La saga di Shannara al momento comprende poco meno di venti titoli (inclusi quelli ancora inediti in Italia), e anche se la serie del Verbo e il Vuoto si può leggere indipendentemente, tra le due esiste una connessione molto forte. Un insieme tanto ampio di libri collegati tra loro è atipico; ci vuole raccontare di questa scelta?
Questa è una domanda più complessa di quanto sembri. Quando inizi a scrivere il tuo primo libro l’unico traguardo a cui punti è riuscire a pubblicare quell’unico, singolo, libro, e così è stato anche per me. Dopo di che mi sono preoccupato del libro successivo, a cui ho dedicato cinque anni. La stessa storia si è ripetuta con il terzo romanzo, La Canzone di Shannara, scrivendo il quale per la prima volta guardato al futuro della serie. Avevo letto altre saghe in cui la storia continuava all’infinito senza un reale sviluppo, e non volevo fare la stessa cosa, così ho deciso di scrivere delle saghe generazionali, ovvero realizzare tre o quattro libri legati tra loro per poi saltare duecento o trecento anni nel futuro con nuovi personaggi e un nuovo background. Questo avrebbe mantenuto una certa freschezza nella mia scrittura, e avrebbe evitato che i miei personaggi mi venissero a noia, visto che li avrei avuti intorno solo per un certo numero di romanzi. Mi è sembrata la scelta migliore, ed è una traccia che da allora non ho più cambiato.
Al momento ho scritto circa una ventina di libri su Shannara, e alla fine credo che arriverò a farne una trentina circa. I prossimi libri muoveranno la storia sempre più avanti, raccontando diversi momenti nel tempo attraverso protagonisti diversi. Unico salto indietro, verso il passato, saranno i tre o quattro prequel a cui mi sto dedicando ora.
Ci ha anticipato: parlando del futuro di Shannara volevamo chiederle se sa già come, alla fine, la saga di Shannara si concluderà.
No, non ne ho idea. È
6 commenti
Aggiungi un commentoperdonatemi, l'intervista è sicuramente interessante, come pure tutto quello che riguarda il mio scrittore preferito, ma a me preme sapere quando sarà possibile leggere nella nostra lingua, gli ultimi suoi libri.
Non siamo tornati sull'argomento perché ne aveva parlato durante l'incontro con il pubblico, ma capisco che possa venire il dubbio. Purtroppo se non ricordo male a domanda diretta ha risposto di non averne idea.
C.
Se non sbaglio, durante l'ultimo incontro col pubblico, ha detto che saprà qualcosa dall'editore italiano nel giro di un paio di settimane e lo metterà sul sito dei Blue Divide.
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una cosa devo dirvela:
VI INVIDIO TANTISSIMO!
quest'anno che non sono venuto a lucca il grande terry era lì e rosico ancora!
a parte questo davvero una bella intervista
sono un fan della saga ma ora lo sono ancora di più specie perchè grazie a questa intervista mi pare di capire un pò di più questo grande uomo che coi suoi romanzi mi accompagna da tanti anni!
complimenti anche per la scelta delle domande da porre!
ed ora filiamo alla seconda parte!!!
Ti ringrazio, Karmillion, perché un commento come questo vale più di mille parole. Speravamo di realizzare una chiacchierata che lasciasse qualcosa di positivo e interessante ai fan di Brooks, e se è questa l'impressione che hai avuto, sono contenta.
Mi fa piacere che anche la seconda parte ti sia piaciuta (ho visto nell'altro thread). Lui è stato una scoperta, ammetto che alcune risposte mi hanno preso completamente di sorpresa (in modo positivo): in particolare i consigli ai giovani scrittori e la collaborazione con Lucas (che mi sarei immaginata completamente diversa).
Chiara
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