Va bene. Ve lo concediamo. Lupin III non è per niente un argomento fantasy.
Ma Lupin è Lupin. Ha un suo posto forte nell'immaginario collettivo mondiale sin da quando nel 1967 apparve in forma di fumetto, ideato dal mangaka Monkey Punch.
Arriva ora una versione cinematografica italiana prodotta e diretta da Gabriel Cash con il sostegno di tanti fans del cartoon a partire dal neo-eletto Mister Italia 2010, Miky Falcicchio che ha accettato di lavorare gratis pur di essere nel progetto.
Secondo quanto riportato nel comunicato stampa, Falcicchio si è detto "fiero di essere il super-cattivo Mister Pompi, nel primo episodio del serial cinematografico dedicato ai fans di Lupin III. Il film infatti è un fan-movie, non ha scopo di lucro e sarà distribuito nel mondo gratuitamente".
Anche il regista Gabriel Cash tiene a sottolineare: "Questo progetto è un fan movie non profit che racconta un'avventura del mitico Lupin III. Il lavoro è girato interamente a Roma e vuole essere un omaggio fedele al famosissimo manga. Seguiranno sicuramente altri episodi".
Nel cast di Lupin III the fan-movie sono presenti Luca Conticelli (Lupin), Francesca Gavardi (Margot/Fujiko) e Mario Sechi (Zenigata).
Dal manifesto non sembra che l'operazione si prenda del tutto sul serio, nell'autentico spirito dei fan-movie e i perfetta sintonia con lo spirito ironico del personaggio.
Come ho scritto prima, Lupin III apparì per la prima volta nel 1967 come fumetto in giappone, ideato dal mangaka Monkey Punch.
Nell'inventarlo Punch s'ispirò a un personaggio francese, il ladro gentiluomo Arsenio Lupin, ideato da Maurice Leblanc nel 1905, che negli anni '60/'70 era ancora molto popolare. Da noi per esempio all'inizio degli anni '70 la RAI trasmise e replicò più volte il serial francese interpretato da Georges Descrières, che ora è tornato sui canali satellitari dedicati ai telefilm retrò.
Punch immaginò che l'originale Arsenio Lupin avesse avuto un figlio in giappone e poi un nipote, che ha ereditato dal nonno l'attitudine al furto e al travestimento, nonchè la passione per le belle donne. Un po' meno dotato di classe ed eleganza, Lupin III è comunque un abilissimo ladro, che fa impazzire sia la polizia giapponese che quelle di tutto il mondo.
Il fumetto e l'anime che ne fu tratto diventarono un successo strepitoso, che venne successivamente esportato in tutto il mondo.
Da noi, come è successo con tanti altri personaggi, Lupin III arriva con l'invasione dei cartoni animati giapponesi di fine anni '70, primi anni '80.
Non arriva la versione a fumetti, che sbarcherà da noi parecchio tempo dopo, negli anni '90, quando i manga giapponesi troveranno un ricco mercato.
I fumetti tratti da cartoni giapponesi dei primi anni '80 erano infatti per lo più produzioni italiane di bassissima qualità. Solo pochi esempi di manga originali arrivarono all'epoca (Mazinger e Candy Candy pubblicati da Fabbri), ma questa è un'altra storia...
E' innegabile che insieme a Goldrake, Heidi, Capitan Harlock e tanti altri, Lupin III sia stato la scintilla che ha innescato la passione per il mondo dell'immaginario. Una passione che gli appassionati di Lupin hanno trovato mille modi di sfogare, tra svariate serie animate, film, OAV, fumetti, videogiochi e merchandising.
Chiudo con il primo ricordo di Lupin III, la sigla Planet O, attaccata posticciamente alla serie animata nell'adattamento italiano. All'epoca era impensabile distribuire il cartone con la sigla originale ed evidentemente non c'erano il tempo e i soldi per produrre una sigla italiana. Pertanto il primo ricordo di molti "fulminati" di quella generazione legato a Lupin III rimarrà proprio questa sigla.
3 commenti
Aggiungi un commentoAh sì? E la spada di Goemon?
Fantastico! Spero di poterlo vedere presto. Ma Lupin non aveva una Walther P38?
E la sesta naturale di Fujiko?
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