Negli anni '90 Terry Brooks scrisse la trilogia del Verbo e del Vuoto, una saga ambientata nel mondo moderno; in seguito sarebbe risultata essere la base del mondo di Shannara, come è stato mostrato nella Genesi: un conflitto che ha coinvolto l'intero pianeta e l'ha stravolto e modificato, facendolo divenire l'ambientazione che i lettori hanno potuto conoscere nelle famose saghe di questo autore.
Ma come si è arrivati a questo? Cosa sono le Grandi Guerre di cui parla così tanto Brooks nei cicli di Shannara? Una proiezione del mondo reale in cui viviamo o una rielaborazione d'eventi del passato che si ripetono perché l'uomo non riesce a imparare dalle lezioni della storia?
Non si arriva a conflitti del genere di punto in bianco e non sono i grandi eventi a farlo, ma la concatenazione di tanti piccoli eventi. Eventi che se gli si presta attenzione possono essere fermati e bloccare la grande macchina della guerra e della rovina; perché la distruzione non è qualcosa d'inevitabile, l'uomo ha sempre la possibilità di fermarla se lo vuole.
La Prima Guerra Mondiale, che tanto ha sconvolto il mondo, era inevitabile? No, ma i potenti hanno voluto questo conflitto perché le guerre non sono solo macchine di distruzione, ma vengono viste anche come un guadagno. Provocazioni, minacce, dichiarazioni d'intervento armato che con un minimo di buon senso e di controllo si sarebbero potute ignorare. Ma che purtroppo non è stato fatto.
Che cosa è preso alla gente? Com'è potuto accadere che gli uomini abbiano dato ascolto a questa follia?
È come se fossero stati spinti dal bisogno di finire, di massacrarsi, come se nella loro mente, nella loro anima una specie di malattia contagiosa avesse spostato i desideri verso il nulla, l'autodistruzione che avrebbe portato a non esserci più.
O come se una voce li avesse persuasi che in quel tempo quella era l'unica strada da seguire.
Quella voce secondo Terry Brooks appartiene al Vuoto, i cui emissari hanno attuato lavorando in segreto, nascosti, mimetizzati in mezzo alla gente, spingendo sulle emozioni delle persone e manipolandole perché fossero strumenti di distruzione, creando un futuro di rovina.
È su questa visione che si apre la trilogia, col romanzo Il Demone: uno scenario desolato dove la follia nata dagli uomini ha alimentato le azioni dei Demoni, permettendo che i piatti della bilancia pendessero dalla propria parte. Un monito di ciò che può succedere se certe decisioni fossero prese nel presente nel quale si evolve la storia.
Ma come la rovina dipende dall'uomo, così è anche la salvezza: c'è sempre la possibilità di scelta da parte dell'umanità, l'ago della bilancia tra Bene e Male, Verbo e Vuoto, Equilibrio e Caos.
E come esistono agenti che fanno leva sulla parte negativa umana, così esiste anche la loro controparte: i Cavalieri del Verbo. Uomini che hanno il potere d'impedire la catastrofe, che attraverso i sogni hanno la possibilità di vedere la distruzione presente nel futuro, avendo così modo d'impedire il suo avverarsi agendo nel tempo in cui vivono.
Demoni e Cavalieri, l'incarnazione delle scelte dell'uomo e della capacità di creare il mondo a seconda dei valori che si decidono d'abbracciare, in una lotta che si ripete ciclicamente, perché la ruota del mondo gira sempre e non esiste nulla di stabile e duraturo, ma è sempre tutto un divenire. Proiezioni delle energie che animano l'uomo e che sono create dal rapporto che ha con se stesso e con l'essenza della vita.
I Demoni rappresentano lo sfruttamento: vedono tutto come un possesso, come oggetti che devono essere usati per i propri scopi. Non hanno sentimenti, non hanno voleri, solo pulsioni che soddisfano la propria brama; l'unico scopo della loro esistenza è far perdere speranza e volontà nel creare e far evolvere il mondo nell'armonia e nella convivenza pacifica.
I Cavalieri del Verbo, guardiani dell'equilibrio e della volontà di creazione e di crescita che è la vita, servitori dell'equilibrio, il mezzo che si contrappone alle azioni del Vuoto; uomini votati a una causa, consci che il potere non è una forza da usare per scopi personali, ma un'energia da mettere al servizio degli altri.
Una saga fantasy attuale, non solo perché ambientata in un mondo moderno, quanto piuttosto perché tratta tematiche attuali, presenti in ogni epoca dell'uomo; epoche che sono destinate a ripetersi finché non saranno apprese le lezioni che hanno da elargire. Un karma che si ripresenterà finché non si sarà giunto alla sua soluzione, perché è nei periodi di crisi che si può decidere il destino del mondo, che possono farsi scelte decisive. È in questi momenti che gli agenti delle due parti agiscono con maggiore forza.
Una storia ancora più attuale se si pensa al periodo di crisi economica che si sta attraversando, con le sue lotte, gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine causate da infiltrati che vogliono solamente portare rovina. Agenti del Caos, strumenti dei Demoni, si direbbe nell'opera di Terry Brooks, che operano per portare sabotaggio e dare motivo d'azioni di repressione e violenza, scatenare in un vortice crescente il lato peggiore della specie umana.
6 commenti
Aggiungi un commentoGrazie, mi fa piacere che tu abbia apprezzato l'articolo .
Certo, ci sono dei momenti di stanca, non lo nego, ma la coralità dell'opera è su buoni livelli, in certi punti ottima. Ciò che mi ha soddisfatto di questa trilogia è stato il tema, ciò che ha voluto mostrare: il male insito nella quotidianità, nei piccoli gesti ritenuti insignificanti. Molti pensano siano i potenti a cambiare il mondo, ma sono invece i piccoli con le loro scelte a cambiarlo.
A una prima lettura può colpire più un libro di un altro (per me fu il Demone), ma in seguito, rileggendo con calma, tutti i libri hanno un proprio fascino e qualcosa da dire.
Su FM è già stato pubblicato un altro articolo su una delle saghe di Brooks, Gli Eredi di Shannara e posso confermarti che scriverò un approfondimento sulla prima saga di Shannara (La Spada, Le pietre magiche e la Canzone), anche se non ho una data precisa (sto scrivendo un approfondimento su un'altra saga, senza contare lo spazio riservato alla realizzazione di opere personali), e sulla serie di Landover.
Sulla Genesi di Shannara non ho ancora deciso: ho voluto scrivere questi pezzi perché molti lettori s'avvicinano a Brooks partendo dalle ultime uscite e si ritrovano spesso a chiedere consigli sulle opere precedenti; diciamo che ho voluto dare una sorta di guida. Su questo ciclo ci sono già le recensioni sui tre libri che la compongono, quindi ci si può già fare un'indea. Questa serie ha dei punti di forza (la prima parte dei Figli d'Armageddon ha riportato Brooks ai fasti delle Pietre Magiche, la sua opera migliore), ma anche diverse scelte non proprio felici. E' lontana dalla bontà del primo ciclo o da quello degli Eredi. Meglio della serie del Viaggio della Jerle Shannara e del Druido Supremo, che avevano buone idee che purtroppo non sono state sviluppate a dovere.
Se t'interessano altri articoli su Brooks ti consiglio questi:
http://www.fantasymagazine.it/approfondimenti/13421/lester-e-judy-lynn-del-rey-la-nascita-della-fanta/
http://www.fantasymagazine.it/reportage/13547/a-lezione-da-terry-brooks/
http://www.fantasymagazine.it/interviste/13452/3/
http://www.fantasymagazine.it/interviste/13454/3/
Penso che si debba valutare la triologia partendo del presupposto che è stata scritta negli anni 90!!!
Il fantasy di allora era quello di Tolkien, della Weis di Moorcock. Parliamo di un fantasy con struttura classica, di un fantasy in cui ci sono nani, elfi, mostri, "magia" e tante altre cose che caratterizzano quel fantasy che ci ha fatto innamorare tutti.
Brooks ha tirato fuori dal cilindro un coniglio di rara bellezza!
un'opera nel suo insieme cosi forte e contemporanea, da avere dato il via al fantasy moderno.
Ognuno ha i suoi gusti in fatto libri, questo non si discute, ma va riconosciuto un'elogio a Terry per avere creato "un mondo" che ha avuto la forza di evolversi e di abbracciare tutto quello che il fantasy ha da offrire.
Concludo ringraziando questo scrittore per quello che ci ha dato, che almeno nel mio caso, incarna l'amore per il genere fantasy che nutro.
Io valuto la trilogia in base a quanto può dare, piuttosto che soffermarmi sul periodo in cui è stata scritta o a che cosa è stata legata in seguito.
Certo Tolkien, Weis e Hickman, Moorcock erano i più noti, almeno in Italia, e il fantasy conosciuto era di stampo classico.
A Terry va riconosciuto che ha realizzato opere di spessore, significative e molti gli sono riconoscenti per quello che ha saputo trasmettere .
Mi aggiungo ai complimenti per il bellissimo articolo, Il demone è il romanzo di Brooks che ho amato di più.
Ti ho citato, spero che non ti dispiaccia: http://librolandia.wordpress.com/2011/01/11/terry-brooks-la-fantasy-e-la-realta/
Non mi dispiace, anzi, ti devo ringraziare (sia per i complimenti sia per la citazione) . Mi trovo d'accordo con il post che hai scritto, condivido appieno il tuo punto di vista. (su come viene visto il fantasy ne parlavo qua in riferimento a questa serie)
Di questa serie il Demone è quello che ho preferito, come ciclo quello degli Eredi, e Le Pietre Magiche di Shannara le reputo la sua opera migliore . Molto buono anche il Magico Regno di Landover
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID