Dopo quattro saggi pubblicati tutti con Castelvecchi (Comunismo magico, Guida alle case più stregate del mondo, Neopaganesimo, Manuale del cattivo), La ragazza dei miei sogni, del 2007, segna il vero esordio narrativo di Francesco Dimitri. Del romanzo, pubblicato da Gargoyle Books, è appena uscita una seconda edizione, un'ottima occasione per i lettori che hanno apprezzato Pan e Alice nel Paese della Vaporità per recuperare il battesimo letterario di Dimitri.
La "ragazza dei sogni" è la misteriosa Sofia, una biondina dal look goth che nel giro di poche settimane cambia radicalmente la vita del protagonista del romanzo, il ventiseienne assistente universitario in un ateneo romano che narra la vicenda in prima persona. Da tempo innamorato della sua migliore amica Margherita, il nostro protagonista non trova il coraggio di dichiararsi e, più che vivere, sopravvive schiacciato dalla realtà che lo circonda, in una Roma fredda, solitaria e piovosa. Il suo incontro con Sofia è preannunciato da alcuni incubi inquietanti, in cui una misteriosa nube azzurrina prende consistenza ai piedi del suo letto, materializzandosi in una ragazza che somiglia a Sofia come una goccia d'acqua e che finisce per violentarlo. E quando un mago punk confermerà le peggiori paure del protagonista, sarà impossibile non prendere provvedimenti...
Seppur lontano dalla trasversalità e dalla complessità di Alice nel Paese della Vaporità, La ragazza dei miei sogni riesce benissimo in quello che è l'obiettivo di un romanzo di genere se quel genere è l'horror: spaventare a morte il lettore. Tuffarvi tra le pagine di questo primo romanzo di Francesco Dimitri potrebbe essere una cattiva idea se dormite soli, un'idea pessima se dormite soli a Roma. La città, caotica e spersonalizzata, diviene in questo romanzo un'entità viva e non priva di un suo lato oscuro (ma per chi non è così?), che Dimitri dimostra, qui come in Pan, di conoscere molto bene, avendoci vissuto per parecchi anni. Il lato nascosto della città è rappresentato dall'Incanto, uno dei concetti alla base di questa come delle altre opere dello scrittore. L'Incanto, la realtà che non è reale, è la forza vitale che si nasconde in tutto ciò che ci circonda, persino dentro di noi. In questo romanzo non si fa cenno al concetto di Sogno, ideale terzo livello del trittico Carne-Incanto-Sogno tanto caro a Dimitri, ma trattandosi di un'opera prima va bene così.
Ben caratterizzati tutti i personaggi della vicenda: dall'Io narrante, talmente credibile da fare venire il dubbio al lettore che in alcune parti sia Francesco Dimitri in persona a parlare, alla ragazza dei sogni fino al mago punk Dagon. Nerd mancato e a volte stanco della vita, l'anonimo protagonista del romanzo rappresenta benissimo la parte "morta" in ciascuno di noi, quella che vive perché deve e non perché vuole. Sofia, al contrario, per vivere è disposta a tutto e in lei questo desiderio è talmente forte da usare la morte come un mezzo per raggiungere l'obiettivo. Dagon è un personaggio assolutamente in bilico, difficile da inquadrare e, proprio per questo, estremamente interessante: vecchio compagno di scuola del protagonista, canta in una band che suona rock industrial, ha un look appariscente e svariate conoscenze nel sottobosco sovrannaturale capitolino, eppure non mente mai, è un ottimo amico e cerca in ogni modo di proteggere il protagonista del romanzo, aiutandolo persino nei momenti più disperati.
Buon romanzo anche sotto il profilo stilistico, La ragazza dei miei sogni, se paragonato a Pan e ad Alice è forse un progetto meno ambizioso, ma realizzato alla perfezione da uno scrittore che, all'epoca della stesura, aveva ancora molto da narrare ai suoi lettori. La trama è semplice, genuina e ben gestita. Insomma... La ragazza dei miei sogni è la vera love story horror che tutti stavamo aspettando.
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