco di ruolo.
Wild Boar - dice Volpino - è a tutt’oggi la prima a seguire e promuovere questa idea.
Alice nel Paese della Vaporità (Salani Editore) diventa Alice in Steamland seguendo un processo perfettamente naturale, perchè, come afferma l'autore di Pan, il gioco è il sequel spontaneo di un libro che il lettore ha apprezzato e in cui "vuole entrare".
Alice in Steamland è un GDR creato a quattro mani, in cui si offre il setting Steamland assieme a una serie di regole ottimali da seguire.
Contiene molti particolari ambientativi inediti ed è fruibile anche senza aver letto il romanzo, del quale ripropone la splendida copertina di Paolo Barbieri.
Inoltre, grazie alla licenza Steamland Commons, è permesso a chiunque di utilizzare l'ambientazione per creazioni di ogni tipo, a patto che non siano a scopo di lucro.
Però - dicono gli autori - se fate un gioco ambientato nello Steamland, mandatecene una copia perchè ci vogliamo giocare anche noi.
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