Uscito da qualche settimana per la casa editrice Asengard, Il Ghigno di Arlecchino è il nuovo, ultimo lavoro di Adriano Barone, sceneggiatore di fumetti, cortometraggi e autore di racconti sul genere Horror.
Romanzo a tinte forti, che ruota attorno il folklore e il mito del "trickster", personaggio ambiguo dall'animo ingannevole e amorale. Il Ghigno di Arlecchino - poco o nulla a che vedere con la maschera della Commedia - è il secondo romanzo della collana Wyrd di Asengard, successivo alla pubblicazione de Il Sentiero di Legno e Sangue di Luca Tarenzi. Un genere anomalo, legato soprattutto alle esperienze emotive dei personaggi immaginari e allo stile completamente diverso e sregolato rispetto alla narrativa classica.
Nell'intervista concessa a noi di FantasyMagazine, Barone risponde naturalmente alle domande riferite al Ghigno, e racconta la sua personale visione del "bizzarro".
Intervista al "padreautore" Adriano Barone
Classe '76, della provincia di Milano, Adriano Barone è scrittore e sceneggiatore. È l'autore delle graphic novel L'era dei Titani (per BD edizioni, su disegni di Massimo Dall'Oglio) e Tipologie di un Autore Fantasma (Edizioni Voiler, disegni di Mauro Cao), autore anche della raccolta di racconti horror Carni (e)strane(e) edito da Urania Epix Mondadori, pubblicata a maggio 2010. Il Ghigno di Arlecchino ha debuttato allo scorso Lucca Comics & Games, secondo libro della collana Wyrd di Asengard.
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