E’ stato un piacere fare quattro chiacchiere con Paolo Gulisano e Chiara Nejrotti, che con grande disponibilità e senza risparmiarsi si sono gentilmente prestati a rispondere alle numerose domande che gli ho posto.
Non ci sono dubbi: James M. Barrie è una pietra miliare della letteratura fantastica del XX secolo, Peter Pan è un capolavoro irrinunciabile sotto moltissimi aspetti, non solo letterari ma anche psicologici: mai quanto oggi risuona assolutamente attuale, e se vogliamo diffuso, l'aspetto fondante della personalità del Ragazzo che non voleva crescere: la non intenzione di molti a prendersi le proprie responsabilità crescendo, diventando uomini e donne di questo mondo che ci fa un po’ paura e che ci sembra senza riferimenti validi, senza certezze, senza speranza e con ben poco di magico.
Paradossalmente, a pensarci bene oggi c’è in corso un faticidio, perché sempre meno persone fanno affidamento sulla fantasia e riescono ancora ad apprezzare la magia delle fiabe: siamo tutti troppo presi dal mondo dei grandi, e forse c’è sempre meno spazio per una pausa, per evadere per qualche ora, per staccare la spina e apprezzare la semplicità di un buon libro di fiabe.
Attraverso la vita di James M. Barrie e il mondo di Peter Pan, Paolo Gulisano e Chiara Nejrotti tra le righe invitano i lettori a riprendersi la propria fantasia, a cercare di non perdere la propria parte più fantasiosa, anche più infantile, se vogliamo. Potrebbe essere un modo per affrontare la vita da un’altra prospettiva.
Auspicando e augurando un buon successo al loro libro, vi proponiamo di seguito l’intervista ai due autori, e vi invitiamo a passare di qui prossimamente, quando pubblicheremo la recensione di Alla ricerca di Peter Pan.
Intervista a quattro mani: Paolo Gulisano e Chiara Nejrotti
Gli autori del saggio su J.M.Barrie ci raccontano il percorso di analisi dei dati e stesura del loro saggio, con alcune loro valutazioni personali.
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