Il seguito delle avventure di Shrek è stato presentato il 15 maggio al festival di Cannes (il 21 esordirà negli USA). Il fortunato capostipite ha incassato 650 milioni di dollari nel mondo e la DreamWorks, sicura dei risultati positivi del secondo episodio, sta già preparando Shrek 3 e Shrek 4.

Del secondo episodio sappiamo che al ritorno dalla loro luna di miele, Shrek e Fiona sono invitati a casa dei genitori di lei, re Harold e la regina Lilian del regno di Molto Molto Lontano. Tutti i cittadini si radunano per festeggiare il ritorno della principessa e i sovrani, ignari della vera identità degli sposi, non vedono l'ora di riabbracciare l'amata figlioletta e il 'nuovo' principe. Ma la scoperta della verità manda all'aria i piani che il re aveva fatto sul futuro di sua figlia e del suo regno, quindi, per correre ai ripari chiede l'aiuto della Fatina Buona, del Gatto con gli stivali e del bellissimo Principe Azzurro...

Del terzo e quarto episodio invece racconta qualcosa Jeffrey Katzeberg, co-fondatore della DremWorks e direttore del reparto animazione, in un'intervista apparsa su Repubblica.

Signor Katzenberg, non è prematuro pensare a Shrek 3 e 4?

La storia di Shrek è sempre stata pensata in quattro capitoli. Tutto dipendeva dall'eventuale successo del primo, naturalmente, e quello è stato stratosferico. Questo secondo capitolo approfondisce soprattutto il personaggio di Fiona. Fa capire perché era chiusa nel castello con la dragonessa nel primo film e dunque l'origine dell'incantesimo. Negli episodi successivi vedremo perché Shrek è finito in quella palude e perché si ostini a vivere da solo.

Avete nuovi personaggi e alcune superstar come Banderas.

Uno degli sceneggiatori ha scritto il personaggio guardando il suo gatto trovato in Messico. C'è qualcosa di Zorro in lui, e l'idea di Banderas è apparsa scontata. Non è stato difficile avere tutti questi attori: Shrek è un cult movie amatissimo: non abbiamo dovuto convincere nessuno.

Qual è il segreto del fascino di Shrek, secondo lei?

L'idea che tutti siamo legati fra di noi, e che non puoi trovare amore fino a che non sei capace di amare te stesso. In Shrek 2 l'orco capisce che per fare funzionare un rapporto occorre dare, più che prendere.