Il Ciclo degli Eredi di Shannara narra le vicende trecento anni dopo la scomparsa di Allanon.
Gli equilibri e l'aspetto delle Quattro Terre sono cambiati.
Le città delle Terre del Sud sono riunite sotto il controllo della Federazione, un governo oppressivo guidato dagli Uomini che vuole ottenere il dominio totale del mondo; una forza espansiva che impone con ogni mezzo il suo volere.
La Frontiera è caduta sotto il suo dominio; stessa sorte è toccata ai Nani, ridotti in schiavitù.
Gli Elfi sono spariti dalle Terre dell'Ovest, non esiste più traccia nemmeno della loro città.
Con la scomparsa di Allanon, l'ultimo dei Drudi, anche Paranor ha lasciato il mondo: della mistica fortezza non rimangono che pochi ruderi.
Ma cosa più importante, è andata perduta la magia.
Certo, la scomparsa dei Druidi e degli Elfi ha lasciato un vuoto negli equilibri della terra, ma non è stato il solo motivo: i Cercatori, una sorta di polizia segreta della Federazione, perseguita chiunque la possieda. Una sorta di caccia alle streghe, di repressione del diverso.
Almeno questa è la facciata dietro cui si nascondono gli uomini che portano il simbolo della testa di lupo: i Cercatori non sono un semplice mezzo della Federazione, sono una forza che molti ignorano e di cui pochi conoscono le reali intenzioni.
Ma non è solo l'oppressione del governo degli uomini che le Quattro Terre devono temere. Il vuoto lasciato dai Druidi e dagli Elfi è stato preso dagli Ombrati, ma questo ha portato uno squilibrio che se non verrà risolto porterà il mondo alla rovina.
È questa immagine di distruzione che lo spirito di Allanon manda a Cogline per avvertirlo del pericolo imminente. Cogline, un individuo secolare, uno dei primi membri dell'antico Consiglio dei Druidi, l'ultimo residuo della loro presenza sulla terra; un Druido mancato, ritroso a far uso della magia, che ha concentrato i suoi sforzi sulla conoscenza delle antiche scienze degli uomini, allontanandosi da Paranor in disaccordo con il modus operandi dei Druidi. Proprio lui avrà il compito di trovare gli eredi di Shannara per convincerli a rispondere alla convocazione di Allanon.
Terry Brooks inizia le vicende del ciclo affrontando un tema sempre attuale: la memoria delle persone è labile e la gente vuole dimenticare il passato; è quello che spesso succede nella realtà. Ma se le conoscenze del passato vanno perdute, non si è in grado di comprendere neppure il presente: un popolo che non conosce le sue radici, è un popolo destinato a perdersi, a farsi sfruttare dal potere. Per questo sono tanto importanti gli sforzi di chi vuole ricordare, di chi non vuole far smorzare la fiamma della conoscenza. Perché dalla conoscenza viene il potere: potere di preservare la vita, potere di creare cose nuove e non ripetere gli orrori del passato.
Così fa Par Ohmsford viaggiando nella città di Frontiera; così hanno fatto molte associazioni di sopravvissuti dei lager nazisti perché non sia dimenticata una fetta tragica di storia; perché la storia non sia cancellata o riscritta per coprire gli errori del passato, come spesso i governi e i potenti invece vorrebbero fare.
Il mondo di Brooks è un mondo inventato, ma per chi sa vedere si scorgono analogie con la storia. La Federazione con le sue mire espansionistiche ricorda il regime nazista, con le sue oppressioni, persecuzioni. Perché chi possiede la magia non è solo il diverso da ergere come capro espiatorio dei problemi della società, ma anche un fonte importante di ricchezza, quindi di potere. Cosa successa agli ebrei, le cui ricchezze servirono a finanziare lo sforzo bellico tedesco. Una sorte non diversa tocca ai nani, l'unico popolo che si è opposto alla forza della Federazione e che dopo la sconfitta viene oppresso, spezzato con deportazioni e costretto nelle miniere e in campi di lavoro, come successo al popolo ebraico.
Par è spinto dalla forza dell'idealismo, convinto che raccontare le storie serva a resistere all'oppressione, che siano d'ispirazione e sostegno al momento buio in cui vivono, non solo un modo per aiutare a sopravvivere; è convinto che la capacità che possiede, la stessa Canzone Magica appartenuta all'antenato Jair Ohmsford capace d'evocare immagini, sia un dono che vada usato per aiutare gli altri. Idealismo che si scontra con la durezza di Walker Boh, conscio che qualsiasi potere sfrutta chi lo serve; i Druidi non ne sono esenti, sempre a dire solo lo stretto necessario, lasciando che siano le persone a scoprire da sole la verità, pronti a mettere in secondo piano le esigenze degli individui in nome dell'equilibrio superiore.
2 commenti
Aggiungi un commentoho letto davvero con piacere questo approfondimento complimenti!
mi è tornata voglia di rileggere il ciclo degli eredi!
Grazie dei complimenti, mi fa piacere ti sia piaciuto
Rileggendo i brani per scrivere correttamente i nomi dei personaggi, mi sono ritrovato a provare di nuovo emozioni attraverso questa storia, nonostante il lasso di tempo passato (ho letto la saga all'inizio dell'adolescenza): certo, è mutato il modo di provarle, ma se un libro riesce a dare in età differenti, allora è un buon libro.
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