I Silvani, creature guardiane di parchi e boschi con il compito di mantenere l'equilibrio della natura. Creature della magia, come i Tatterdemalion, esseri fatti di sogni e ricordi di bambini morti, che nascono pienamente formati ma che non invecchiavano poiché vivevano solo per breve tempo; come Wraith, un lupo fantasma nato da diverse forme di magie, forgiato per essere il protettore di Nest.
Esseri viventi che partecipano all'infinita lotta per l'equilibrio, una lotta che non conosce tregue, avanzando uno scontro dopo l'altro, dove in palio c'è sempre la salvezza di un frammento di futuro. Un campo di battaglia dove ogni esito è sempre incerto e dove chiunque può fare la differenza in una guerra che va avanti da secoli e in cui niente deve essere dato per scontato, nemmeno ciò che da sempre pare saldo e inamovibile.
Perché anche un Cavaliere del Verbo, il mezzo per portare la salvezza nel mondo, può portare distruzione se smarrisce la via o rinnega se stesso; una delle realtà presenti nella vita, specie dopo una caduta e un fallimento, quando si vedono tutti i propri sforzi resi vani e inutili, quando si vede il Caos avanzare e non sembra esserci nessuna forma di giustizia e ricompensa.
La caduta di uno di loro è un trofeo molto ambito per i Demoni, sotto molti aspetti. Provocarne la morte, come nel caso di Findo Gask, uno dei più forti sostenitori del Vuoto, è uno dei premi più ricercati; come lo è cercare di farlo passare dalla propria parte, il piano a lungo architettato da un Changeling, un Demone capace di cambiare forma rapidamente, così da sfruttare la potente magia di cui è stato investito. Servitori del Vuoto che aspettano un'incrinatura nella determinazione del Cavaliere, un momento particolare nella vita di quest'uomo: la prova del dubbio.
Un'esperienza che qualsiasi individuo incontra, specie quando s'intraprende una strada difficile e piena di rinunce, ma anche ricca di soddisfazioni. È forte la tentazione in momenti simili, quando la fiducia in se stessi e in quanto si crede viene meno, a voler tornare a una vita normale, essere come le altre persone, rinunciando alla propria specialità. Ma una volta trovata la propria strada e cominciata a percorrerla, non si può tornare indietro; un insegnamento che vale per chiunque, perché il conformarsi, l'adattarsi al sistema, il lasciare andare e fare come fanno gli altri è seguire il cammino del Vuoto.
Così va avanti la lotta tra le due parti, senza esclusione di colpi, dove chi è stato salvato può essere salvatore, chi è stato cacciatore diventa preda: perché chiunque può essere servitore del Verbo e del Vuoto, che possieda o meno potere magico.
La magia.
Un'energia da sempre presente nel mondo, fin dai tempi della creazione. Magia per combattere, come quella dei Demoni e dei Cavalieri; magia per curare, come quella dei Silvani; magia capace di salvare, come quella di Nest; magia capace di fare tutto, di risolvere l'esito del conflitto infinito, come quella del Variante. Una Vergenza nella Forza, si direbbe nella saga di Star Wars, un picco d'energia spaventoso che ciascuna delle due parti vuole portare dal proprio lato per modificare il corso della storia e della vita.
Davvero una singola presenza, con un grande potenziale può fare questo?
Sì, è possibile. La storia è piena d'esempi. Basti pensare a Hitler e a come ha saputo far trovare attuazione alle sue idee, a come ha saputo farsi seguire da masse oceaniche e cambiare il corso della storia.
Per questo ogni scelta, anche la più piccola e insignificante, ha importanza se mossa dal bene o dal male. Spesso per un atteggiamento sbagliato si lascia correre, si dice “che volete che sia”, ma è da questo, dal piccolo che nascono i cambiamenti. Un uomo nel mondo è come una cellula nel corpo: senza si può vivere tranquillamente, ce ne sono milioni, miliardi come lei. Ma se la cellula diventa cancerosa, cosa succede? Si moltiplica, ne crea simili a lei e propaga il male di cui è portatrice, infettando il corpo, facendolo ammalare, alle volte uccidendolo. Perciò non bisogna lasciar correre quando c’è qualcosa di sbagliato, occorre accorgersene subito e porre un freno, prima che la situazioni degeneri.
Ognuno nel suo ambito deve stare attento a quello che fa, perché nessuno è in grado di prevedere l’esito futuro delle scelte effettuate, delle conseguenze che esse porteranno: è questo il messaggio che lascia Terry Brooks con questa sua trilogia.
Una lettura attuale, dovuta se si vuole comprendere come la società attuale sia un popolo sotto assedio, ciascuna persona si sia isolata dagli altri e dal mondo nel tentativo di trovare un percorso sicuro in mezzo ai relitti dell'odio e della collera, usando figli e amici come se il loro amore e la loro fiducia siano sacrificabili e privi di significato, pensando prima a se stessi e poi agli altri. Si mente, si ruba, s'imbroglia nelle piccole cose, pensando che non sia importante, con la giustificazione che tutti lo fanno e pertanto è giusto farlo. Così parlerebbe O'olish Amaneh; questa sarebbe la morale che darebbe raccontando una storia sul suo popolo o sull'umanità. Una morale pesante e sgradevole come solo la verità sa fare; una verità che fa paura, ma che può temprare come fuoco, capace di ricordare che anche da un gesto sbagliato può nascere del bene: perché il male è tale solo se c'è volontà d'assecondarlo e permettere di farsi largo.
Trilogia del Verbo e del Vuoto – Terry Brooks
Il Demone
Il Cavaliere del Verbo
Il Fuoco degli angeli
6 commenti
Aggiungi un commentoGrazie, mi fa piacere che tu abbia apprezzato l'articolo .
Certo, ci sono dei momenti di stanca, non lo nego, ma la coralità dell'opera è su buoni livelli, in certi punti ottima. Ciò che mi ha soddisfatto di questa trilogia è stato il tema, ciò che ha voluto mostrare: il male insito nella quotidianità, nei piccoli gesti ritenuti insignificanti. Molti pensano siano i potenti a cambiare il mondo, ma sono invece i piccoli con le loro scelte a cambiarlo.
A una prima lettura può colpire più un libro di un altro (per me fu il Demone), ma in seguito, rileggendo con calma, tutti i libri hanno un proprio fascino e qualcosa da dire.
Su FM è già stato pubblicato un altro articolo su una delle saghe di Brooks, Gli Eredi di Shannara e posso confermarti che scriverò un approfondimento sulla prima saga di Shannara (La Spada, Le pietre magiche e la Canzone), anche se non ho una data precisa (sto scrivendo un approfondimento su un'altra saga, senza contare lo spazio riservato alla realizzazione di opere personali), e sulla serie di Landover.
Sulla Genesi di Shannara non ho ancora deciso: ho voluto scrivere questi pezzi perché molti lettori s'avvicinano a Brooks partendo dalle ultime uscite e si ritrovano spesso a chiedere consigli sulle opere precedenti; diciamo che ho voluto dare una sorta di guida. Su questo ciclo ci sono già le recensioni sui tre libri che la compongono, quindi ci si può già fare un'indea. Questa serie ha dei punti di forza (la prima parte dei Figli d'Armageddon ha riportato Brooks ai fasti delle Pietre Magiche, la sua opera migliore), ma anche diverse scelte non proprio felici. E' lontana dalla bontà del primo ciclo o da quello degli Eredi. Meglio della serie del Viaggio della Jerle Shannara e del Druido Supremo, che avevano buone idee che purtroppo non sono state sviluppate a dovere.
Se t'interessano altri articoli su Brooks ti consiglio questi:
http://www.fantasymagazine.it/approfondimenti/13421/lester-e-judy-lynn-del-rey-la-nascita-della-fanta/
http://www.fantasymagazine.it/reportage/13547/a-lezione-da-terry-brooks/
http://www.fantasymagazine.it/interviste/13452/3/
http://www.fantasymagazine.it/interviste/13454/3/
Penso che si debba valutare la triologia partendo del presupposto che è stata scritta negli anni 90!!!
Il fantasy di allora era quello di Tolkien, della Weis di Moorcock. Parliamo di un fantasy con struttura classica, di un fantasy in cui ci sono nani, elfi, mostri, "magia" e tante altre cose che caratterizzano quel fantasy che ci ha fatto innamorare tutti.
Brooks ha tirato fuori dal cilindro un coniglio di rara bellezza!
un'opera nel suo insieme cosi forte e contemporanea, da avere dato il via al fantasy moderno.
Ognuno ha i suoi gusti in fatto libri, questo non si discute, ma va riconosciuto un'elogio a Terry per avere creato "un mondo" che ha avuto la forza di evolversi e di abbracciare tutto quello che il fantasy ha da offrire.
Concludo ringraziando questo scrittore per quello che ci ha dato, che almeno nel mio caso, incarna l'amore per il genere fantasy che nutro.
Io valuto la trilogia in base a quanto può dare, piuttosto che soffermarmi sul periodo in cui è stata scritta o a che cosa è stata legata in seguito.
Certo Tolkien, Weis e Hickman, Moorcock erano i più noti, almeno in Italia, e il fantasy conosciuto era di stampo classico.
A Terry va riconosciuto che ha realizzato opere di spessore, significative e molti gli sono riconoscenti per quello che ha saputo trasmettere .
Mi aggiungo ai complimenti per il bellissimo articolo, Il demone è il romanzo di Brooks che ho amato di più.
Ti ho citato, spero che non ti dispiaccia: http://librolandia.wordpress.com/2011/01/11/terry-brooks-la-fantasy-e-la-realta/
Non mi dispiace, anzi, ti devo ringraziare (sia per i complimenti sia per la citazione) . Mi trovo d'accordo con il post che hai scritto, condivido appieno il tuo punto di vista. (su come viene visto il fantasy ne parlavo qua in riferimento a questa serie)
Di questa serie il Demone è quello che ho preferito, come ciclo quello degli Eredi, e Le Pietre Magiche di Shannara le reputo la sua opera migliore . Molto buono anche il Magico Regno di Landover
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